[Disarmo] Fwd: Dossier di Maurizio Marchi: "Italia colonia, Italia commerciante di armi letali"
- Subject: [Disarmo] Fwd: Dossier di Maurizio Marchi: "Italia colonia, Italia commerciante di armi letali"
- From: Elio Pagani <eliopaxnowar at gmail.com>
- Date: Thu, 5 Mar 2020 10:42:16 +0100
Da: Elio Pagani <eliopaxnowar at gmail.com>
Date: gio 5 mar 2020, 10:41
Subject: Dossier di Maurizio Marchi: "Italia colonia, Italia commerciante di armi letali"
To: Elio Pagani <eliopaxnowar at gmail.com>
Premessa
Questo dossier è una ricognizione delle 114 basi militari USA e Nato in Italia, e delle 137 aziende produttrici di armi o servizi all’industria bellica. Dalle bombe a grappolo, ai missili, alle armi chimiche, ai droni, ai sofisticati sistemi di sorveglianza e supporto, l’Italia è un grande obiettivo di ritorsione in caso di guerra del terzo millennio. Si noti nelle brevi descrizioni delle aziende, ricavate dai siti delle stesse, l’estrema specializzazione raggiunta dell’”ingegno” italiano, degno di miglior causa. Se quelle intelligenze, competenze, capitali fossero stati usati – nell’ultimo mezzo secolo - per affrontare e risolvere le vere emergenze dell’umanità – fame, povertà, acqua inquinata, malattie curabili, clima alterato, energia pulita, ecc - semplicemente non ci sarebbe stato alcun bisogno né della NATO né dell’industria bellica, ed il pianeta sarebbe più giusto ed equilibrato, anziché sulla soglia della terza guerra mondiale. Una questione di scelte, macropolitiche, ma anche micropolitiche, come si vedrà ad esempio nella subalternità dei sindacati e della ex sinistra tradizionale. Va aggiunto anche che le nuove forze politiche sulla scena in Italia si sono da subito allineate sia al blocco NATO, sia al sostegno dell’industria bellica, che gode di un sostegno bipartizan, nonostante il Beppe nazionale tuonasse, ancora nel 2005, contro le banche armate.
Si noti anche che diverse aziende belliche italiane sono molto interessate alla tecnologia del 5G, per la quale il Governo Conte 1 ha già incassato 6,5 miliardi di euro per le concessioni alle aziende di telefonia mobile, senza nessuna garanzia sulla salute, né sui risvolti militari nascosti della stessa tecnologia. Addentriamoci dunque in questa vera e propria galleria degli orrori, da cui usciremo forse fortemente spaventati, ma sicuramente più consapevoli.
Indice
Pag. 1 Premessa
Pag. 1 Fabbriche d’armi in Italia, regione per regione
Pag. 84 L’effimero (e pericoloso) sviluppo dell’industria bellica nell’appennino pistoiese
Pag. 89 Le 115 basi militari in Italia, per regione
Pag. 99 La subalternità dei sindacati, della ex sinistra tradizionale e non solo: qualche esempio
Pag. 110 Quanto ci costano le basi americane e NATO
Pag. 113 Un focus su camp Darby (Pisa-Livorno)
Pag. 120 La tragedia del traghetto Moby Prince
Pag. 124 La spesa militare in Italia e nel mondo
Pag. 129 L’uso militare nascosto della tecnologia 5G
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