[Disarmo] Sul PFOA indagine epidemiologica della Regione Veneto per 500mila persone. Invece in Piemonte ...



La chimica in Italia oggi è Solvay. Meriterebbe un premio.  Per un secolo la chimica in Italia è stata l’italiana Montedison: 150.555 dipendenti nel 1975, quinta in Europa, settima nel mondo. I governi democristiani e socialisti se la sono divorata tutta con le speculazioni finanziarie, la corruzione industriale, il clientelismo politico. Tangentopoli, suicidi e galera (poca). In questo secolo la Chimica (e la Ricerca!) in Italia si è ridotta alla belga Solvay: 2.000 dipendenti, che ha comprato i resti della Montedison. Solvay si compra anche i premi: vedi la “velina” che ha spedito ai giornali. Se fosse istituito, Solvay oggi avrebbe meritato il premio come l’azienda più processata in Italia per inquinamento ambientale: vedi il libro “Ambiente Delitto Perfetto”. A Spinetta Marengo (Alessandria), galleggia nella falda sotto lo stabilimento un cocktail di 21 sostanze tossiche cancerogene e mutagene, il sangue dei lavoratori è arricchito con massicce dosi del micidiale PFOA. Oltre agli impianti, dalla Montedison la Solvay ha ereditato la licenza di avvelenare e non bonificare, tramite la complicità politica e sanitaria e l’impunità giudiziaria. E’ veramente il modello dell’Italia.

Sul PFOA indagine epidemiologica della Regione Veneto per 500mila persone. Ma il governo contesta l’uso della “plasmaferesi” per abbassare il valore del veleno nel sangue. Clicca qui la replica dell’assessore regionale alla sanità che ha affrontato l’inquinamento della “deliquenziale” Miteni di Trissino. La Regione Piemonte, invece, neppure effettua le analisi del sangue, che sono delegate al privato (l’inquinatore Solvay di Spinetta Marengo, Alessandria). Miteni e Solvay pagheranno i danni? In Veneto la magistratura è intervenuta. Ad Alessandria la sezione di Medicina Democratica Movimento di lotta per la salute ha presentato esposto denuncia.

In copertina di “L’avventurosa storia del giornalismo di Lino Balza”: una rara immagine del capolavoro distrutto di Gio’ Pomodoro. L’imponente “Monumento al lavoratore ignoto” era esposto in piazza Donegani a Spinetta Marengo (Alessandria), creazione di uno fra i più importanti scultori astratti del panorama internazionale del XX secolo, nonché orafo, incisore e scenografo: Giorgio Pomodoro, in arte Gio’ Pomodoro. Pomodoro ha esposto alla Biennale di Venezia e di Parigi, alle gallerie di Milano e di New York eccetera, è presente nelle collezioni pubbliche e private in tutto il mondo, da Città del Messico a Querceta. Pomodoro, colpito da ictus, non fece in tempo a trasferire alla sua quinta biennale di Venezia questo suo ultimo capolavoro, che rimase preda dell’iconoclastia distruttiva tipica del provincialismo alessandrino. A pagina 15 del secondo volume: la cronaca dell’ infausto avvenimento (chiedine una copia a alessandriamd@gmail.com).
post scriptum
Ci viene chiesto della figura umana che compare nell’opera d’arte di Giò Pomodoro. Qui sta il colpo di genio dell’artista: nel “Monumento al lavoratore ignoto” emerge invece… il lavoratore più noto dello stabilimento. Una scelta rivoluzionaria nell’ars scultorea del secolo che introduce nell’opera la figura vivente, così esaltando “la centralità della persona umana, frutto della convinzione che la sorte personale dell’uomo sia necessariamente tragica e rivelatrice della sua connessione all’universale”. Una scelta però anche politica: il soggetto che compare (il licenziato per rappresaglia) non è stato gradito dal committente (Montedison): spiegazione che sta alla base della sciagurata scelta di distruzione del monumento.

"Ci mancavano anche i bambini che vanno all'ospedale. Che muoiano i bambini. Non mi importa che si sentano male. Io li scaricherei in mezzo alla strada i rifiuti". Così, in un'intercettazione audio e video, uno degli indagati nell'inchiesta condotta sul traffico illecito di rifiuti speciali e pericolosi in Toscana. Clicca qui Pennatagliente’s Blog.

Amianto Fibronit di Broni, ennesima "giustizia di classe" nei tribunali. L’aggiungiamo alle 518 pagine di “Ambiente Delitto Perfetto” (clicca qui). La Cassazione ha definitivamente assolto, per non aver commesso il fatto, gli imputati accusati delle morti e delle malattie di centinaia di lavoratori e cittadini. Tutti i processi per amianto (e non solo) si stanno concludendo, a distanza di anni e anni e tre gradi di giudizio, con prescrizioni e assoluzioni, senza risarcimenti per le vittime. Vale ancora la pena affrontare questa “giustizia di classe” che ha come unico risultato di pagare le spese processuali e le parcelle degli avvocati?
 
Il Fondo Vittime Amianto distolto dal capitolo sicurezza dell'Inail. Oltre a penalizzare i progetti di formazione per la sicurezza degli ambienti di lavoro soprattutto a piccole e medie aziende, il governo fa lo sconto agli imprenditori che hanno causato la contaminazione, dell’amianto, mentre rifiuta il raddoppio dell’una tantum alle vittime per cause famigliari e ambientali. Protesta l’Afeva (Associazione famigliari e vittime dell’amianto).
 
Milioni di tonnellate di acqua radioattiva a Fukushima. Dopo sei anni, a Fukushima stanno stoccando l’acqua radioattiva (+ 150 ton al giorno) in enormi contenitori di metallo: ad oggi circa novecento. Lo stoccaggio è per impedire che l’acqua radioattiva finisca nel Pacifico (clicca qui).
 
Un anno di conflitti al Sud. Visti dall’associazione A Sud (clicca qui)

A favore dei migranti, il coraggio di papa Francesco non si riscontra nelle chiese europee né in quella italiana. Clicca qui il messaggio di Natale di padre Alex Zanotelli.

Contro Trenitalia, i pendolari Valle Stura e Orba, Levante Ligure, Savona, Genova, Cinque Terre, WWF Liguria. La Regione Liguria sospenda la firma del rinnovo del contratto di servizio (continua)

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