[Disarmo] Fwd: [ReteDisarmo] Marcia della Pace in Sardegna contro bombe e scorie
- Subject: [Disarmo] Fwd: [ReteDisarmo] Marcia della Pace in Sardegna contro bombe e scorie
- From: Elio Pagani <eliopaxnowar at gmail.com>
- Date: Tue, 3 Oct 2017 14:39:02 +0200
Da: "Rete Disarmo - Segreteria" <segreteria at disarmo.org>
Data: 3 ott 2017 14:11
Oggetto: [ReteDisarmo] Marcia della Pace in Sardegna contro bombe e scorie
A: "Coordinamento Rete Italiana per il Disarmo" <coordinamento_RID at googlegroups.com>
Cc:
Marcia della Pace contro bombe e scorie
Domenica 8 da Laconi a Gesturi. "Sardegna ha bisogno di pace"
"Non abbiamo bisogno né di fabbriche di bombe, né di scorie nucleari, né di basi militari.
La Sardegna vuole scegliere il proprio futuro: lavoro dignitoso,
rispetto dell'ambiente e accoglienza in modo civile per o migranti i un
Mediterraneo di Pace". E' questo il messaggio che verrà lanciato nella
16/a Marcia sarda per la Pace, che si terrà domenica 8 ottobre tra
Laconi e Gesturi, ed è anche il tema del dibattito che anticiperà
l'iniziativa organizzata dalla Tavola della pace e presentata oggi a
Cagliari.
"La Sardegna ha bisogno di pace, ma ha bisogno
soprattutto ad uno nuovo modello di sviluppo - ha spiegato Giacomo
Meloni, segretario della Confederazione sindacale sarda - bisogna anche
risolvere problemi presenti come la disoccupazione giovanile e le
servitù militari e industriali".
Secondo l'ex sindaco di Laconi
Paolo Pisu, uno dei portavoce della Tavola, "dopo tre anni e mezzo di
questa Giunta e di questa maggioranza di centrosinistra che io stesso ho
votato, non si è fatto un minimo di passo avanti sulle servitù
militari.
Certo, non si è firmato un documento ma ora siamo in
mezzo al guado. Non si fa neppure la conferenza sulle servitù
probabilmente perchè non si ha niente da dire".
Concetti ripresi
anche dall'altro portavoce, Antonello Murgia: "In campagna elettorale
avevano promesso di risolvere il problema delle servitù militari ma
ultimamente abbiamo visto un aumento. Addirittura l'ultima esercitazione
ha riguardato anche aree civili mai utilizzate come Terra Mala e Costa
Rei, senza neppure interpellare il comitato paritetico".
Infine
Franco Uda, segretario regionale Arci, ha evidenziato la "grande
sproporzione" delle servitù in Sardegna rispetto al resto del Paese:
"una stortura che dovrebbe essere sanata". Ma ha anche sottolineato che
"non è ancora stata sventata una minaccia per il territorio sardo che
potrebbe essere destinatario delle scorie nucleari provenienti da tutto
il resto del Paese".
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