[Disarmo] Fwd: Iglesias, 5 e 6 Maggio 2018. Giornalismo e pace
- Subject: [Disarmo] Fwd: Iglesias, 5 e 6 Maggio 2018. Giornalismo e pace
- From: Elio Pagani <eliopaxnowar at gmail.com>
- Date: Tue, 20 Mar 2018 10:34:59 +0100
Da: "Elio Pagani" <eliopaxnowar at gmail.com>
Data: 20 mar 2018 10:34
Oggetto: Iglesias, 5 e 6 Maggio 2018. Giornalismo e pace
A: <no.f35_m346 at autistici.org>
Cc: "Elio Pagani" <eliopaxnowar at gmail.com>
Iglesias, 5 e 6 Maggio. Giornalismo e pace. Media, periferie, legami di pace ed economie di guerre. Dal Sulcis Iglesiente allo Yemen.
- Categoria: Comunicati stampa
- Creato Martedì, 13 Marzo 2018 16:53
- Scritto da IRIAD
Media, periferie, legami di pace ed economie di guerra.
Dal Sulcis Iglesiente allo Yemen
Iglesias, 5 e 6 maggio 2018
«Se le coscienze delle persone che ci rappresentano in Parlamento fossero state più forti degli ordini di scuderia, il miglior cliente della RWM, industria controllata dalla tedesca Rheinmetall Defence che produce bombe in Sardegna, non avrebbe di fatto più potuto acquistare ordigni italiani. Si sarebbe così aperta una difficile, tortuosa, ma non impossibile strada ad altre ipotesi. Il lavoro, così raro nel nostro territorio, si sarebbe orientato diversamente: non a produrre morte, ma ad avviare una rinascita.Con il concorso di molti» (Cinzia Guaita - Il riscatto del Sulcis per un lavoro libero – Città Nuova web 26/10/2017).
Un territorio, in Sardegna, diviso dalla scelta tra lavoro e produzione di bombe. Un caso di coscienza nazionale (universale?), al di là della situazione territoriale specifica. Una questione che ha a che vedere con politiche industriali, responsabilità della politica (anche come relazioni internazionali), rispetto dei diritti umani. Per questo servono idee, proposte, direttive europee, investimenti sul territorio che non siano ricattatori o frutto di interessi opachi.
Basta con la solita scusante: “Tanto se non lo facciamo noi lo fanno altri”. «La realtà del mondo si capisce meglio non dal centro, ma dalle periferie», ci ricorda papa Francesco. Nelle periferie infatti si scaricano le contraddizioni globali. Ma per portare veramente le periferie al centro, l’attenzione dei media non può essere passeggera o superficiale, limitandosi a ripetere concetti riduttivi che finiscono per giustificare la “banalità del male”.Deve invece aiutare a riscoprire un territorio che ha un altro tipo di vocazione.
Come è avvenuto ad esempio nel bacino della Ruhr, mentre i percorsi avviati dal CRS4, centro di ricerca interdisciplinare costituito dalla regione Sardegna su impulso del premio Nobel Carlo Rubbia, dimostrano che esiste la possibilità di investire nello studio e sviluppo di soluzioni innovative. In questa direzione vanno le proposte avanzate a Iglesias lo scorso 3 dicembre nel Convegno “Pace, lavoro, sviluppo” per una reale riconversione a favore dell’ambiente e della buona occupazione, in collaborazione con la ricerca in campo universitario.
Il ruolo dei media, quindi, è andare oltre la superficie, dando una prospettiva di lungo periodo e accompagnando i processi di riconversione che hanno bisogno di tempo, sostegno, visibilità e incidenza sulla realtà. NetOne e Città Nuova vogliono contribuire a generare questa prospettiva, soprattutto favorendo il coinvolgimento in prima persona degli operatori dei media.
Al seminario interverrà anche il Vicepresidente IRIAD, Maurizio Simoncelli.
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