[Disarmo] Fwd: [aderenti_paxchristi] Pax Christi Italia denuncia le manovre per una prossima guerra all’Iran





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Da: Elio Pagani <eliopaxnowar at gmail.com>
Date: lun 27 mag 2019 alle ore 11:57
Subject: Fwd: [aderenti_paxchristi] Pax Christi Italia denuncia le manovre per una prossima guerra all’Iran
To: <no.f35_m346 at autistici.org>


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Da: Don Renato Sacco <renatosacco1 at gmail.com>
Date: lun 27 mag 2019 alle ore 11:49
Subject: [aderenti_paxchristi] Pax Christi Italia denuncia le manovre per una prossima guerra all'Iran
To: <aderenti_paxchristi at googlegroups.com>

Di seguito il testo e il link della lettera del Patriarca Caldeo di Naghdad  Louis Sako.

http://asianews.it/notizie-it/Il-card-Sako-scrive-a-Usa-e-Iran:-no-alla-guerra,-dialogo-per-risolvere-la-crisi-47065.html

Il card Sako scrive a Usa e Iran: no alla guerra, dialogo per risolvere la crisi

di Louis Raphael Sako*

In un contesto di crescente tensione, il primate caldeo invia una missiva alle ambasciate statunitensi e iraniana a Baghdad. Il porporato parla di conseguenze “catastrofiche” in caso di conflitto per tutto il Medio oriente. Rouhani respinge l’ipotesi di colloqui. Trump torna a minacciare l’uso di una “forza immensa”. 

Baghdad (AsiaNews) - Di fronte “all’escalation della tensione” fra Iran e Stati Uniti in Medio oriente, il patriarca caldeo scrive una missiva agli ambasciatori di Washington e Teheran in Iraq perché i rispettivi leader “mostrino saggezza” e cerchino la pace. Nella lettera, inviata ad AsiaNews, il card Louis Raphael Sako parla di conseguenze “catastrofiche” in caso di conflitto e invita gli attori in campo a privilegiare il dialogo come unica strada per dirimere le controversie. Perché, come ha già sottolineato ieri il porporato, il Medio oriente “non può sopportare un’altra guerra”

Intanto prosegue lo scontro, finora verbale, fra le leadership di Teheran e Washington in un crescendo di accuse reciproche. Il presidente iraniano Hassan Rouhani, citato dall’agenzia Irna, apre al dialogo ma non in questo contesto. “Oggi la situazione - afferma - non è idonea per i colloqui e la nostra unica scelta è la resistenza”. In precedenza l’omologo Usa Donald Trump aveva minacciato l’uso di una “forza immensa” nel caso in cui vengano colpiti interessi statunitensi nella regione mediorientale. Egli ha quindi accusato i vertici iraniani di “ostilità”. 

Da Teheran arriva anche la nota del ministro degli Esteri Mohammad Javad Zarif, il quale invita la Casa Bianca a guardare alla storia passata: “Gli iraniani - ha detto - sono rimasti saldi per millenni, mentre gli aggressori se ne sono andati uno a uno… usate il rispetto-funziona!”. Nel frattempo la Repubblica islamica ha quadruplicato la produzione di uranio arricchito e, secondo gli esperti, in poco tempo potrebbe superare i limiti stabiliti da un accordo nucleare firmato nel 2015 e che appare sempre più carta straccia.
Ecco, di seguito, il messaggio del patriarca caldeo. Traduzione a cura di AsiaNews:

Appello al dialogo e al contenimento della crisi fra gli Stati Uniti d’America e la Repubblica islamica dell’Iran

Di fronte all’escalation della tensione nella regione [mediorientale] e in ragione della nostra doppia responsabilità, a livello ecclesiale e sul piano nazionale, rivolgiamo un appello ai leader della Repubblica islamica dell’Iran (la nostra nazione vicina) e degli Stati Uniti d’America, perché mostrino saggezza e un’impronta rivolta alla pace per contenere il conflitto in atto.

La regione non può tollerare un’altra guerra dalle conseguenze catastrofiche, nella quale tutti hanno “da perdere”, in particolare modo le persone povere e disarmate. Per questo crediamo fermamente che il dialogo sia la sola strada per portare avanti le esigenze attuali, con l’obiettivo di una coesistenza pacifica in Medio oriente, di un rispetto reciproco e di buone relazioni fra esseri umani, al fine di conseguire il traguardo della stabilità. 

Questo dialogo dovrà condurre alla pace, che stiamo aspettando con così tanta urgenza per evitare di versare altro sangue. Al contrario, serve garantire sicurezza e stabilità. E ancora, promuovere uno sforzo comune per garantire una prosperità culturale ed economica che sia di beneficio per tutta la popolazione e per lo sviluppo della nazione. 

Noi, in Iraq, dobbiamo sentirci rafforzati ed edificati solo dalla nostra storia condivisa, dal patriottismo e dall’unità, che ci esorta a rimanere saldi nel sostegno al governo irakeno, in quanto esso solo è l’unica entità con valore legale (e decisionale) presente nel Paese.

* Patriarca caldeo di Baghdad e presidente della Conferenza episcopale irakena

-------- Messaggio originale --------
Da: Don Renato Sacco <renatosacco1 at gmail.com>
Data: 25/05/19 15:01 (GMT+01:00)
Oggetto: [aderenti_paxchristi] Comunicato stampa - Pax Christi Italia denuncia le manovre per una prossima guerra all’Iran

Comunicato stampa

 

Pax Christi Italia denuncia le manovre per  una prossima guerra all’Iran

http://www.paxchristi.it/?p=15462

 

                  La guerra è un male assoluto e va “ripudiata”, come recita la nostra Costituzione all’Art. 11: essa non deve più essere considerata una scelta possibile da parte della politica e della diplomazia.

Proseguono invece con i passi di una danza macabra le manovre di avvicinamento alla guerra da parte dell’asse di questo male che vede insieme Israele, Emirati Arabi, Arabia Saudita e Stati Uniti d’America contro l’Iran, ritenuto sponsor del terrorismo mondiale.

                  Come accadde nel 2003 per l’attacco all’Iraq, i manipolatori dell’opinione pubblica sono all’opera per convincere che invece la guerra all’Iran è necessaria alla nostra sicurezza.

                  Frattanto l’embargo sta paralizzando l’economia e colpendo la popolazione innocente. Come già successo in Iraq, cosa che fu denunciata dallo stesso don Tonino Bello, allora Presidente di Pax Christi, e come sta continuando ad accadere in Siria.

    (...)


Per il testo completo: http://www.paxchristi.it/?p=15462

      e PDF allegato

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d. Renato Sacco, Coordinatore nazionale di Pax Christi 
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Diceva Gandhi:
Vivi come se dovessi morire domani. Impara come se dovessi vivere per sempre.
Non ho nulla di nuovo da insegnare al mondo. La verità e la nonviolenza sono antiche come le montagne. 
Non c'è strada che porti alla pace che non sia la pace, l'intelligenza e la verità.
Io e te siamo una sola cosa: non posso farti male senza ferirmi.
Occhio per occhio... e il mondo diventa cieco.
Ci sono cose per cui sono disposto a morire, ma non ce ne è nessuna per cui sarei disposto ad uccidere.
Per praticare la nonviolenza, bisogna essere intrepidi e avere un coraggio a tutta prova.
Nessun uomo può essere attivamente non-violento e non ribellarsi contro l'ingiustizia dovunque essa si verifichi.