[Disarmo] Scuole militarizzate - Fwd: [JUGOINFO]
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- Date: Tue, 29 May 2018 22:16:45 +0200
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Un argomento di cui (pre)occuparsi. Jure -------- Messaggio Inoltrato --------
Scuole
militarizzate
1) Antonio Mazzeo: Che nelle
scuole si torni a disobbedire ad ogni guerra…
2) La scuola/caserma. Procedimento
disciplinare contro insegnante antimilitarista
(Contropiano)3) Vietato criticare la scuola militarizzata! Mazzeo colpito da provvedimento disciplinare (A. Allegra) === 1 ===
Che nelle scuole
si torni a disobbedire ad ogni guerra… di Antonio Mazzeo “Aver più volte
denigrato l’operato di codesta istituzione
scolastica, screditando la figura
dirigenziale e danneggiando l’immagine il
decoro della scuola sui social networks”.
Queste le motivazioni della contestazione
di addebito e avvio del procedimento
disciplinare nei miei confronti da parte
della dirigente dell’Istituto Comprensivo
“Cannizzaro-Galatti” di Messina, dove
insegno ininterrottamente da 34 anni.
Un’accusa grave, che mi ferisce
dolorosamente, scaturita dalle mie prese
di posizioni in una lettera aperta alla
dirigente e in successivi articoli
giornalistici, relativamente all’adesione
(mai formalizzata dagli organi collegiali)
all’evento-progetto “Studenti e Militari
uniti nel Tricolore” che la Brigata
Meccanizzata “Aosta” dell’Esercito
italiano, reparto d’elite e di pronto
intervento NATO negli scacchieri di guerra
internazionali, ha promosso in alcuni
istituti scolastici della provincia di
Messina. Le “ragioni” delle
contestazioni addebitatemi sono così
elencate: “aver definito tale evento iniziativa gravissima ed in
palese contrasto con i valori
didattici-educativi della nostra
istituzione scolastica”; “aver
definito tale attività didattica uno pseudo-progetto, illegittimo
perché mai discusso ed approvato dal
collegio dei docenti”; “aver
definito il suddetto evento una
parata bellico-musicale con la
partecipazione obbligatoria di bambini e
preadolescenti della scuola
dell’infanzia, primaria e secondaria”;
“aver definito una doppia
mistificazione storico-sociale, quella
dell’Esercito e di quei dirigenti
scolastici che in violazione del dettato
costituzionale e con ordini di servizio
palesemente illegittimi hanno imposto le
attività musico-militare ai propri
docenti ed alunni”; “aver paragonato
l’attività didattica svoltasi nel cortile
alle parate fasciste del 1942, scrivendo
pubblicamente Era perlomeno
dal 1942 che nel cortile dell’Istituto
Comprensivo Cannizzaro-Galatti di
Messina non si teneva una parata
bellico-musicale, dando adito e
seguito a commenti indecorosi senza alcuna
Sua replica o diniego”; “aver definito
tale attività didattica vergognosi
spettacoli di manipolazione della verità
e delle coscienze”; “Aver scritto gli atti del tutto illegittimi
della dirigenza impediscano de facto
l’obiezione di tanti insegnanti e ha
definito ancora una volta la
manifestazione illegittimo e
indegno evento-attività obbligatoria di
‘formazione’ per alunni delle terze
classi della scuola media… Al peggio non
c’è mai fine”. In conclusione, si
rileva nei miei confronti che “in più di
un’occasione ed in più di un contesto,
aver tenuto in pubblico comportamenti
integranti violazione dei doveri
fondamentali ed elementari di fedeltà e
correttezza che gravano al lavoratore” e
che le “esternazioni in pubblico
riguardanti l’istituzione scolastica e la
figura dirigenziale non possono essere
ricondotte ad una legittima critica
dell’operato del datore del lavoro e ciò
sia per la loro offensività e per i
termini utilizzati con potenziale
gravissimo pregiudizio per l’istituto
scolastico stesso”. Non è questa la sede
per rispondere alle contestazioni; di
certo, quanto da me affermato, risponde a
ciò che ho sempre espresso relativamente
ad ogni attività di “militarizzazione”
delle istituzioni scolastiche e del sapere
e di manipolazione a fini bellici delle
coscienze di alunni e studenti. Ciò che si
dimentica o si omette di ricordare in
tutta questa triste vicenda, è che la mia
opposizione ad ogni progetto tra forze
armate e scuola è stata espressa da sempre
in iniziative pubbliche, incontri,
seminari, riunioni di collegi e consigli
di classe, assemblee studentesche e di
insegnanti, finanche corsi riconosciuti
dal MIUR e in cui ho pure ricoperto il
ruolo di formatore o relatore. Si
dimentica e si omette il mio impegno di
sempre di attivista pacifista e
antimilitarista; di peace researcher,
giornalista e blogger specializzato
proprio sui temi della pace, della guerra
e dei processi di militarizzazione del
territorio; nonché di saggista proprio sul
tema specifico della crescente e
pericolosissima “occupazione” da parte
delle forze armate italiane, USA e NATO
delle istituzioni scolastiche di ogni
ordine e grado. Continuerò a battermi in ogni modo al processo di aziendalizzazione, privatizzazione e militarizzazione della scuola, nel pieno rispetto dei principi costituzionali. Continuerò ad oppormi, ad obiettare e disertare, qualsivoglia attività di “relazione” tra forze armate e studenti, a difesa delle sacrosante prerogative didattico-pedagociche che spettano solo agli insegnati e agli educatori. Continuerò a sostenere ed argomentare in tutte le sedi che ogni attività o programma che vede “cooptare” i minori in ambito bellico-militare rappresenta una grave violazione dell’art. 38 della Convenzione internazionale a difesa e protezione dei diritti del fanciullo, così come viene fatto da anni a livello internazionale da giuristi e pedagogisti o dalle organizzazioni sindacali degli insegnanti e degli educatori di numerosi paesi europei e latinoamericani. === 2 ===
La
scuola/caserma.. Procedimento disciplinare
contro insegnante antimilitarista
di Redazione Contropiano, 25.5.2018
Antonio Mazzeo, oltre ad essere un noto e stimato giornalista d’inchiesta, è anche un docente dell’ICS “Cannizzaro – Galatti” di Messina. Contro di lui la Dirigente scolastica dell’Istituto , ha emesso un procedimento disciplinare. Il motivo è sempre il solito: “avere pubblicamente danneggiato l’immagine della scuola”. Ma il contesto in cui tutto questo è avvenuto è importante. Ne trovate traccia anche sul nostro giornale di poche settimane fa. I fatti risalgono allo scorso 17 aprile quando in all’istituto Cannizzaro di Messina viene ospitata una delegazione della Brigata Aosta con la sua banda, per esibirsi a scuola. Nei giorni precedenti, Antonio Mazzeo, attivista da sempre impegnato in difesa della pace e nella promozione della soluzione non violenta di tutti i conflitti, aveva inviato una lettera alla Dirigente Scolastica nella quale sottolineava di aver appreso dell’esistenza dell’iniziativa dalla stampa. Mazzeo evidenziava come la stessa iniziativa fosse in contrasto con i valori didattico-educativi dell’istituzione scolastica e sottolineava che non era stata regolarmente deliberata dagli organi collegiali. Il docente concludeva esprimendo un totale dissenso “per questo pseudo-progetto “Militari-studenti […] realizzato proprio nei giorni in cui si consuma l’ennesima tragedia di guerra internazionale utilizzando ancora una volta come piattaforma di morte la Sicilia e le sue basi militari”. Successivamente, il docente aveva espresso pubblicamente le medesime riflessioni, che venivano divulgate su alcuni blog ed anche sul nostro giornale. Il 15 maggio scorso la Dirigente scolastica contestava al docente di avere pubblicamente danneggiato l’immagine della scuola poiché aveva screditato la dirigente e denigrato l’istituzione scolastica. Va notato che la dirigente, nella contestazione mossa a Mazzeo, sostiene, fra l’altro, che non c’era nessun obbligo a partecipare all’iniziativa del 17 aprile. Ciò in palese contrasto con la circolare 102/DS del 13 aprile 2018 nella quale, in riferimento alla contestata attività, si legge: “tutti gli studenti dei tre gradi di istruzione prenderanno parte all’evento”. L’obiettivo svolgimento dei fatti dimostra la pretestuosità dell’accusa e, soprattutto, la mal dissimulata volontà di negare la libera espressione delle opinioni, anche quando queste ultime sono perfettamente coerenti con il dettato costituzionale. In particolare, ma non solo, con l’articolo 11 “L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali”. Riteniamo opportuno esprimere la massima solidarietà ad Antonio Mazzeo come insegnante e come cittadino coerente con il dettato Costituzionale Fonte: http://www.scomunicando.it/notizie/monellaccio-antonio-mazzeo-in-castigo-subito-dietro-la-lavagna/ === 3 ===
Vietato
criticare la scuola militarizzata!
Mazzeo colpito da provvedimento disciplinare
di Antonio
Allegra, 25.5.2018
Antonio Mazzeo, giornalista noto per la sua battaglia antimilitarista e per le sue indagine sulla borghesia mafiosa del messinese, è anche un docente dell’ICS “Cannizzaro-Galatti”. La scuola dove insegna – come molte altre nel territorio italiano – aveva organizzato un evento con la presenza di corpi militari, in questo caso quelli della Brigata Aosta. Il giornalista, in una sua ricostruzione pubblicata nel suo blog, scrive: «Con una lettera ai dirigenti di tutte le scuole statali e paritarie della Sicilia, l’Ufficio Scolastico Regionale del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca ha invitato ad aderire e partecipare alle “Celebrazioni del centenario della Grande Guerra” organizzate dal Comando della Brigata Meccanizzata “Aosta” in sinergia con il Comando Militare dell’Esercito “Sicilia”. Si tratta nello specifico di “un insieme di eventi con lo scopo di coinvolgere gli studenti delle scuole secondarie di I e II grado della Regione Sicilia per rievocare i fatti salienti del Primo conflitto mondiale». La “finalità formativa”, espressa dall’Ufficio scolastico regionale, è quella di «favorire, attraverso la partecipazione all’evento commemorativo, una conoscenza più approfondita della grande Guerra e la valorizzazione del contributo di una generazione di giovani italiani al conflitto bellico». A queste parole dell’USR Mazzeo affianca il suo duro commento: «Ovviamente nessun accenno agli immani massacri di quella orribile guerra o ai comportamenti di tanti generali dell’esercito che mandarono a morire inutilmente i propri uomini in impossibili attacchi lanciati contro le trincee nemiche o, peggio, che decretarono la condanna a morte di chi ebbe l’ardire di dire signor no. La “celebrazione” di fine maggio segue di qualche settimana gli eventi di occupazione da parte della brigata “Aosta” di alcune scuole di Messina per l’ennesima operazione di manipolazione storica sulla Grande Guerra con il progetto “Esercito e studenti uniti nel Tricolore”, realizzato in sinergia con i dirigenti scolastici “per promuovere tra i giovani il valore dell’identità nazionale”». Evidentemente, questa capacità di critica non può essere ammessa nella “buona scuola” che non brilla certo per il peso che dà allo sviluppo del senso critico non solo negli allievi, ma nemmeno nei suoi dirigenti e spesso nei suoi insegnanti, passivi ricettori di ordini dall’alto, resi “professionali” dall’essere dei passacarte ministeriali. Iniziative come quelle denunciate da Mazzeo si ripetono ormai a centinaia nelle scuole italiane e vengono spacciate come iniziative “formative”. Iniziative in cui vengono coinvolti non solo i corpi militari e di polizia italiani, ma anche quelli dei contingenti USA. Forse qualcuno lo ricorderà, ma circa 5 anni fa fu proprio in occasione di un’iniziativa simile in cui l’arma dei Carabinieri del luogo si era presentata in una scuola della Val Susa per tenere un corso su cyberbullismo e i pericoli di internet. Peccato che i ragazzi a un certo punto si videro propinare un video di 20 minuti sulla storia dei Carabinieri (“Nei secoli fedeli”, anche al governo che varò le leggi razziali). Fu in quella occasione che una studentessa di 11 anni sollevò qualche dubbio sulla correttezza morale di chi andava a sparare lacrimogeni ai manifestanti No Tav. Scoppiò un caso locale che divenne nazionale e finì sulle pagine di “Repubblica” e “Il fatto quotidiano”. Al carabiniere che contestava la legalità dei cortei notturni dei No Tav, la ragazza rispose “Ma a me sembra che i primi ad essere illegali siete voi. Sparate dei gas lacrimogeni che sono vietati da tutto il mondo, proprio voi che dovreste essere legali”… La lotta antimilitarista di Mazzeo, che ha da sempre documentato tutti i rapporti tra scuola e corpi militari e i rapporti tra università, centri di ricerca, industrie militari e apparati militari, non è unica nel suo genere. Dal suo versante, quell’organizzazione estremistica che è Paxchristi da cinque anni porta avanti la campagna “Scuole Smilitarizzate”. Anche il movimento No Muos ha assunto tra i suoi temi pure questo tema e il prossimo campeggio di agosto lo affronterà in una platea di centinaia di studenti proveniente un po’ da tutta Italia. Si tratta di un problema sentito tra la società civile e nei movimenti. Mazzeo è noto per la sua produzione e per le sue posizioni. Sembra che a voler essere colpita sia la posizione politica, più che un atteggiamento dannoso verso l’istituzione… Immediate sono arrivate le manifestazioni di solidarietà dei sindacati di base, in particolare dei COBAS, che ha lanciato una campagna in sostegno dell’insegnante. Solidarietà sta piano piano arrivando da altri sindacati, movimenti e organizzazioni politiche. __._,_.___
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