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[Disarmo] Fwd: Genova. Pacifisti sulle scale del Ducale: novecentesima volta
- Subject: [Disarmo] Fwd: Genova. Pacifisti sulle scale del Ducale: novecentesima volta
- From: Elio Pagani <eliopaxnowar at gmail.com>
- Date: Wed, 28 Aug 2019 11:28:37 +0200
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Da: Elio Pagani <eliopaxnowar at gmail.com>
Date: mer 28 ago 2019, 11:25
Subject: Genova. Pacifisti sulle scale del Ducale: novecentesima volta
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Pacifisti sulle scale del Ducale: novecentesima volta
Tutti i mercoledì da 18 anni: "Dal G8 a Salvini un lungo filo di diseguaglianze"
di DONATELLA ALFONSO27 Agosto 2019 - La RepubblicaOrmai, hanno raggiunto un record storico: i pacifisti dell’ora in silenzio per la pace, questo mercoledì 28 agosto 2019 prenderanno posto dalle 18 alle 19 sui gradini del Palazzo Ducale di Genova, per la novecentesima volta. Novecento mercoledì, dal settembre 2001: una protesta diventata maggiorenne. “Che sappia io, altre manifestazioni pacifiste che siano attive da così tanto tempo non ce ne sono al mondo” spiega Norma Bertullacelli , una delle animatrici storiche dell’iniziativa che, in qualunque stagione, con qualsiasi tempo, in pochissimi o in tanti a seconda del momento storico e dei “casi” internazionali a cui dare attenzione, sono diventati però un punto di riferimento non solo per il movimento pacifista ma, ad esempio, per dire no ai decreti sicurezza salviniani contro il salvataggio in mare dei migranti. Nel volantino preparato per la 900° ora si legge la loro storia: “Pochi giorni dopo l’attentato alle Torri Gemelle, nel 2001, un piccolo gruppo di pacifisti e pacifiste ha deciso di manifestare per la pace rimanendo per un’ora sui gradini del Palazzo Ducale. Alcuni di loro avevano partecipato alla mobilitazione a Comiso contro l'installazione dei missili Cruise nel 1981; altri si erano aggiunti per far cessare l'esposizione di armamenti nella Mostra Navale Italiana alla Fiera Internazionale nella seconda metà degli anni Ottanta. Durante la guerra del Golfo avevano incominciato a sedersi in largo Pertini e rimanere seduti in silenzio mentre venivano distribuiti volantini ai passanti. Il G8 di Genova si era concluso da pochi mesi: il tentativo di pensare ad un diverso mondo possibile” , che aveva coinvolto e portato a Genova migliaia di persone diversissime tra loro per provenienza ed ideologie era stato represso: con l’uccisione di Carlo Giuliani, con le torture di Bolzaneto, con le manganellate in strada, con la sospensione dello stato di diritto, con l’infiltrazione di provocatori”.
In questi diciotto anni, secondo i pacifisti, si è realizzato il programma deciso in quei giorni, “con l’allargamento, in tutto il mondo, delle differenze tra ricchi e poveri, e concentrazione delle ricchezze mondiali in un numero sempre minore di mani; sempre maggior potere al fondo monetario internazionale ed alla banca mondiale; ulteriore impoverimento dei paesi già poveri, con predazione delle materie prime del loro sottosuolo. (…) Durante le nostre presenze settimanali sui gradini del Ducale, ormai 900, abbiamo cercato di “smontare” i luoghi comuni che ci stanno rendendo sempre più cinici, razzisti ed intolleranti. E’ una battaglia impari, perché possiamo contare solo su una risma di carta a settimana, sui nostri striscioni e sulla nostra presenza sui gradini.
In questi diciotto anni, secondo i pacifisti, si è realizzato il programma deciso in quei giorni, “con l’allargamento, in tutto il mondo, delle differenze tra ricchi e poveri, e concentrazione delle ricchezze mondiali in un numero sempre minore di mani; sempre maggior potere al fondo monetario internazionale ed alla banca mondiale; ulteriore impoverimento dei paesi già poveri, con predazione delle materie prime del loro sottosuolo. (…) Durante le nostre presenze settimanali sui gradini del Ducale, ormai 900, abbiamo cercato di “smontare” i luoghi comuni che ci stanno rendendo sempre più cinici, razzisti ed intolleranti. E’ una battaglia impari, perché possiamo contare solo su una risma di carta a settimana, sui nostri striscioni e sulla nostra presenza sui gradini.
Una battaglia impari, lo ammettono per primi, ma che continuerà; la scorsa settimana era con loro anche padre Mauro Armanino, missionario genovese in Niger, a testimoniare contro lo sfruttamento dei paesi africani e le politiche di respingimento migratorio. Ci esprimeremo, annunciano, anche contro l’assemblea parlamentare della Nato che si svolgerà nelle prossime settimane a Genova: abbiamo pronta la nostra controinformazione, affermano.
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