Re: [Disarmo] [News] Siria, da che parte stare?




Insomma sotto sotto (ma mica tanto) si vuole qui insinuare che le armi chimiche c'erano, ci sono ancora, sono del Governo siriano (che per non farle colpire "le ha disperse") e quindi avendole potrebbe pure averle usate. Quindi ecco giustificato l'attacco missilistico, ancorchè poi ipocritamente dimostrato illegittima secondo il diritto internazionale. Ma si sa, per motivi umanitari le leggi si possono violare (dalla Jugoslavia in poi di sicuro). Complimenti per le capriole, se questi sono gli argomenti del Pacifismo siamo a posto: guerra continua.
La frase sugli "americani buoni" raggiunge la vetta dell'umorismo tragico: raccontatelo a Dresda, Hiroshima, Hanoi etc etc. E se vi mancano dati aggiornati chiedete a Isis.

Giorgio "Jure" Ellero


Il 15/04/2018 01:06, a.marescotti at peacelink.it ha scritto:
Occorre esercitare un ragionevole scetticismo quando le grandi potenze
spacciano per oro colato le loro informazioni e quando assicurano di avere
pronta una soluzione basata sulla guerra. Con chi stare allora? La risposta
sembra retorica, ma è anche l’unica moralmente accettabile: stare con il
popolo siriano.
Su questo argomento si veda https://www.peacelink.it/conflitti/a/45280.html

Detto questo occorre sottolineare che l'attacco militare di Usa, Francia e
Gran Bretagna non è legittimo e ha violato il diritto internazionale.
Si veda https://www.peacelink.it/conflitti/a/45283.html

In Siria si leva anche la voce critica del vescovo di Aleppo mons. Antoine
Audo https://www.peacelink.it/conflitti/a/45284.html

Infine c'è da chiedersi che cosa sarebbe successo se l'attacco di Trump avesse
centrato davvero le armi chimiche.

Pietro Batacchi, direttore della Rivista Italiana Difesa, spiega: “Le armi
proibite erano già state disperse. Se il bombardamento le avesse colpite nei
depositi, ci sarebbe stato un disastro ambientale, di cui per ora non c’è
traccia”.  Aggiungendo: "Gli americani  non avrebbero mai colpito se ci fosse
stato il rischio di provocare un disastro ambientale e una catastrofe
umanitaria di cui poi sarebbero stati considerati responsabili dall’opinione
pubblica interna e internazionale".

Vedere
http://www.lastampa.it/2018/04/14/esteri/larsenale-chimico-di-assad-intatto-gsnPMHpPiJNr4aT3oQRnSJ/pagina.html

Su questo argomento ci siamo soffermati con un apposito articolo
https://www.peacelink.it/conflitti/a/45279.html

Va osservato che se Usa, GB e Francia fossero state sicure della
localizzazione delle armi chimiche avrebbero già chiesto ispezioni nei siti e
fornito prove.

Paradossalmente stare dalla parte del popolo siriano adesso significa sperare
che nessun attacco missilistico sulle armi chimiche vada a buon fine. Quello
che occorre fare è invece continuare le ispezioni in modo da smantellare tutte
le eventuali riserve di armi chimiche (l'arsenale siriano fu ufficialmente
distrutto anni fa sotto la supervisione internazionale).



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