[Disarmo] Angelo Tofalo, quegli incidenti di percorso del nuovo sottosegretario alla Difesa



Armi alla Libia, l’italiana arrestata: “Tofalo organizzò convegno tra M5S e leader islamista”                                                            Anna Maria Fontana, la 63enne di San Giorgio a Cremano arrestata col marito per aver fornito illegalmente armi alla Libia e all’Iran, conferma di aver mediato col leader libico per organizzare un incontro in Italia a cui avrebbero dovuto partecipare esponenti di spicco del M5S.
 https://www.fanpage.it/armi-alla-libia-l-italiana-arrestata-tofalo-organizzo-convegno-tra-m5s-e-leader-islamista/
http://www.fanpage.it/

Angelo Tofalo, quegli incidenti di percorso del nuovo sottosegretario alla Difesa Qualche anno fa aveva lanciato sul suo sito internet la proposta di istituire un "ministero per il dominio cyber", adesso dovrà accontentarsi (si fa per dire) della poltrona di sottosegretario alla Difesa. Un incarico nel quale Angelo Tofalo, ingegnere salernitano di 37 anni alla sua seconda legislatura in Parlamento con il M5s, potrà continuare a coltivare la sua passione per l'intelligence, materia nella quale è considerato un esperto e ha conseguito un paio di anni fa un master di secondo livello tra i banchi, ça va sans dire, proprio della Link Campus University dove insegna l'attuale ministra Elisabetta Trenta. Di questo delicatissimo settore si è occupato per cinque anni durante la sua prima esperienza come deputato nella veste di membro del Copasir, non senza incappare in un incidente di percorso: il 2 febbraio 2017 infatti Tofalo si presenta spontaneamente come testimone dal pm di Napoli Catello Maresca per fare chiarezza sui suoi rapporti su una controversa coppia di coniugi napoletani, Anna Maria Fontana e Mario Di Leva, arrestati un paio di giorni prima con l'accusa di aver trafficato armi con Libia e Iran. A novembre 2016, Tofalo (già deputato e componente del Copasir) era andato a Istanbul per intervistare uno dei leader che si muovono sul complesso scacchiere libico, Khalifa Ghwell, ex premier islamista del dissolto governo di salvezza nazionale, oppositore dell'esecutivo riconosciuto dall'Onu. Ad accompagnarlo all'incontro era stata proprio Anna Maria Fontana, in quel momento già indagata per aver ricevuto una perquisizione alcuni mesi prima. Ai magistrati, l'imprenditrice ha spiegato di essere stata contattata da Khalifa, con il quale aveva rapporti d'affari, perché l'ex premier era alla ricerca di un "canale affidabile di comunicazione italiano". Così aveva proposto a Tofalo, da lei conosciuto attraverso un'attivista grillina, di realizzare a Istanbul l'intervista, che sarà successivamente pubblicata da Fanpage. Al rientro in Italia dalla Turchia, Tofalo avrebbe anche dovuto organizzare, secondo quanto sostenuto dalla Fontana, un convegno con esponenti politici libici e italiani. Ma questo progetto, pur messo in cantiere, non fu mai realizzato. Sentito come teste dal pm Maresca, Tofalo ha spiegato di aver conosciuto Di Leva nel 2015 e di averlo incontrato una volta sola per parlare della situazione libica "al fine di raccogliere notizie utili alla sicurezza della Repubblica". Ha aggiunto di essere stato "rassicurato circa l'assenza di criticità" su Di Leva e la moglie in quanto "entrambi già noti all'Aise", e di aver preso contatti con Anna Maria Fontana "sempre al fine di acquisire, nell'esercizio delle mie prerogative istituzionali e nell'esclusivo interesse della nazione, elementi informativi afferenti la complessa situazione politica e militare libica". Tutti gli incontri con l'imprenditrice, ha ribadito, erano "finalizzati alla raccolta di informazioni per la sicurezza della Repubblica e nell'esercizio delle prerogative e delle funzioni parlamentari", e anche all'eventuale "organizzazione in territorio italiano di un possibile evento di cooperazione e di pace al quale invitare tutti gli attori libici". I coniugi napoletani hanno patteggiato la pena per i loro affari all'estero. La carriera politica di Tofalo nel frattempo è andata avanti, di pari passo con la passione per l'intelligence del deputato salernitano. Adesso il grande salto verso il ministero della Difesa, dove affiancherà la sua ex docente, oggi ministra, mentre la polveriera libica continua a bruciare.


---
Questa e-mail è stata controllata per individuare virus con Avast antivirus.
https://www.avast.com/antivirus