[Disarmo] Fwd: Svolta coreana: incontro a fine aprile tra Kim e Moon



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Da: "Elio Pagani" <eliopaxnowar at gmail.com>
Data: 7 mar 2018 08:07
Oggetto: Svolta coreana: incontro a fine aprile tra Kim e Moon
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Svolta coreana: incontro a fine aprile tra Kim e Moon

Crisi coreana. Pyongyang si dice disposta a sospendere i test durante un eventuale dialogo con Usa

 

Un momento della cena tra la delegazione di Seul e Kim Jong-un

Simone PieranniIl Manifesto

Una tavola imbandita di cibo. Colore dominante il rosa, con uno specchio a ribadirlo, attraverso l’immagine di un quadro paesaggistico. Kim Jong-un è seduto nella posizione privilegiata in una cena asiatica, con lo sguardo verso l’entrata. E le braccia in avanti appoggiate sul tavolo.

IL LINGUAGGIO DEL CORPO parla chiaro: Kim, almeno in apparenza, sembrerebbe essere giunto all’appuntamento «in pace». E in effetti la distensione olimpica sembra avere un futuro: nei colloqui in corso in Corea del nord tra Kim Jong-un e la controparte sud coreana, si sarebbero ottenuti dei risultati storici. Pyongyang sarebbe disposta a fermare i propri test e a mettere in discussione la propria corsa al nucleare se (un «se» non da poco) non sarà minacciata militarmente dalla Corea del Sud (ovvero dagli Stati uniti) durante un eventuale periodo di colloqui aperti anche a Washington. Inoltre, è stato concordato un meeting per la fine di aprile tra Kim Jong-un e Moon Jae-in nel villaggio della pace di Panmunjeom al confine tra i due stati, ma sul lato sudcoreano. Se l’incontro avverrà sarà la prima volta di Kim Jong-un in Corea del Sud.

IL COMUNICATO DIRAMATO da Seul sui dialoghi in corso è ottimista: «Il Nord ha mostrato volontà di denuclearizzazione nella penisola coreana: se le minacce militari alla Corea del Nord diminuiscono e la sicurezza del regime è garantita, il Nord ha dimostrato che non ha motivo di conservare le armi nucleari». Secondo l’agenzia nord coreana Kim avrebbe dato vita a discussione «a cuore aperto» con la controparte. A questo punto sono necessarie risposte ad alcuni elementi: cosa si sono detti in Corea del Nord e quale potrebbe essere, davvero, l’azione di Kim e cosa ne pensano, di tutto questo, gli Usa, perché nel «pacchetto» di stop ai test di Pyongyang c’è la garanzia per Kim di non sentirsi minacciato. Moon ha dato dimostrazione di saper placare gli istinti più beceri di Trump, ma basterà?

PROCEDIAMO CON ORDINE: quella di Kim alla missione sudcoreana è stata un’accoglienza maestosa e i risultati gli stanno dando ragione. Questi eventi recenti testimoniano come quella pace olimpica – di cui tanto si è parlato, ma di cui si è sempre dubitato sulla «solidità» post giochi – potrebbe avere una sua continuità. Kim ha confermato quanto gli analisti osservano da tempo: il leader della Corea del Nord vuole prima di tutto garantirsi l’esistenza, da capo si intende. Se Usa e Corea del Sud dovessero sottoscrivere la condizione posta, cioè non minacciare il nord, per Kim si tratterebbe di un grande risultato diplomatico cui potrebbe seguire un ufficiale stop al nucleare e un dialogo con Washington. Come al solito, in questo caso, bisognerà poi assicurarsi di una conseguente azione alle parole; ieri un think tank Usa avrebbe denunciato che – attraverso foto satellitari – il reattore nucleare nord coreano di Yongbyon continuerebbe a mostrare segnali di operatività. Vero o una mossa che anima scetticismo intorno a questa svolta coreana?

PERCHÉ È INNEGABILE che data l’attuale situazione tra Nord e Sud il pallino è stato ricacciato nelle mani americane. Gli Usa da un’eventuale de-escalation potrebbero infatti avere tutto da perdere: un «nemico» esterno in meno e soprattutto un business di armi vendute in Asia che rischierebbe improvvisamente di avere meno motivi di esistenza.
Trump non ha mancato di dire la sua via Twitter barcamenandosi tra speranza e sciagura: «Per la prima volta in molti anni sono stati fatti sforzi seri da tutte le parti interessate. Il mondo sta guardando ed è in attesa! Potrebbe essere una falsa speranza, ma gli Usa pronti ad andarci più forte in entrambe le direzioni».