[Disarmo] Fwd: [disarmisti esigenti] Fwd: " NOI SARDI " Merc. 7 Nov. ore 11.00, A ROMA DAVANTI AL QUIRINALE




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From: Elio Pagani <eliopaxnowar at gmail.com>
Date: gio 8 nov 2018, 15:19
Subject: Fwd: [disarmisti esigenti] Fwd: " NOI SARDI " Merc. 7 Nov. ore 11.00, A ROMA DAVANTI AL QUIRINALE
To: <no.f35_m346 at autistici.org>


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From: angelo baracca <angelo.baracca at gmail.com>
Date: gio 8 nov 2018, 15:14

Ieri mattina, 7 novembre, la nutrita delegazione sarda, tra cui numerose donne anche di una certa età,  guidata da Angelo Cremone di Sardegna Pulita è stata capace di varcare per un attimo il portone principale d'ingresso al Quirinale,poi le forze dell'ordine riavutesi dalla sorpresa hanno ricacciato indietro i partecipanti, schedandoli.Cose del genere possono avvenire quando la misura è colma, quando l'indignazione raggiunge il limite di sopportazione, di fronte a un " presidente degli italiani, aperto e disponibile, come ama definirsi" che neanche di degna di dare risposta ai numerosi e particolareggiati dossier a lui inviati più volte .Tutta la scena è andata in diretta alla tv sarda " Cagliaripad" e ritrasmessa su altri vari media isolani e non.
Abbiamo poi proseguito l'iniziativa percorrendo la strada che va dal Quirinale alla piazzetta in santa maria di Loreto(concessa dalla questura)  dove c'erano ad aspettarci alcuni mediaTV stranieri e nostrani, che a lungo hanno ripreso la manifestazione( in particolare le foto dei bambini yemeniti martoriati) e intervistato la delegazione sarda.
Per l'occasione vi  ha preso parte anche la coautrice del filmato " Doppia ipocrisia", Madi Ferrucci, una severa inchiesta su che giro fanno le bombe prodotte da RWM in Sardegna per aggirare l'embargo, fino ad essere scagliate sulla popolazione yemenita: filmato andato in onda sabato 3 novembre alle ore 21,30 su Rai News 24, e che a breve verrà riproposto;Madi si è detta disponibile a presentarlo ovunque e in più occasioni.
La mattinata di lotta si è conclusa alle 13,30, tra saluti e abbracci alla delegazione sarda, che già si pone di ritornare a Roma il più presto(speriamo con maggior partecipazione dei romani).
Vincenzo

Fabbrica bombe in Sardegna, bloccata manifestazione a Roma


Gli attivisti dei movimenti che da Cagliari sono partiti per Roma per dire ancora una volta no alle bombe prodotte in Sardegna sono stati bloccati mentre tentavano di manifestare davanti al Quirinale. Avevano lo striscione che sintetizza ormai da mesi la loro protesta: ‘fermiamo la fabbrica di bombe’. Il riferimento è sempre quello: lo stabilimento Rwm di Domusnovas, a qualche decina di chilometri da Cagliari.

Dopo lo stop i manifestanti si sono fermati in piazza Madonna di Loreto, vicino al Quirinale. E lì, nella gradinata, hanno esposto i manifesti e le foto dei bambini uccisi dalle bombe nello Yemen. Una mattinata anche di messaggi e slogan gridati al megafono. Sardegna pulita e le altre associazioni dicono no agli ordigni bellici e sì alla riconversione della fabbrica per salvare i posti di lavoro. Non è la prima volta che gli attivisti sbarcano a Roma: circa un mese fa erano stati protagonisti di un analogo blitz davanti all’ambasciata dell’Arabia Saudita, il paese, secondo i movimenti, destinatario delle bombe prodotte in Sardegna.

Si teme anche un raddoppio dello stabilimento. Per questo motivo nei mesi scorsi il Comitato Riconversione RWM e Italia Nostra Sardegna si sono costituiti nella Conferenza dei Servizi convocata per il procedimento autorizzativo in qualità di portatori d’interesse diffuso.

Ad Iglesias,giovedì 8/11 ci sarà un sit-in davanti agli uffici comunali di Via Isonzo 7 . “Il Comitato Riconversione RWM e Italia Nostra Sardegna, mentre continuano a sperare in un ripensamento da parte del Comune di Iglesias chiedono alla politica locale, regionale e nazionale, così come alle autorità religiose e morali, di intervenire a sostegno di una soluzione che scongiuri tutto questo e sollevi il territorio dal coinvolgimento in un conflitto definito dall’ONU la peggiore catastrofe umanitaria di questo secolo”.




COMUNICATO STAMPA

" NOI SARDI "  Merc. 7 Nov. ore 11.00, A ROMA DAVANTI AL QUIRINALE.

" Lo Stato Italiano  complice nel massacro del Popolo Civile Yemenita, con produzione ed esportazione all'Arabia Saudita delle Bombe Sarde RWM di Domusnovas ".

Caro Presid. Mattarella, Noi Sardi, Donne e Uomini del Popolo Sardo, ci sentiamo obbligati a non stare indifferenti davanti ai crimini e massacro di gente inerme, donne e bambini yemeniti, causato anche dalla fornitura all' Arabia Saudita ( Paese in guerra contro lo Yemen ) delle micidiali bombe prodotte in Sardegna a Domusnovas.
" Il Lavoro deve dare Vita non Morte ".
La nostra Costituzione, la Legge italiana ( L. 185 / 90 ) i Trattati Internazionali, non sono  rispettati, nonostante crimini e violazioni comprovati e denunciati piu' volte dalla Stampa italiana, internazionale e dall'Organizzazione delle Nazioni Unite ( nel solo mese di Agosto 2018, massacrati 300 bambini yemeniti. Dai dati ONU, tra Marzo 2015 e 9 Agosto 2018, uccisi 17 mila civili ). Lo stesso Parlamento Europeo si e' pronunciato piu' volte chiedendo il blocco / embargo sulla fornitura di armamenti all' Arabia Saudita. Il governo italiano continua a tacere,  non interviene.
Presidente Mattarella, Noi Sardi, Le abbiamo gia' inviato dettagliato e certificato resoconto, senza aver avuto Sua risposta. Le chiediamo Suo doveroso e autorevole intervento. " Presidente, eserciti i Suoi poteri di Garante della Costituzione e Presidente del Consiglio Superiore della Magistratura, facendo venir meno la complicita' dello Stato Italiano nel massacro del Popolo Yemenita. Lei e' il Custode, il Garante della Costituzione Repubblicana.

 - Sardegna Pulita - Cagliari Social Forum - USB - Cobas Scuola -


Morta Amal, la bimba di sette anni diventata simbolo della guerra in Yemen



Yemen: è morta Amal, la bambina simbolo della guerra dimenticata
Foto di Tyler Hicks  

Amal Hussain,la bambina yemenita di 7 anni, è morta il 1 novembre per malnutrizione.
La sua foto è diventata il simbolo della guerra dimenticata nello Yemen, un conflitto di cui non si parla ma che secondo le Nazioni Uniti ha ridotto alla fame 1,8 milioni di bambini, la più grave crisi umanitaria degli ultimi anni. La piccola Amal Hussain,  è morta di fame nel campo profughi in cui viveva con la famiglia.

La foto di Amal, che ne ritraeva il corpicino emaciato, era stata scattata dal premio Pulitzer Tyler Hicks, che nei giorni scorsi aveva anche spiegato quanto fosse stato "difficile" ma "importante" fotografarla. La sua immagine "riassume davvero come fame e malnutrizione siano diventate una tragedia nello Yemen", aveva dichiarato il fotografo. 

Il New York Times aveva raccontato la sua storia in un reportage del 26 ottobre scorso,dal titolo "La Tragedia della guerra saudita", sul conflitto nello Yemen. «Abbiamo pensato che avremmo fatto un torto alle vittime di queste guerra se avessimo pubblicato immagini sterilizzate che non riflettono pienamente la loro sofferenza» aveva spiegato il «New York Times».
  I pesanti costi umani della guerra condotta dalla coalizione a guida saudita in Yemen, ricorda il giornale, sono di recente saliti all'attenzione del mondo in seguito all'uccisione del giornalista dissidente Jamal Khashoggi nel consolato saudita ad Istanbul.

Khashoggi: stava per rivelare uso armi chimiche in Yemen

Scrive il Daily Express "Il giornalista Jamal Khashoggi stava per rivelare l'uso di armi chimiche da parte dell'Arabia Saudita in Yemen quando è stato ucciso nel consolato saudita di Istanbul il 2 ottobre scorso".

Secondo lo stesso giornale, il governo britannico sapeva di un piano dell'Arabia Saudita per sequestrare Khashoggi fino a tre settimane prima della morte del giornalista. L'MI6, l'agenzia per lo spionaggio estero del regno, ha chiesto a Riad di rinunciare all'azione, ma è stata ignorata.



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