[Disarmo] Fwd: [disarmisti esigenti] il vertice NATO ieri sul MANIFESTO - problema nucleare sottovalutato (e basterebbe leggere il comunicato ufficiale da Bruxelles)




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From: Alfonso Navarra <alfiononuke at gmail.com>
Date: gio 12 lug 2018, 18:18
Subject: [disarmisti esigenti] il vertice NATO ieri sul MANIFESTO - problema nucleare sottovalutato (e basterebbe leggere il comunicato ufficiale da Bruxelles)
To: disarmisti esigenti <disarmisti-esigenti at googlegroups.com>


11 luglio 2018. In prima pagina un editoriale di Alberto Negri: "Trump e i vassalli, l'Europa dei parenti serpenti".
Poi l'intera pagina 8 è dedicata a IL PAZZO ATLANTICO.
Ci sono gli articoli di Manlio Dinucci e di Francesco Vignarca. 
Ed un redazionale su "Mega-quartier generale extralarge, come la guerra", riferita alla nuova struttura di Bruxelles.

Manlio Dinucci fa un pezzo intitolato: "La NATO espandibile e sempre più costosa si allarga sull'Europa".
Si sofferma su come la difesa UE sia praticamente sotto controllo NATO e sul problema dell'aumento delle spese militari.
Ricorda che la competenza sulle crisi è ormai globale, al di fuori del territorio dell'Alleanza.
Parla dell'allargamento ad Est e delle varie partnership in tutto il mondo.

Vignarca apre il suo pezzo: "La maggioranza  degli europei vuole la rimozione delle atomiche" con una osservazione: l'aumento delle spese militari non modificherà il carattere nucleare del dispiegamento di forze.
Poi passa ad illustrare le iniziative per il primo anniversario del TPAN e definisce la RID "partner nel nostro Paese della Campagna ICAN, Nobel per la pace nl 2017".
Cita il sondaggio di ICAN in 4 Paesi UE che ospitano armi nucleari: Belgio, Olanda, Germania e Italia.
E conclude ricordando la richiesta di incontro al premier Conte.

Quello che manca è la focalizzazione del ruolo strategico dell'ombrello atomico USA nel costituire e formare l'Alleanza. 
La "narrazione" atlantica è sempre stata quello dello scudo nucleare americano che ha controbilanciato la grande superiorità militare sovietica (oggi russa) ed ha dato luogo alle strategie di guerra nucleare limitata con relative dottrine e mezzi, sempre valide nella sostanza ed in via di aggiornamento (si considerino gli F35 e le nuove B-61-12).

Il nucleare non va considerato una obsoleta appendice della NATO facilmente eliminabile se si considera la sua non obbligatorietà giuridica. 
A questo proposito basta ricordare le stesse frasi (avantologia non dietrologia!) che usa il comunicato ufficiale del vertice di Bruxelles, diramato proprio l'11 luglio alle ore 17.05 (si vada su: https://www.nato.int/cps/en/natohq/official_texts_156624.htm)

"Come mezzo per prevenire conflitti e guerre, deterrenza e difesa credibili sono essenziali e continueranno a essere basate su un adeguato mix di capacità di difesa nucleare, convenzionale e missilistica. Una solida posizione di deterrenza e difesa rafforza la coesione dell'Alleanza e fornisce un collegamento transatlantico politico e militare essenziale, attraverso una distribuzione equa e sostenibile dei ruoli, delle responsabilità e degli oneri. La NATO continua ad attrezzarsi al fine di garantire che la sua deterrenza e il suo atteggiamento di difesa rimangano credibili, coerenti, resilienti e adattabili a un contesto di sicurezza in evoluzione. Ciò include una risposta efficace ai cambiamenti nella postura e nella dottrina dei potenziali avversari e ai loro significativi investimenti per modernizzare ed espandere le capacità".
"In seguito ai cambiamenti nell'ambiente di sicurezza, la NATO ha adottato misure per garantire che le sue capacità di deterrenza nucleare rimangano sicure ed efficaci. Finché esistono le armi nucleari, la NATO rimarrà un'alleanza nucleare. Le forze strategiche dell'Alleanza, in particolare quelle degli Stati Uniti, sono la suprema garanzia della sicurezza degli alleati. (...) La posizione di deterrenza nucleare della NATO fa affidamento anche sulle armi nucleari degli Stati Uniti schierate in Europa e sulle capacità e le infrastrutture fornite dagli alleati interessati. Il contributo nazionale degli aerei a doppia capacità alla missione di deterrenza nucleare della NATO rimane centrale per questo sforzo. Il sostegno dei contributi degli alleati interessati per garantire la più ampia partecipazione possibile agli accordi di condivisione degli oneri nucleari concordati rafforza ulteriormente questa missione. Gli alleati interessati continueranno a prendere provvedimenti per garantire un focus costante sulla leadership e l'eccellenza istituzionale per la missione di deterrenza nucleare, la coerenza tra componenti convenzionali e nucleari della deterrenza e della posizione di difesa della NATO e comunicazioni strategiche efficaci."
"Lo scopo fondamentale della capacità nucleare della NATO è di preservare la pace, prevenire la coercizione e scoraggiare l'aggressione. Dato il deterioramento dell'ambiente di sicurezza in Europa, un'Alleanza nucleare credibile e unita è essenziale. La NATO ribadisce che qualsiasi impiego di armi nucleari contro membri dell'Alleanza altererebbe sostanzialmente la natura di un conflitto. Se la sicurezza fondamentale di uno dei suoi membri dovesse essere minacciata, tuttavia, la NATO ha le capacità e la determinazione di imporre costi a un avversario che sarebbero inaccettabili e supererebbero di gran lunga i benefici che ogni avversario potrebbe sperare di ottenere."
"La difesa anti-missile (basata su missili balistici - ndr) può integrare il ruolo delle armi nucleari nella deterrenza (...) e va precisato che non è diretta contro la Russia né vuole minare la deterrenza strategica russa. Quindi, dichiarazioni russe che minacciano di colpire gli alleati a causa della difesa antimissile (BMD) della NATO sono inaccettabili e controproducenti."
"Gli alleati rimangono aperti ad ulteriori negoziati sul controllo degli armamenti, con l'obiettivo di migliorare la sicurezza dell'Alleanza, tenendo conto del contesto di sicurezza internazionale prevalente. Riconosciamo le riduzioni degli Stati Uniti e della Russia nelle armi nucleari strategiche e applaudiamo al loro rispetto dei limiti centrali del nuovo Trattato di riduzione delle armi strategiche (Nuovo START) dal 5 febbraio 2018."
"Cinquant'anni dopo la firma del Trattato sulla non proliferazione delle armi nucleari (NPT), esso rimane la pietra angolare del regime globale di non proliferazione e svolge un ruolo essenziale nel mantenimento della pace, della sicurezza e della stabilità internazionali. Gli alleati sono fortemente impegnati per la piena attuazione del TNP in tutti i suoi aspetti, compresi il disarmo nucleare, la non proliferazione e l'uso pacifico dell'energia nucleare. Gli accordi nucleari della NATO sono sempre stati pienamente coerenti con il TNP. Coerentemente con la dichiarazione del Consiglio Nord Atlantico del 20 settembre 2017, che riaffermiamo, la NATO non appoggia il Trattato sulla proibizione delle armi nucleari che è in contrasto con l'attuale architettura di non proliferazione e disarmo, rischia di minare il TNP, è incoerente con la politica di deterrenza nucleare dell'Alleanza e non migliorerà la sicurezza di alcun paese. Questo trattato non cambierà gli obblighi legali sui nostri paesi per quanto riguarda le armi nucleari. L'Alleanza ribadisce la sua determinazione a cercare un mondo più sicuro per tutti e ad adottare ulteriori misure pratiche e misure efficaci per creare le condizioni per ulteriori negoziati sul disarmo nucleare e l'obiettivo finale di un mondo senza armi nucleari."
E per il momento ci fermiamo con le citazioni...

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