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Re: [Disarmo] lettera appello al segretario dell'ONU per una soluzione "intelligente" della crisi coreana
- Subject: Re: [Disarmo] lettera appello al segretario dell'ONU per una soluzione "intelligente" della crisi coreana
- From: jure LT <glry at ngi.it>
- Date: Wed, 6 Sep 2017 22:00:29 +0200
Oltre alla questione sanzioni richiamata da Elio (definite banali quando sono invece lo strumento di omicidio premeditato a medio termine di interi popoli, inutile ne faccia qui l'elenco: altrettanto cinicamente potrei affermare che almeno l'atomica ti ammazza all'istante e non patisci più e non vedi i tuoi nipoti pagare asserite presunte colpe dei nonni!), ci sono un altro paio di punti che non condivido per nulla e mi fa reputare questo documento irricevibile. In primo luogo, e collegato a quanto sopra, la 'proposta' alla Cina di tagliare le forniture energetiche alla RDPK. Cos'è questo, se non una pesantissima sanzione che andrebbe a colpire essenzialmente la popolazione e le strutture sociali dello Stato?? Fuori luogo la definizione di 'burattino' per il presidente coreano (e più sotto addirittura 'disturbato mentale'!): offensivo verso un Capo di Stato riconosciuto, e quindi totalmente inaccoglibile da chi rappresenta la Società delle Nazioni, e pure verso il Governo cinese. Se questo vi sembra il metodo migliore per cercare di aprire un dialogo costruttivo e risolutivo della crisi, mi pare che siete fuori binario. Infine, e questa è invece solo una opinione e non le evidenze specchiate di quanto esposto sopra, la RDPK viene definita come 'il provocatore', con la conseguenza che le minacce e le possibili azioni belliche future degli USA o, più probabilmente, di una qualche 'comunità dei volenterosi' già viste all'azione in Libia e altrove (Italia oggi in Afghanistan, tanto per dirne una) risulterebbero 'una risposta' ad esse, più o meno egittimata quindi, e più o meno nucleare, ma pur sempre una mera reazione ad atti inconsulti del 'pazzo di turno' su clichè Gheddafi o dell''Hitlerovic' di Jugoslava memoria. C'è chi reputa, al contrario, che siano gli Stati Uniti e i suoi interessati amici Atlantici e Pacifici ad essere gli storici provocatori e sabotatori della convivenza pacifica in Estremo oriente: chiedetene conto ai Coreani, ma anche ai Vietnamiti e a molti altri, a rileggetevi, promemoria, la Storia delle ingerenze statunitensi (e inglesi, e francesi...) in quell'emisfero che va dalla Somalia alla Nuova Zelanda. La proposta ha da essere una soltanto: fine delle minacce occidentali alla RDPK e ritiro della miriade di navi militari che circondano la Penisola, strapiene di armi atomiche (puntate sulla Cina), che al confronto quel che ha testato la Corea è un mortaretto. E demilitarizzazione di TUTTA la penisola, e chiusura di ogni base e strumento militare extranazionale presente in Corea del Sud. Fatto questo, inizio di una trattativa tra le due Coree in prospettiva di una riunificazione nazionale fuori da ogni ingerenza estera con la supervisione dell'ONU (magari riformata..). Altro che sanzioni umanitarie e taglio delle forniture energetiche! Giorgio Ellero ........... Il 06/09/2017 16:40, Elio Pagani (via
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