[Disarmo] La NATO sul Trattato di proibizione armi nucleari



Il comunicato della NATO è una ammissione involontaria che il Tnp è inefficace. Hanno ragione coloro che affermano che bisogna superarlo e sostengono che solo con il nuovo Trattato si può pensare seriamente ad una denuclearizzazione del mondo.

http://www.nato.int/cps/en/natohq/news_146954.htm

Un Trattato per la proibizione delle armi nucleari che non coinvolge gli Stati che detengono armi nucleari "non è efficace": è la posizione espressa dal Consiglio del Nord Atlantico (Nac). Nel comunicato si ricorda che al vertice di Varsavia (luglio 2016) gli alleati hanno sottolineato "il loro forte impegno alla piena attuazione del Trattato di non proliferazione nucleare (Tnp)". Al tempo stesso, i paesi dell'Alleanza atlantica hanno affermato la necessità di tener conto del contesto di sicurezza internazionale: "Rimaniamo impegnati a creare le condizioni per un'ulteriore riduzione (delle armi nucleari) in futuro, sulla base della reciprocità, riconoscendo che i progressi sul controllo delle armi e il disarmo devono tener conto del prevalente contesto della sicurezza internazionale. Ci rammarichiamo che le condizioni per ottenere il disarmo non siano oggi favorevoli".

"Cercare di vietare le armi nucleari attraverso un trattato che non impegna nessuno stato membro che attualmente possiede armi nucleari non sarà efficace, non ridurrà gli arsenali nucleari, e non migliorerà la situazione di sicurezza in alcun paese, né la pace e la stabilità internazionali. Si rischia infatti di ottenere l'opposto creando divisioni e divergenze in un momento in cui un approccio unito alla non proliferazione e alla sicurezza è necessario più che mai". Secondo il Consiglio del Nord Atlantico (Nac), il Trattato per la proibizione delle armi nucleari "è in contrasto con l'attuale architettura di non proliferazione e di disarmo. Questo rischia di minare il Trattato di non proliferazione nucleare (Tnp), che è stato al centro degli sforzi globali per la non proliferazione e il disarmo da quasi cinquant'anni, oltre che il regime di salvaguardia dell'Agenzia internazionale per l'energia atomica (Aiea) che lo sostiene.

La crisi causata dalla Corea del Nord sottolinea l'importanza di preservare e valorizzare il quadro esistente del Tnp". La Nato aggiunge che "il trattato di proibizione ignora le realtà del contesto di sicurezza internazionale sempre più impegnativo. In un momento in cui il mondo deve rimanere unito di fronte a crescenti minacce, in particolare di fronte alla grave minaccia del programma nucleare della Corea del Nord, il Trattato non è in grado di tener conto di queste urgenti sfide di sicurezza. Lo scopo fondamentale della capacità nucleare della Nato è quello di preservare la pace, impedire la coercizione e prevenire l'aggressione. L'obiettivo degli alleati è quello di rafforzare la deterrenza come elemento fondamentale della nostra difesa collettiva e di contribuire alla sicurezza collettiva dell'Alleanza. Finché esistono armi nucleari, la Nato rimarrà un'alleanza nucleare", sottolinea la nota.

"Invitiamo i nostri partner e tutti i paesi che stanno pensando di sostenere questo trattato – aggiunge il Nac – a riflettere seriamente sulle sue implicazioni per la pace e la sicurezza internazionali, anche sul Tnp. Come alleati impegnati a promuovere la sicurezza attraverso la deterrenza, la difesa, il disarmo, la non proliferazione e il controllo delle armi, noi, le nazioni alleate – conclude la nota – non possiamo sostenere questo Trattato. Non ci saranno quindi cambiamenti negli obblighi giuridici nei nostri paesi rispetto alle armi nucleari".


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