[Disarmo] In troppi programmi elettorali manca un NO preciso: bloccheremo le grandi opere. E l'acqua pubblica?



Di Maio taglia la testa al toro Perino. il programma del M5S non contiene il blocco delle grandi opere Tav (Valsusa e Terzo Valico).

"Stop alle 'Grandi Opere' a partire dalla TAV in Val di Susa, alla TAP in Salento, al MOSE..." E’ compreso nel Programma elettorale di “Potere al Popolo!”, al capitolo ‘Ambiente’ (clicca qui)

Non stiamo in attesa messianica di un "governo amico". Nell’ambito del dibattito Notav sulla eventuale partecipazione attiva dei Movimenti alla campagna elettorale, si può inserire l’intervento di Livio Pepino (clicca qui) che conclude: “ Le decisioni del Governo francese aprono nuovi scenari anche per l’Italia. Non si tratta dell’attesa messianica di un ‘Governo amico’ che probabilmente non ci sarà, né a breve né a medio termine. Ma della convinzione che tenere alta la mobilitazione e aperta la partita anche sul versante istituzionale sarà, forse prima di quanto si pensi, pagante”.Clicca qui Lino Balza "Terzo Valico, comitati ed elezioni politiche"

Il candidato presidente di Medicina democratica alla guida dell'elettorato No-Vax.  E' in corso una raccolta di firme fra i Soci per eleggere Dario Miedico presidente di Medicina Democratica, a sostegno del suo movimento SiAmo.

Prosegue la Campagna nazionale “CAMBIAMO L’ARIA” con l'appello per chi non votare. NON VOTARE per le forze politiche che hanno votato nel 2014 A FAVORE della conversione in legge del DECRETO SBLOCCA-ITALIA, voluto e perseguito con forza dal governo di Matteo Renzi e da 278 parlamentari, di cui 224 del PARTITO DEMOCRATICO – 14 di ALTERNATIVA POPOLARE – 13 di CIVICI ed INNOVATORI – 11 di CENTRO DEMOCRATICO – 15 del GRUPPO MISTO – 1 della LEGA NORD i cui NOMI E COGNOMI potete visualizzare da qui https://parlamento17.openpolis.it/votazione/camera/decreto-sblocca-italia-ddl-2629-ar-voto-finale/13731

I soldi del settore idrico sottratti agli investimenti e distribuiti ai privati e consiglieri. Il Comitato provinciale Acqua Pubblica Torino inizia la campagna per la soppressione dell’Autorità che determina le tariffe di luce, gas, acqua e rifiuti. Scarica il volantino: FRONTE e RETRO

Riaffermiamo la centralità dei territori. Sabato 3 febbraio Palazzo Panariti a Lamezia Terme l’assemblea sarà anche tappa regionale della CAROVANA NAZIONALE DELL’ACQUA che attraverserà vari territori e proverà a costruire un percorso di mobilitazione che si concluderà il 25 marzo a Roma con un momento nazionale.

Tre milioni di pendolari a rischio ogni giorno. Ma i soldi ci sono per i Tav inutili costosi dannosi. 

Razza bianca vs buonisti e abbronzati. Piervittorio Ciccaglioni, assessore (ovviamente leghista) di Alessandria: “Ci attendiamo dai soliti buonisti del cazzo veglie di preghiera e fiaccolate solidali nei confronti degli abbronzati palestrati pericolosi posteggiatori abusivi quando, con lo strumento del Daspo urbano, li rispediremo a casa loro. Per ora, constato che proprio i buonisti del cazzo (Onlus e Caritas in primis n.d.r.) sono coloro che alimentano questo mercato abusivo. Occorre punire severamente anche loro, senza se e senza ma” tagliandogli i fondi. Nota bene: è neo assessore… alle politiche sociali, in sostituzione di uno (ovviamente leghista) stressato da troppe ronde notturne travestito da vigile. 

Per il Giorno della memoria: il Diario di Anna Frank in simboli. Una versione fruibile da persone adulte con disabilità che abbiano difficoltà ad utilizzare i testi tradizionali. Un prezioso supporto utilizzabile nelle scuole, nelle biblioteche, ovunque, per rendere accessibile la memoria dell’Olocausto anche a persone ancora troppo spesso ignorate da chi si occupa di comunicazione, informazione, cultura ed editoria (continua...)

Giorno della memoria. Lo stereotipo italiani brava gente non è del tutto falso. “…Purtroppo nell’autunno 1943 Remo fu arrestato e tradotto nelle carceri alessandrine in attesa di essere istradato verso il nulla. Mio padre riuscì a nascondere la moglie Emma nella cascina Raviaro molto isolata la Bormida a due chilometri dal paese verso Castelspina, e fece passare Piero come suo figlio, abituandolo a farsi chiamare papà, e a far chiamare mamma la mia futura madre. Naturalmente a Castellazzo tutti sapevano tutto, ma nessuno disse nulla, compresi i carabinieri e i fascisti castellazzesi, per cui credo che lo stereotipo italiani brava gente non sia del tutto falso…”. Un ricordo di Gian Domenico Zucca: clicca qui