[Disarmo] Fwd: [aderenti_paxchristi] Una lista dei cittadini non armati




---------- Forwarded message ---------
From: Enrico Peyretti <enrico.peyretti at gmail.com>
Date: lun 11 mar 2019, 09:03
Subject: [aderenti_paxchristi] Una lista dei cittadini non armati
To: Daniele Lugli <d.lugli at alice.it>, azione nonviolenta <azionenonviolenta at sis.it>, 'Sergio Paronetto' via Punti Pace PaxChristi <aderenti_paxchristi at googlegroups.com>, forum >> MIR forum <forum at miritalia.org>


Una difesa dalla legge dell'offesa, con una proposta: lista dei cittadini disarmati

    La legge sulla "legittima difesa" (difesa anche armata supposta sempre legittima) è civilmente molto grave. Abbiamo bisogno, per vivere, del disarmo nucleare. Ma anche del disarmo personale. La misura tra i due armamenti è ben diversa, ma l'effetto sul significato della nostra umanità, mi sembra uguale. La legge che vuole Salvini dà valore alla proprietà privata superiore al valore della vita umana, anche in un ladro: contro l'art. 27 della Costituzione, che è la legge delle leggi.
    Dicono gli esperti che con la legge Salvini non cambierà molto, cioè un giudice potrà sempre valutare se l'atto che ha colpito un ladro è davvero stretta necessità di difesa proporzionata. Ma, più dell'effetto giuridico conta l'effetto ideologico. Salvini vuole raccogliere, affermare e diffondere l'idea che posso difendere la mia roba anche eliminando la tua vita, se tu la tocchi. Invece, il furto è male, l'uccisione del ladro è peggio: non solo per chi muore, ma proprio per chi uccide.
    Questa è guerra tra cittadini. E' la mano armata, invece della mano aperta e disarmata che ci diamo per salutarci - darci salute e vita -, segno universale e antico come l'umanità. Segno che ci fa umani nel riconoscere l'umanità degli altri. La mano armata nega la vita altrui, perchè già la semplice esistenza della minaccia "rende l'altro una cosa" (Simone Weil). La mano armata fatalmente arma altre mani. Salvini vende paura e armi, in cambio di potere. Molti lo vediamo e lo stiamo dicendo sempre più chiaro. Bene la discussione giuridica, politica, morale, ma ci vuole anche una proposta attiva.
    Quando i cittadini, per paura e per istigazione, si armano, e cresce il commercio di armi private, e la privatizzazione della forza pubblica, allora è il momento dei cittadini non armati. Propongo che cominciamo a comporre una lista nazionale di cittadini non armati.
    "Io, cittadino N. N., sono e mi dichiaro con orgoglio civile, cittadino disarmato. Non possiedo e non intendo mai possedere armi che uccidono. Chiedo il rispetto della mia vita, della mia famiglia, della mia casa, delle cose del mio lavoro, ma dichiaro che non opporrò mai una risposta armata ad una ingiusta violazione. Attendo la difesa dei miei diritti, con i diritti di tutti, dall'educazione civile e dall'organizzazione sociale secondo la Costituzione, ripudiando la violenza personale".
    Propongo, se c'è consenso, che Azione Nonviolenta, il Movimento Nonviolento, insieme agli altri movimenti e associazioni simili, promuova questa lista dei cittadini non armati.
    Enrico Peyretti





-------- Messaggio Inoltrato --------
Data: Sun, 10 Mar 2019 22:57:40 +0100
Mittente: Enrico Peyretti <enrico.peyretti at gmail.com>
Organizzazione: www.ilfoglio.info www.serenoregis.org
A: epy <enrico.peyretti at gmail.com>



4. L'ORA. DANIELE LUGLI: "IL LINCIAGGIO E' SEMPRE LEGITTIMO"
[Dal sito di "Azione nonviolenta".
"Daniele Lugli (Suzzara, 1941), amico e collaboratore di Aldo Capitini, dal 1962 lo affianca nella costituzione del Movimento Nonviolento di cui sara' presidente nazionale dal 1996 al 2010, e con Pietro Pinna e' nel Gruppo di Azione Nonviolenta per la prima legge sull'obiezione di coscienza. La passione per la politica lo ha guidato in molteplici esperienze: funzionario pubblico, Assessore alla Pubblica Istruzione a Codigoro e a Ferrara, docente di Sociologia dell'Educazione all'Universita', sindacalista, insegnante e consulente su materie giuridiche, sociali, sanitarie, ambientali - argomenti sui quali e' intervenuto in diverse pubblicazioni - e molto altro ancora fino all'incarico piu' recente, come Difensore civico della Regione Emilia-Romagna dal 2008 al 2013. E' attivo da sempre nel Terzo settore per promuovere una societa' civile degna dell'aggettivo ed e' un riferimento per le persone e i gruppi che si occupano di pace e nonviolenza, diritti umani, integrazione sociale e culturale, difesa dell'ambiente. Nel 2017 pubblica con CSA Editore il suo studio su Silvano Balboni, giovane antifascista e nonviolento di Ferrara, collaboratore fidato di Aldo Capitini, scomparso prematuramente a 26 anni nel 1948"]

Da un incontro con un signore in carcere a Piacenza il Ministro dell'Interno e' uscito commosso. Pensa di chiedere la grazia per il detenuto a Mattarella e vuole sia subito approvata la legge "La difesa e' sempre legittima".
La commozione gli ha impedito di considerare che non puo' essere lui a chiedere la grazia e che il caso non ha nulla a che fare con la legittima difesa. Occorre invece legittimare il linciaggio, anche individualmente gestito.
E' una vicenda di quasi otto anni fa, sera del 6 ottobre 2011. Tre cittadini rumeni entrano in un cantiere a Borgonovo Val Tidone sulle rive del fiume. Suona l'allarme e il proprietario esce con un fucile a pompa e spara tre volte in aria. I tre fuggono. Uno risultera' poi ferito a un braccio. Si era evidentemente e letteralmente involato al primo sparo ed e' stato colpito all'ala. Uno dei tre, illeso, ritorna per recuperare l'auto usata dal terzetto. Ma lo vede un dipendente del proprietario, rumeno anche lui, che lo blocca, gli sbatte la testa su una pietra e lo tiene li'. Il padrone del cantiere esce di nuovo e spara al petto dell'incauto e maldestro ladro. Dira' di essere inciampato, era in ciabatte, e il colpo e' partito. Secondo la perizia balistica il colpo "fu sparato da una persona in piedi verso una persona supina, da una distanza di un metro e mezzo, massimo due". Il suo dipendente conferma la versione, felice che non abbia sparato in aria o diritto. Avrebbe potuto cogliere lui.
Fin qui i fatti, accertati in tutti i gradi di giudizio, con condanna a quattro anni e sei mesi per tentato omicidio. Ovviamente la legittima difesa, pur nella sua forma piu' ampia possibile, nulla ha a che vedere con quanto accaduto. Infatti l'avvocato non l'ha mai invocata. Solo al Ministro dell'Interno puo' venire in mente. Un'esecuzione privata - in un paese nel quale non c'e' ancora la pena di morte - e' piuttosto parente del linciaggio, un comportamento proprio di una folla accecata, che pero' anche il singolo potrebbe agire come esponente di tutti i derubati.
L'imprenditore era certo esasperato. Dice di aver denunciato quarantuno furti in cantiere. Minimizza secondo il Ministro che sa tutto "si e' difeso dopo cento furti e rapine". Che sia in carcere "una persona per bene" mentre e' "fuori un rapinatore in attesa di un risarcimento dei danni... significa che bisogna cambiare presto e bene le leggi". Nessuno, naturalmente, ha mai detto che il ferito, fino allora incensurato, fosse un rapinatore. Ma sono sottigliezze, pedanterie di fronte alla richiesta di sicurezza.
Poiche' la proposta presentata non basta dobbiamo attendercene una sul legittimo linciaggio. Distinto magari tra individuale e collettivo, sia da parte di chi agisce che da chi lo subisce. Ma la norma potrebbe anche essere piu' semplice e chiara. Una formulazione possibile e' questa: E' legittima l'esecuzione sommaria, operata di proprio moto da parte di privati cittadini per bene, senza previa condanna giudiziaria, di delinquenti colti in flagrante o comunque di individui ritenuti, secondo la comune opinione delle persone per bene, colpevoli.

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    Enrico (operaio del leggere e scrivere)
Vedi: http://enricopeyretti.blogspot.com/
https://lists.peacelink.it/pace/

"A volte per rispettare la Costituzione non resta altro
che disobbedire a certe leggi"

<Bisogna dunque che vada al potere gente che non ama il
potere, se no gli aspiranti [i candidati] si faranno guerra>
(Platone, La Repubblica, VII, 521b)

All of our humanity is dependent upon recognizing
the humanity in others (Desmond Tutu)

La cittadinanza è internazionale!
La democrazia è solidarietà!
      

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