Re: [Disarmo] Chiediamo ai prefetti di sospendere la produzione bellica



La mia risposta:

Ciao cara Francesca.
Alla prima domanda ti ho risposto su whatsapp.

Per il resto:

Da noi non esistono ancora iniziative sul prefetto varesino in relazione alla necessità di sospensione anche le produzioni belliche (quelle aeronautiche nel varesotto sono significative), ne di quello novarese, (produzione F35).

L'idea di intervenire su di loro è interessante per non lasciare nulla di intentato.

Faccio girare l'idea nelle due mailing list operative nelle 2 province.

Temo che le risposte avranno tempistiche non tempestive come sarebbe necessario.

Raccogliere firme implicherebbero tempi ancora più lunghi.

Considerando che l'iniziativa rimanga purtroppo solo simbolica ci si potrebbe accontentare della richiesta da parte di una associazione, per il territorio varesino potrebbe essere il Centro di Documentazione "Abbasso la Guerra".

Coinvolgere anche altre associazioni richiederebbe tempo aggiuntivo...

Se la tua amica ha già scritto una bozza di lettera, fammela avere rapidamente in modo di risparmiare del tempo. Noi cercheremo di adattarla alla nostra realtà.

Tieni presente che non si conosce qual è la posizioni sull'argomento da parte di Cgil-Cisl-Uil, anche se in generale essi si esprimono per un ulteriore estensione delle attività produttive da sospendere.
Il 25 i metalmeccanici ed altre categorie sindacali faranno probabilmente sciopero per ottenere questa stretta con al centro la sicurezza dei lavoratori dal rischio.

In Leonardo già esiste un accordo sindacale su DPI e procedure di sicurezza specifica e telelavoro. Prossimamente ce ne sarà probabilmente un altro.
Non contengono però limitazioni alla parte militare in quanto tale.

Questo comportamento è un problema...

Circa la disponibilità alla diversificazione e riconversione dal militare all'elettromedicale c'è il caso Beretta.
Ma bisogna stare attenti al gioco di marketing sociopolitico" che fa l'azienda.

Interessante gli altri casi che voi ricordate.

Interessante la vostra iniziativa, ma chi siete ad organizzarla.

Ti farò sapere se riusciamo a fare qualcosa, dati i tempi stretti, dubito, ma non si sa mai. Ci provo.

Fammi avere la bozza di lettera ai prefetti.
Grazie.
Un abbraccio.
Elio Pagani

Il mar 24 mar 2020, 22:08 Elio Pagani <eliopaxnowar at gmail.com> ha scritto:

---------- Forwarded message ---------
Da: Elio Pagani <eliopaxnowar at gmail.com>
Date: mar 24 mar 2020, 22:07
Subject: Chiediamo ai prefetti di sospendere la produzione bellica
To: <no.f35_m346 at autistici.org>


Vi giro questa proposta. Mi sembra interessante. Riusciamo a non farla cadere?

---------- Forwarded message ---------
Da: Francesca Molinari <francescamolinari123 at gmail.com>
Date: mar 24 mar 2020, 19:46
Subject: Fwd: come state?
To: Elio Pagani <eliopaxnowar at gmail.com>


Caro Elio,
sai se ci sono inziative nei confronti dei Prefetti che devono autorizzare le imprese strategiche ecc. dopo averle individuate di concerto con gli altri attori del caso (UPI; ecc).
Un'amica pensava ad una lettera al Prefetto locale raccogliendo firme sul Non ritorniamo alla normalità.
Io ho scritto la favoletta che ti ho madato a Libertà, quotidiano locale.
Ci siamo girati i vari Appelli.
Attac manda bei materiali.
Bello evitare la negatività, lo stress non richiesto, la rabbia e le solite cose.
Magari la creatività.
Il problema è sempre come unificare.
Oltre a quello di sopravvivere e della resilienza, si intende.
Mi è venuto in mente di cercare le aziende in riconversione attualmente.
Ti riporto la e mail che ho appena spedito ad una list locale.
Se ti vengono suggestioni......
grazie,
Un abbraccio,
francesca


---------- Forwarded message ---------
Da: Francesca Molinari <francescamolinari123 at gmail.com>
Date: mar 24 mar 2020 alle ore 19:35
Subject: Re: come state?
To: Rita Parenti <ritaparenti2002 at icloud.com>


Ecco alcune aziende che stanno riconvertendo la produzione verso le esigenze del comparto sanitario in emergenza coronavirus

Ecco un esempio di diponibilità da parte di imprese del Sud  che sino ad ora non ha ricevuto risposta..loro andrebbero sostenute!
Dovremmo proporre alle reti di scrivere ai Prefetti delle città di queste aziendee cioè Napoli, Brindisi e Beneventoi e al Prefetto di Bologna dove ha sede la Siare engineering.
Le imprese in campo
Ecco le cinque imprese: Protom, realizza tra Italia, Francia e Brasile componenti meccaniche ed elettromeccaniche per il mercato civile e militare dei maggiori player dell'aerospazio, della difesa e del settore navale; Dema, con stabilimenti industriali a Somma Vesuviana (Napoli) e a Paolisi (Benevento) e due a Brindisi, produce parti a controllo numerico, componenti in materiale composito, con 700 dipendenti; Desa, presente all'interno dell'aeroporto di Capodichino, offre servizi di ingegneria e design nei campi dell'aerospazio e del settore ferroviario. Atm (advanced tools and moulds) fa manutenzione di macchinari di alta precisione nel mercato dell'automazione. E infine, Nes, design and engeenering.





Ventilatori polmonari, chi li produce, chi ha offerto il proprio aiuto
La Siare Engineering è l’unica azienda italiana produttrice di ventilatori polmonari con base a Crespellano, nel bolognese. Il governo le ha commissionato la produzione di 500 ventilatori al mese per quattro mesi. Sono state interrotte tutte le consegne all’estero per destinare le macchine solo al mercato italiano. Un impegno considerevole per un’azienda con 35 dipendenti che sono stati affiancati da 25 tecnici specializzati dell’Esercito. Intanto 5 aziende del Sud (che producono componenti meccaniche ed elettromeccaniche per il mercato civile e militare dei maggiori player dell’aerospazio, della difesa e del settore navale) si sono offerte per aiutare la Siare nella produzione. L’aiuto verrà anche da Ferrari e Fiat Chrysler che hanno aperto le porte dei loro siti per supportare anche la produzione di componentistica e l’assemblaggio dei respiratori Siare, mettendo a disposizione in particolare gli impianti e l'expertise emiliani, tra il Cavallino rampante a Modena e Marelli a Bologna. Fca è pronta anche a produrre amscherine in Asia.

Il giorno mar 24 mar 2020 alle ore 18:49 Francesca Molinari <francescamolinari123 at gmail.com> ha scritto:
Ti riferisci all'articolo di marco bersani pubblicato da Attac o a questo simile sul "NON RITORNIAMO ALLA NORMALITA'"http://www.sinistrasindacale.it/index.php/periodico-sinistra-sindacale/numero-05-2020/1489-rimaniamo-a-casa-ma-non-rimaniamo-in-silenzio-di-marco-bersani?

In effetti il ruolo dei Prefetti ora è molto importante come si legge in questo comunicato dell'UPI Unione province Italiane.in https://www.provinceditalia.it/coronavirusattivita-economiche-il-ministero-dellinterno-accoglie-lappello-upi/.

Intanto potremmo subito fare nostro l'appello della campagna Sbilanciamoci Rete Pace e Rete Italiana Disarmo ( e aggiungiamo anche Comitato piacentino campagna Un' difesa è possibile, potremmo richiamare quelle firme raccolte....) di chiedere 'immediato blocco delle industrie che produono sistemi d'arma e l'IMMEDIATA RICONVERSIONE in produzion utili  PERCHè QUANDO VOGLIONO riconvertono e anche in fretta.E mandarlo al Prefetto. Raccogliere le firme implica tempo.
C'è anche l'appello di Pax Christi, Scuola di Economia Civile,Banca Etica, Movmento dei Focolari, Mosaico di pace che tra l'algtro parla di alcune aziende che stanno riconvertendo la loro produzione . Dovremmo riuscire ad avere un elenco....

E ancora la petizione NO ARSENALI; SI? OSPEDALI dei Disarmisti esigenti,WILPF Italia e membri italiani ICAN.

Si dovrebbe fare a tutti i Prefetti d'Italia. Bisognerebbe sentire Vignarca,..... Io posso scrivere a Elio Pagani.

Ho mandato l'articolo fiaba con cui mi sono sfogata correggendolo. In allegato l'ultima versione.
 Francesca





I