---------- Messaggio inoltrato
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Da:
luciano oliveri <lucioli3131 at gmail.com>
Date: 7 agosto 2017 09:13
Oggetto: [noguerranonatogenova] Venezuela.
A:
noguerranonatogenova at googlegroups.com
Ciao a tutt*,
trasmetto articolo.
Giorgio Cremaschi
15 h ·
L'antidiplomatico
·
SE GUARDATE I TITOLI ON LINE DI TUTTI I GIORNALI ITALIANI, LA
REPUBBLICA E IL FATTO QUOTIDIANO IN TESTA, VEDETE LA GIOIA PER
IL
TENTATO GOLPE IN VENEZUELA, MA PERDERANNO.
Purtroppo per loro, il tentativo terroristico di
pronunciamiento é
fallito, l'esercito lo ha stroncato. Questo mi conferma che
tra tante
similitudini, c'è una differenza di fondo tra il Cile del 1973
e il
Venezuela di oggi. Allora il governo socialista di Allende non
era
riuscito a cambiare l'esercito, non aveva fatto in tempo. Per
cui le
forze armate nei loro nuclei e strutture di comando erano
fedeli agli
USA e alle forze reazionarie che volevano abbattere il governo
di
Unitad Popolar. Anche allora, come nel Venezuela di oggi, la
maggioranza del parlamento era golpista, ma la differenza l'ha
fatta
Pinochet. Un generale traditore e assassino, che purtroppo è
morto nel
suo letto, che giurò fedelta al presidente Allende e poi lo
fece
uccidere assieme a decine di migliaia di militanti della
sinistra.
L'esercito venezuelano oggi è quello uscito da anni di riforme
democratiche volute da Hugo Chavez, è un esercito popolare e
democratico che difende il paese dalla CIA e dalle
multinazionali. Che
possono comprare questo o quell'ufficiale, ma non il corpo
delle forze
armate.
Questa differenza fa sì che la cosiddetta opposizione
democratica, in
realtà golpista, abbia spuntata l'arma principale usata in
America
Latina per restaurare il potere dei ricchi. Il popolo
bolivariano è
accorso in massa a sostenere l'Assemblea Costituente, sfidando
il
terrorismo degli squadroni della morte golpisti, ma se
l'esercito
venezuelano di oggi fosse come quello cileno del 1973, questo
non
basterebbe ad impedire la vittoria reazionaria. Però in
Venezuela
popolo progressista ed esercito stanno assieme e questo li
rende
imbattibili.
C'è anche un'altra differenza fra il 1973 in Cile e l'oggi in
Venezuela: la stampa italiana tutta schierata oggi con i
golpisti,
tutta speranzosa nell'emergere di qualche nuovo Pinochet,
preparandosi
anche alle lacrime di coccodrillo se poi la strage fosse
troppo
vasta.. Ecco la stampa golpista in tutte le sue testate è la
vergogna
moderna del nostro paese. E per questo la resistenza vincente
del
Venezuela bolivariano aiuta enormemente anche noi. Perderanno
in
Venezuela e poi cominceranno a perdere anche qui.
PS: tutti i giornalisti italiani che scrivono di Venezuela lo
fanno
dall'Italia o dagli Stati Uniti. In Venezuela attualmente è
presente
una sola giornalista del nostro paese, Geraldina Colotti , e
le sue
corrispondenze sono censurate dal 100% di quotidiani e tv.
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