[Disarmo] Fwd: Il ruolo dell’Iran nella lotta al virus




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Da: Elio Pagani <eliopaxnowar at gmail.com>
Date: lun 16 mar 2020, 02:02
Subject: Il ruolo dell’Iran nella lotta al virus
To: Elio Pagani <ElioPaxNoWar at gmail.com>


Il ruolo dell’Iran nella lotta al virus

MOHSEN PAKPARVAR (*)
15 Marzo, 2020 La Stampa

Il coronavirus rappresenta un'enorme sfida per la nave globale ed alcuni paesi timonieri stanno affrontando direttamente gli effetti di questa crisi. I governi di Cina, Italia e Iran stanno facendo del loro meglio per proteggere le popolazioni dei loro paesi e su una scala più ampia, del mondo e stanno cercando di offrire un contributo all’eliminazione di questo virus con il supporto internazionale. Alcuni paesi invece stanno cercando di infliggere danni alla nave globale, con delle sinistre intenzioni.

Da un punto di vista morale, mentre intere popolazioni stanno lottando con una delle epidemie più gravi dell'ultimo millennio, non è corretto esacerbare le crisi e dare spazio ai disaccordi ed ambizioni politiche per danneggiare altri paesi, limitando l'accesso alle strutture sanitarie e ai presidi medici. Affrontare queste azioni immorali lontane da qualsiasi regola di convivenza internazionale, richiede una reazione globale, con i media in prima linea come parte importante della democrazia nel mondo.

Dopo il ritiro illegale dall'accordo nucleare, che è stato censurato dalla comunità internazionale, le autorità americane non solo hanno aumentato le sanzioni contro l'Iran, ma hanno anche esercitato pressioni su altri paesi, adottando una politica di massima pressione per distruggere la resistenza del popolo iraniano e ristabilire il dominio americano nel mondo, per arrivare ad una realtà globale unipolare. Sebbene la Repubblica Islamica dell'Iran sia stata in grado di prosperare negli ultimi decenni e raggiungere una relativa autosufficienza, sfortunatamente parte delle esigenze del paese nei settori della medicina, della salute e delle attrezzature mediche, che richiedono importazioni e interazioni con le principali aziende del settore, stanno affrontando gravi problemi. La forte pressione degli Stati Uniti su società straniere, sta rendendo estremamente difficile per l’Iran accedere a forniture mediche e di medicina preventiva per combattere il coronavirus, tecnologie aggiornate, finanziamenti per l'acquisto e l'importazione di questo genere di prodotti o la loro fabbricazione all’interno del paese.

Secondo la Corte Internazionale di Giustizia, tutte le sanzioni che violano l'attività umanitaria devono essere sospese e il libero accesso degli Stati a quanto indispensabile per far fronte a crisi sanitarie e catastrofi naturali non è sanzionabile. L'accesso alle medicine, alle attrezzature mediche e alle cure è un diritto umano fondamentale enfatizzato nella Carta delle Nazioni Unite.

Questa azione criminale degli Stati Uniti sta di fatto impedendo agli aiuti umanitari di raggiungere l'Iran e Washington cerca anche di negare all'Iran qualsiasi accesso ai finanziamenti attraverso il divieto di esportazioni non petrolifere. Trump sta intensificando ferocemente nuove sanzioni disumane. Alcune organizzazioni statunitensi, come United Against Nuclear Iran , hanno chiesto il totale boicottaggio farmacologico dell'Iran, e il Presidente della Fondazione per la Difesa delle Democrazie negli Usa, ha espresso gioia per il fatto che il coronavirus sia stato in grado di fare in Iran quello che le sanzioni americane non sono riuscite a compiere.

La Repubblica islamica dell'Iran fa appello all'opinione pubblica mondiale e ai liberi pensatori che credono nei valori autentici dei principi umani affinché si oppongano in ogni modo possibile a queste azioni disumane degli Stati Uniti e per esercitare pressioni nei confronti di Washington per togliere le restrizioni nell’ accesso a medicinali, risorse sanitarie e finanziarie necessarie percombattere il coronavirus. La storia insegna che la vittoria finale è di coloro che si battono contro il sopruso e l’oppressione.

(*) Consigliere per le pubbliche relazioni dell’Ambasciata Iraniana a Roma