[Disarmo] Sul corteo antirazzista di Roma 10 novembre: è stato un enorme successo, ma..
- Subject: [Disarmo] Sul corteo antirazzista di Roma 10 novembre: è stato un enorme successo, ma..
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- Date: Sun, 11 Nov 2018 23:39:19 +0100
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Il testo non è mio, e me ne
dolgo.
Jure ------------ Sul corteo 10 novembre: è stato un enorme successo, ma.. Bisogna tenere conto
di
manifestazioni come queste e del successo che riscuotono.
Ritengo
necessario capire i motivi per cui molti si sentono in dovere
di
aderirvi. Ritengo altresì necessario valutare se bisogna
starne alla larga o intervenire con le nostre istanze. Ciò comunque nulla toglie della totale mancanza di analisi politica che c'è alla loro base, manifestazioni che non denunciano le cause ma solo (alcuni) effetti. Il capitalismo è un
sistema che per definizione esclude e non include. Come
pensano,
allora, di includere gli immigrati chi ha aderito a questa
manifestazione e, soprattutto, chi l'ha indetta? Facendo
petizioni
incazzose al sistema così com'è, lasciandolo così com'è? Che è
un esercizio idiota. Possiamo supporre che chi ha organizzato
questa
manifestazione sia ragionevole e guardi più in là della
petizione e
della denuncia? Io, confesso, ne dubito, perché li conosco, so
come
ragionano e so che hanno nel DNA l'essere minoritari, o
meglio, hanno
la necessità di curare il proprio orticello e le sue belle
rose.
Il primo, l'unico preso in considerazione da questo tipo di manifestazione, non basta. Come, ovviamente, non basta il secondo, altrimenti diventa opportunismo cinico. Ma il requisito minimo per il secondo punto è denunciare che finanziarizzazione, Euro, globalizzazione e guerre imperiali rendono totalmente impossibile qualsiasi tipo di "accoglienza" e "integrazione" che non siano solamente l'espressione dei buoni sentimenti e il lavoro di qualche ONG, che se non è direttamente coinvolta nel traffico di schiavi è comunque ben accetta dagli schiavisti perché fa ciò che loro non intendono fare. Gli organizzatori di questa manifestazione questa denuncia non la fanno. Nemmeno la concepiscono o ne concepiscono un pezzo senza collegarlo agli altri. Vedono ad esempio Salvini quando sbraita, ma non vedono il passo avanti, sebbene piccolo, sebbene forse solo di rottura di una tendenza, del volere il 2,4% di rapporto deficit/PIL. Non vedono che questo è più importante per l'accoglienza (reale, materiale, non a parole) dei loro proclami buonisti. Invece di incalzare il governo perché il Paese abbia più margini di manovra, invece di incalzarlo sulla nazionalizzazione di Cassa Depositi e Prestiti e di Montepaschi, come è stato promesso dai 5 Stelle, invece di incalzarlo sull'urgenza di una moneta fiscale, invece di incalzarlo sulla necessità di non pensare più in termini di finanziarizzazione e globalizzazione, lo denuncia esclusivamente per il clima razzista che sta montando nel nostro Paese. Il che è giusto in sé, ma del tutto controproducente se rimane per sé. E' controproducente perché quando le persone sentono Salvini che molto pacatamente in TV denuncia il fatto che da noi mantenere gli immigrati costa il doppio che in altri Paesi, quando sentono del magna magna di Mafia Capitale, quando sentono che coi soldi che spendiamo per ogni immigrato in Italia, lo stesso starebbe benissimo nel suo Paese d'origine, quando qualcuno gli comunica le statistiche vere, cioè che l'80% degli immigrati nel nostro Paese non sono rifugiati ma migranti per motivi economici, quando per contro vede che i giovani italiani non trovano lavoro e devono essere mantenuti dai genitori, quando vede ad ogni angolo e in ogni parco immigrati che non sanno cosa fare se non fissare disperati il nulla e bere birra, allora ci possono essere anche 100.000 persone in piazza San Giovanni ma la battaglia è persa. C'è stata una richiesta al governo perché denunci la politica coloniale di Macron, il Franco coloniale francese che rapina centinaia di milioni di africani? Non mi sembra. A me sembra al contrario che, per lo meno oggettivamente, chi ha chiamato alla piazza ieri sia sulla linea "Bravo Macron vs cattivi populisti europei". Io odio il razzismo, lo detesto, ma combatterlo in questa maniera zoppicante, inutile e controproducente fin dalle premesse lo ritengo peggio di un errore. E' in fondo solo un modo per fare sfogare gli animi, per sentirsi in pace con la coscienza, al più per ribadire un'identità minoritaria che mai sarà capace di andare oltre la testimonianza. E mentre noi testimoniamo e ci congratuliamo l'un con l'altro per quanto siamo buoni e giusti, in tutto il mondo si bombarda con missili balistici e con missili economici e finanziari. E siamo incapaci di intervenire, di mettere a punto una tattica, mentre scambiamo il volere la Luna nel pozzo per una strategia. Piotr PS Ciò che ho detto non ci esenta dal capire come rapportarci, come intervenire in questo discorso e in questo tipo di manifestazioni. E' giusto starcene in disparte? Il giorno sab 10 nov 2018 alle ore 19:33 Marco ha
scritto:
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