Ieri sono andato come ospite in
collegamento alla trasmissione "Dalla vostra
parte" su Retequattro condotta da Maurizio
Belpietro, insieme a me sempre in collegamento ma
da Milano Alessandro Sallusti.
È una trasmissione orripilante, che si compone
essenzialmente di servizi, girati con i piedi, su
neri che stuprano, neri che rubano, neri che
minacciano bambini, neri che occupano le case
degli italiani, neri che sono troppi, neri che se
ne dovrebbero andare, neri che è già tanto che li
sopportiamo e non li facciamo affogare tutti.
Si può parlare di immigrati, di migranti, di
rifugiati, di islamici, di terroristi, di
maghrebini, di stranieri, ma in fondo si parla
sempre di neri. Islamico uguale terrorista uguale
rifugiato uguale potenziale stupratore uguale
illegale uguale clandestino uguale nero. Non c'è
un minuto a parte la pubblicità che non sia
dedicato al racconto di un paese devastato dallo
schifo prodotto dai neri.
Io ero invitato a dire che ne pensavo, la domanda
che mi ha fatto Belpietro era: “Perché c'è tanta
informazione politicamente corretta? Perché non si
può dire che chi stupra è immigrato? Che chi
delinque è nero?”
Io gli ho risposto che si può dire, anzi che mi
sarei aspettato ancora altri servizi sui neri che
torturano i bambini, che sputano sui preti, che
fanno abigeato. Avrei voluto proprio una
trasmissione che non si intitolasse "Dalla vostra
parte" ma proprio “Negri cattivi” con solo servizi
sulle malefatte vere e minacciate dai neri.
Ma il razzismo, il razzismo elementare,
ottocentesco, di Belpietro e Sallusti, non è il
solo problema di “Dalla parte vostra”,
trasmissione serale di una rete nazionale. Il
problema è l'assoluta incapacità giornalistica, la
povertà assoluta dal punto di vista del mestiere.
A un certo, visto che si parlava di occupazioni,
ho chiesto a Belpietro, se si era preparato
qualche dato sull'emergenza abitativa. Ha
balbettato che glieli fornissi io. Gli ho detto:
“Ma come hai fatto un pezzo di trasmissione su
questo e non c'hai manco un dato?”, e poi glieli
ho detti io.
Ho detto a Sallusti che tutto ciò che stava
dicendo su immigrazione e occupazioni non aveva
nessuna base dal punto di vista dell'informazione.
Mi ha risposto che è vero è d'accordo anche lui
che i giornali dovrebbero fare più inchieste; gli
ho detto che gli basterebbe leggere mezzo libro, o
qualche giornale fatto appena decentemente, e
ripetere quello che c'è scritto lì.
Due giornalisti della redazione mi hanno
telefonato poi complimentandosi con me e
ridacchiando perché avevo sputtanato Belpietro in
diretta. Mi dispiace per loro che certo devono
lavorare e devono portare uno stipendio a casa, ma
quello che stanno facendo è semplicemente
manovalanza sottopagata per il peggiore megafono
del razzismo, sono complici e omertosi, non ci
trovo nessuna giustificazione.
Oggi sulla mia bacheca ci sono commenti di
insulti, minacce di stupro a donne che commentano,
la feccia della feccia. Risponderò ad uno ad uno,
appena avrò tempo.
Ma gli risponderò con la stessa franca risata con
cui, prima di andarmene a metà, ho opposto ieri a
Sallusti che affermava che nel Corano c'è scritto
di fare attentati terroristici.
È una televisione che crea una paura che esiste
solo nella loro pancia.
È ridicolo ciò che dicono, è imbecille, è la
peggiore ignoranza storica e contemporanea, è una
parodia. Il fascismo è sempre una parodia. Riempie
un vuoto, e lo fa comodamente, prevedibilmente,
stancamente, l'autobiografia infantile di una
nazione.
Sta a noi di sinistra, semplicemente
democratici, antifascisti, pensanti, fare argine a
questo. Tocca a noi, in ogni momento, e sarà
sempre peggio nei prossimi mesi.
Come scriveva In una delle ultime interviste prima
di morire Roberto Bolaño, alla domanda su quali
fossero le cose che lo annoiavano di più.
“Il discorso vuoto della sinistra, il discorso
vuoto della destra lo do per scontato”.
(la puntata intera: http://www.video.mediaset.it/…/dallavo…/archivio-video.shtml)