Nè con la NATO nè con...
Per questo non funziona. A questo serve la propaganda e la
costruzione del consenso.
Collaterale, stavolta: con la NATO no, ma contro Israele guai.
Siamo alle solite: nè con Milosevic, nè con Qadafi, nè con Assad. E
intanto altri Paesi crepano per mano NATO. E stanno (stiamo, noi
NATO-Israele, USA e UE) alzando il tiro: Israele (membro esterni, in
tutti i sensi) oramai punta apertamente i missili (anche nucleari)
all'Iran, la UE ha appena approvato le bombe NATO-I stabilendo per
diritto divino la sua verità su Douma (Radio24, pochi minuti fa), e
il New York Times per le sue fandonie ha appena ricevuto il Pulitzer
(ibidem). Ma guai a dirlo: presso Movimento per la Pace si parli
solo di PACE e DISARMO. Dichiarando verosimili le accuse chimiche -
ancora? e quando di nuovo? probabile subito - della Coalizione
Democratica. Sposando quindi l'azione NATO-I USA UE. Distruggendo la
Siria, come prima gli altri malcapitati.
A Milano e Roma ieri contro la guerra non c'era nessuno del
Pacifismo Istituzionale. Nemmeno Rifo e PaP. Figurarsi DAlema o la
CGIL. Pure Zanotelli ha trovato meglio da fare.
Per consolazione non c'era nemmeno Salvini, che ha altri problemi a
sinistra, Mister B.
D'altra parte, se gli 'Americani' bombardassero il Rojava avremmo
altre reazioni, ma questo non avverrà prima di vent'anni: ora i
Curdi alla NATO-I servono, come prima altri popolini da usare e
sfruttare. Merce umana non manca, e in caso di bisogno se la crea
dal nulla, come il denaro. Poi si butta, e si buttano pure i missili
vecchi, per produrne di nuovi, alle acciaierie ILVA, alla RWM, alla
Leonardo, così si lavora e il Pil cresce, come scrivono assieme
Confindustra e CGIL. Ma qui sto divagando in geopolitica ed
economia, che con la guerra e il pacifismo non c'entrano niente,
come non serve far nomi. Di nomi deve bastare il Sarin, o il
Novichok, tutta roba di Putin (si arriva a scrivere che gli USA non
la farebbero mai, la strage chimica: memoria corta e cortissima). E'
Putin che fa la guerra. Lui e la Russia, e l'Iran. Mica l'umanitaria
NATO-I.
Jure
Il 16/04/2018 10:18, Antonio Bontempi
(via disarmo Mailing List) ha scritto:
Iniziativa interessante.
MA personalmente continuo a credere che le cose accodono per le condizioni che ci sono in quel momento.
Dobbiamo lavorare per cambiare le condizioni del futuro.
Non capisco come mai i centinaia di gruppi, reti, associazioni, persone singole che di dedicano a questi temi o a quelli subito connessi non riescano a dare vita ad un grande soggetto unitario che ponga il tema del disarmo e della pace in termini concreti e forti.
Non lo capisco proprio questa frantumazione.
Se non siamo capaci di farlo vuol dire che preferiamo il nostro brodo al risultato delle nostre lotte.
Parlate con Alex Zanotelli: chiedete che sia lui a promuovere un soggetto unitario a livello nazionale per il disarmo unilaterale, per l’uscita dalla nato, per il disarmo mondiale, per diventare ambasciatori di pace.
Bisogna diventare una SOLA voce e un SOLO fronte.
Io non aspetto altro.
Antonio Bontempi
On 16/apr/2018, at 07:32, a.marescotti at peacelink.it wrote:
LA GUERRA REGNA - DISPERATI, NOI SPERIAMO. E LAVORIAMO - UNA PROPOSTA
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