Re: [Disarmo] Fwd: Venezuela.




C'è anche almeno un'altra giornalista italiana in Venezuela, oltre la Colotti: Marinella Correggia. Pure saltuariamente ospitata da Il Manifesto, stavolta anche lei è pressochè desaparecida.
Per la nostra discussione (Elio, Rssana, Luigi): prima di arrivare ad una Costituente, ci si deve attrezzare per promuoverla (imporla), farla nascere, attuarla e soprattutto difenderla. Come nel Cile qua richiamato, rispetto al Venezuela qui non abbiamo l'esercito popolare, ma nemmeno la sovranità nazionale, non un presidente (o governo) autonomo nelle sue funzioni, e nemmeno il popolo bolivariano, ovvero una massa popolare democratica pronta a sostenere il tutto.

Jure

Il 07/08/2017 11:00, Luigi Guasco (via disarmo Mailing List) ha scritto:

---------- Messaggio inoltrato ----------
Da: luciano oliveri <lucioli3131 at gmail.com>
Date: 7 agosto 2017 09:13
Oggetto: [noguerranonatogenova] Venezuela.
A: noguerranonatogenova at googlegroups.com


Ciao a tutt*,
trasmetto articolo.


Giorgio Cremaschi
15 h ·
L'antidiplomatico
 ·
SE GUARDATE I TITOLI ON LINE DI TUTTI I GIORNALI ITALIANI, LA
REPUBBLICA E IL FATTO QUOTIDIANO IN TESTA, VEDETE LA GIOIA PER IL
TENTATO GOLPE IN VENEZUELA, MA PERDERANNO.
Purtroppo per loro, il tentativo terroristico di pronunciamiento é
fallito, l'esercito lo ha stroncato. Questo mi conferma che tra tante
similitudini, c'è una differenza di fondo tra il Cile del 1973 e il
Venezuela di oggi. Allora il governo socialista di Allende non era
riuscito a cambiare l'esercito, non aveva fatto in tempo. Per cui le
forze armate nei loro nuclei e strutture di comando erano fedeli agli
USA e alle forze reazionarie che volevano abbattere il governo di
Unitad Popolar. Anche allora, come nel Venezuela di oggi, la
maggioranza del parlamento era golpista, ma la differenza l'ha fatta
Pinochet. Un generale traditore e assassino, che purtroppo è morto nel
suo letto, che giurò fedelta al presidente Allende e poi lo fece
uccidere assieme a decine di migliaia di militanti della sinistra.
L'esercito venezuelano oggi è quello uscito da anni di riforme
democratiche volute da Hugo Chavez, è un esercito popolare e
democratico che difende il paese dalla CIA e dalle multinazionali. Che
possono comprare questo o quell'ufficiale, ma non il corpo delle forze
armate.
Questa differenza fa sì che la cosiddetta opposizione democratica, in
realtà golpista, abbia spuntata l'arma principale usata in America
Latina per restaurare il potere dei ricchi. Il popolo bolivariano è
accorso in massa a sostenere l'Assemblea Costituente, sfidando il
terrorismo degli squadroni della morte golpisti, ma se l'esercito
venezuelano di oggi fosse come quello cileno del 1973, questo non
basterebbe ad impedire la vittoria reazionaria. Però in Venezuela
popolo progressista ed esercito stanno assieme e questo li rende
imbattibili.
C'è anche un'altra differenza fra il 1973 in Cile e l'oggi in
Venezuela: la stampa italiana tutta schierata oggi con i golpisti,
tutta speranzosa nell'emergere di qualche nuovo Pinochet, preparandosi
anche alle lacrime di coccodrillo se poi la strage fosse troppo
vasta.. Ecco la stampa golpista in tutte le sue testate è la vergogna
moderna del nostro paese. E per questo la resistenza vincente del
Venezuela bolivariano aiuta enormemente anche noi. Perderanno in
Venezuela e poi cominceranno a perdere anche qui.
PS: tutti i giornalisti italiani che scrivono di Venezuela lo fanno
dall'Italia o dagli Stati Uniti. In Venezuela attualmente è presente
una sola giornalista del nostro paese, Geraldina Colotti , e le sue
corrispondenze sono censurate dal 100% di quotidiani e tv.

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