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[Disarmo] lettera appello al segretario dell'ONU per una soluzione "intelligente" della crisi coreana
- Subject: [Disarmo] lettera appello al segretario dell'ONU per una soluzione "intelligente" della crisi coreana
- From: "alfonsonavarra at virgilio.it" <alfonsonavarra at virgilio.it>
- Date: Tue, 5 Sep 2017 16:02:59 +0200 (CEST)
- Reply-to: "alfonsonavarra at virgilio.it" <alfonsonavarra at virgilio.it>
----Messaggio originale----
Da: "Alfonso Navarra" <alfiononuke at gmail.com>
Data: 5-set-2017 3.55 PM
A: "disarmisti esigenti"<disarmisti-esigenti at googlegroups.com>
Ogg: [disarmisti esigenti] lettera appello al segretario dell'ONU per una soluzione "intelligente" della crisi coreana
Care amiche ed amici della mailing listcon la presente vi chiediamo di sottoscrivere - facendo parte dei primi aderenti firmatari - un appello centrato sulla risoluzione "intelligente" della crisi coreana che sta drammaticamente montando: una soluzione, a nostro parere, che deve essere diplomatica, non militare, e con un ruolo più attivo della istituzione ONU nella persona del suo Segretario Generale.Intendiamo, con la vostra meditata condivisione, separare i giochi geopolitici e di potenza in corso nei mari "cinesi" orientali e meridionali dalla necessità "umana" del disarmo nucleare: l'imperativo prioritario è che ci si colleghi alla ampia mobilitazione necesaria per fare sì che la "storica" proibizione degli ordigni nucleari, or ora adottata dall'ONU, e vergognosamente ignorata dalla stampa italiana, si traduca in un percorso realistico di eliminazione degli stessi.Sarebbe paradossale che proprio nel momento in cui si è aperta a livello internazionale la speranza di chiudere con l'era atomica, in diritto e di fatto, si venisse trascinati nella prima, catastrofica, ed in parte già annunciata, guerra che impiega le armi nucleari!I saluti nonviolenti più sinceri da parte dei promotoriAlfonso Navarra - Lega per il Disarmo Unilateraleemail alfiononuke at gmail.com - cell. 340-0736871Adriano Ciccioni - Cittadini del Mondo - adrianociccioni at hotmail.com - cell. 335-8423588Alex Zanotelli - Mario Agostinelli - Luigi Mosca - Loredana Depetris - Francesco Lo Cascio - Aurelio Juri - Virginio Bettini - Laura Tussi - Fabrizio Cracolici - Enrico Peyretti (e siamo in attesa di altre risposte da parte di personalità politiche e pacifiste)Luigi Mosca propone di spedire una versione in inglese più concisa che si impegna a redigere (anche tenendo conto dei consigli di una forma più diplomatica)Gentile Segretario Generale dell’ONUAntónio Guterresla guerra nucleare e’ un pericolo molto concreto, per nulla relegato alla fantapolitica: questo è purtroppo testimoniato dalla crisi coreana di questi giorni: in una retorica senza freni si evoca addirittura esplicitamente il lancio di missili atomici quando una parte, che dovrebbe essere quella “responsabile”, minaccia il “fuoco” e il “furore” che condusse ad Hiroshima e l’altra, sotto un regime il cui leader ha tratti palesemente inaffidabili, straparla di “incenerire l’America”. Ed insiste nel portare avanti progetti di armamento nucleare, con relativi test provocatori, che mai saranno all’altezza dei (cattivi) modelli di riferimento.Presumiamo che Ella, signor Segretario, sia preoccupato al pari di noi che la avventura umana possa essere precipitata in un nulla senza senso, per un cataclisma radioattivo che può essere scatenato persino per incidente o per errore di calcolo, su giochi aggressivi mal gestiti da chi scherza con il fuoco atomico.Tutto questo avviene proprio mentre a livello mondiale dovremmo renderci conto della speranza aperta dal Trattato di proibizione delle armi nucleari adottato il 7 luglio 2017 alla Conferenza ONU di New York: se ci diamo da fare, non solo nel mondo ma anche, per quanto più direttamente riguarda chi scrive, in Italia, con una ampia e convinta mobilitazione di base, possiamo passare dalla interdizione giuridica degli ordigni nucleari alla loro eliminazione. Fino a pochi giorni fa sarebbe sembrato un sogno azzardato, ma oggi, dopo questo voto coraggioso di 122 Paesi (non nucleari e per lo più non allineati) la fine dell’era atomica può diventare realtà!Ma, tornando alla crisi coreana, che e’ stata definita da analisti geopolitici, per indicarne l’estrema gravita’, “una Cuba ’62 alla moviola”, questa volta con protagonisti veri, al posto di USA e URSS di allora, USA e Cina, ed il Giappone sullo sfondo, dovrebbe valere per essa quanto sarebbe raccomandabile per tutte le altre che affliggono il Pianeta: dovrebbero essere risolte mediante dialoghi diplomatici con pontieri volenterosi ed in buona fede, aiutati da chi lavora per avvicinare e riconciliare le società civili, nel rispetto del ruolo attivo di mediatore, di garante e di arbitro dell’ONU.La nostra richiesta e’ che, stavolta, oltre la banalità e la scontatezza delle sanzioni, un ruolo più’ attivo sia giocato propio dall’istituzione che Ella presiede nel mettere d’accordo (almeno quanto basta per evitare il peggio) gli interessi in conflitto facendo prevalere l’intelligenza e la flessibilità del compromesso, sulla ostinazione delle potenze e sulla stupidità degli orgogli nazionalistici. Proprio come avvenne a conclusione dei 13 giorni della crisi dei missili di Cuba che tenne col fiato sospeso il mondo.E’ proprio compito di chi e’ ufficialmente preposto a “mantenere la pace e la sicurezza nel mondo”- ci permettiamo di ricordarLe - spingere, con una mediazione diretta, i governi che contano ad una soluzione da ottenere con il dialogo. Una soluzione che invogli la Cina a staccare la spina petrolifera al suo ex burattino scappato di mano garantendo che la Corea non finisca tutta e subito nell’orbita USA e che nei mari “cinesi” dell’Est e del Sud la comune necessità dell’ecosviluppo cementi la composizione dei legittimi interessi di tutti gli Stati che si affacciano su di essi.Fermare la spirale della guerra e’ difficile ma non impossibile se si ha il coraggio di investire in pieno la propria responsabilità e ci si impegna ad aprire i canali di comunicazione giusti per i tavoli di negoziato opportuni.Nel mondo di oggi spesso criticare l’ONU e’ uno sport diffuso e di moda: facciamo in modo di smentire gli scettici e di dimostrare che la forza del diritto internazionale può prevalere sul diritto della forza armata dei prepotenti e dei disturbati mentali. Solo questo mondo in cui una ONU potenziata e democratizzata conti davvero e’ un mondo che può ragionevolmente sperare in un futuro, nel futuro.
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