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[Disarmo] Fwd: [disarmisti esigenti] Alla vigilia del 15 marzo globale ripropongo i miei auguri di inizi 2019


---------- Forwarded message ---------
From: Alfonso Navarra <alfiononuke at gmail.com>
Date: mer 13 mar 2019, 15:58
Subject: [disarmisti esigenti] Alla vigilia del 15 marzo globale ripropongo i miei auguri di inizi 2019
To: disarmisti esigenti <disarmisti-esigenti at googlegroups.com>


... in cui auspicavo il mondo salvato dai ragazzini, come Greta, e proponevo un giorno settimanale di "digiuno dell'ego".


Se ci teniamo davvero al futuro di una civiltà in cui fare vivere dignitosamente i figli dei figli – l’invito è quello di prendere ad esempio lo “sciopero della scuola” di una piccola svedesina che è riuscita a parlare dalla tribuna della COP24; e perciò dedicare almeno un giorno alla settimana all’impegno per i problemi globali dell’umanità.  

Quasi avessi un dono premonitorio, 12 anni fa, con la prefazione di Alex Zanotelli, pubblicai nel 2007 con la EMI "La guerra nucleare spiegata a Greta".
Greta Iuli, personaggio immaginario, era una 16enne figlia di due pacifisti, papà Arturo, giornalista, e mamma Adele, fisica del Politecnico di Milano, reduci delle lotte contro gli euromissili.
La metto in rapporto con la vicenda reale di Turi Vaccaro anche in Greta 2: dialoghi su come salvare il mondo dal cambiamento climatico. Questo secondo "La follia del nucleare", è stato pubblicato nel 2011 in concomitanza con il referendum antinucleare, vinto a mani basse sull'onda della reazione a Fukushima, 
Oggi Greta avrebbe 27 anni. Sarebbe laureata in architettura e forse è in via di partire per l'estero per tentare di esercitare la professione.
Magari sta aprendo uno studio a Dubai con l'uomo, un architetto indiano, che diventerà suo marito.
Devo dunque inventarmi un fratellino più giovane che allarghi la famiglia Iuli e che permetta di inscenare dei dialoghi in cui ragazzi giovani siano messi a confronto con "esperti" amorevoli sulle minacce che pendono sul futuro dell'umanità...
Un giovane africano che è stato preso in affido dopo che è sopravvissuto ad un naufragio in cui sono morti i genitori...

Rispetto al Greta 2 del 2011 il Greta 3 dovrebbe confrontarsi con queste novità:

- in campo nucleare è stato adottato il Trattato di proibizione (sono in corso le ratifiche statali  per l'entrata in vigore) ma allo stesso tempo tornano gli euromissili;

- a Parigi nel 2015 è stato varato l'accordo per il clima globale. Le COP successive tardano ad applicarlo ma nel mondo i ragazzi cominciano a mobilitarsi imitando lo "school strike" del venerdì di Greta Thunberg;

- il negazionista climatico Trump è stato eletto presidente USA ed è diventato il riferimento dei populisti identitari (alla globalizzazione contrappongono il localismo politico) di tutto il mondo. Vuole imporre il diritto della forza americana su tutti preparando lo scontro con la Cina, potenza emergente, e soffiando sul fuoco di tutte le disuguaglianze;

- il disorientamento culturale si è aggravato. Forse la risposta alla crisi dei valori sta nel "nuovo umanesimo della terrestrità", di cui uno dei perni è il motto: "Prima l'umanità, prima le persone". Ci si confronta con il "diritto alla pace" riconosciuto dall'ONU e con l'ecologia integrale proposta da Papa Francesco (che riprende, senza citarlo, la "conversione ecologica" di Alex Langer). La fratellanza e la sorellanza sono universali, ma come sentiva il Francesco di mille anni fa (fratello Sole, sorella Acqua...), è consapevolezza dell'appartenenza del genere umano alla Natura che va custodita amorevolmente come una madre e non sfruttata violentemente come una entità estranea ed inanimata...

























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