[Disarmo] R: Re: I: Il trattato che proibisce e' generale il TNP e' particolare e va in esso riassorbito - vale per la conf stampa e vale per il Manifesto
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- Date: Wed, 12 Jul 2017 09:17:18 +0200 (CEST)
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Dimentico sempre che Peacelink non accetta allegati ...
Ecco qua in chiaro parte dei dati distribuiti alla confe stampa al Senato dei Disarmisti esigenti.
Alessandro
Ringraziamenti a Loredana e collaboratrici
E ringraziamo tutti i presenti che nonostante la calura hanno voluto sottolineare l’evento
storico oggetto della conferenza stampa di oggi.
Conferenza stampa da tempo messa in calendario che registra con dispiacere l’assenza di
Alfonso Navarra, I’animatore, forse possiamo definirlo l’eroe di tutto il percorso.
Trattandosi di una conf st e non di un convegno , il tempo per ogni intervento è
limitatissimo. Oltre ai 2 relatori Giovanna Pagani- WILPF Italia e Luigi Mosca (Energia
Felice e Armes Nucleaires Stop...reduci da NY che pur nel breve tempo a disposizione ci
relazioneranno sullo svolgimento dei lavori, e ipotesi di programma,
abbiamo alcuni brevissimi saluti da parte di associazioni che hanno sostenuto il “percorso
umanitario" nel corso degli anni e che oggi intendono festeggiare il risultato ottenuto il 7
luglio a NY nella Conferenza presso le Nazioni Unite
Si tratta di un un evento storico di dimensione internazionale cui i mezzi di informazione
italiani, ad eccezione di pochissimi non hanno dato il benche' minimo risalto, forse a causa
della vergognosa assenza dell’Italia e di un’altrettanto vergognosa e contraddittoria presenza
del nostro Stato nelle sedi in cui si è trattato di votare per l’avvio di un Trattato
internazionale per la messa al bando degli ordigni nucleari.
Questo trattato non e nato per caso, ma è il frutto di un "percorso umanitario” partito da
Oslo nel 2013, proseguito con le tappe di Nayarit( Messico) 2014 ,Vienna nell’autunno 2014,
Parigi 2015 (rapporto tra clima ed energia nucleare), Ginevra nel 2016 nel gruppo di lavoro a
composizione aperta, in cui finalmente si e sostenuta la necessita di un’ assemblea presso
l’ONU per individuare la forma più opportuna, — trattato, convenzione >per mettere al bando
le armi nucleari. ll 27 ottobre 2016 all’ONU fu finalmente varata l’apertura dei negoziati per
l’interdizione delle armi nucleari, preceduta dal voto del PE.
Aumentava il numero dei paesi antinucleari, che nel dicembre scorso votarono a grande
maggioranza- a favore di un Trattato con lo scandalo dell’Italia che si rimangiù il voto dato a
favore della Conferenza. “*
Il 7 luglio a NY nella sede ONU su 192 Stati, 122 votarono a favore del Trattato
(1 contrario dell’Olanda...1 astenuto il Singapore. Il Trattato entrerà in vigore dopo 90 gg
dall’approvazione dei Parlamenti di 50 Stati, aperto alle firme dei singoli Stati dal 20
settembre durante l'Assemblea Generale Annuale all'ONU. ll prox appuntamento sarà a NY
nel 2018.
Mi preme qui far presente che la WILPF è una delle associazioni internazionali formata da
donne che più di altre associazioni si è costantemente battuta per un’idea di pace fondata
contro il “militarismo come attitudine mentale" ,sul rifiuto delle armi come strumento atto a
reprimere le ribellioni originate dalle disuguaglianze....... e per proteggere il privilegio di
pochi ( questo concetto e inserito nello statuto di Zurigo del 1519).
Riguardo agli ordigni nucleari , da anni la WILPF ha un progetto , il “Reaching Critical
Will" curato da Ray Acheson che fu tra i primi a rifiutare il TNP , al centro dell'attuale dibattito, in quanto il famoso art.6 del Trattato di Non Proliferazione si pronunciava contro la corsa agli armamenti nucleari, ma non contro l'aggiornamento degli stessi in funzione della deterrenza.
Se invece di una conf st questo fosse un convegno, potremmo ben evidenziare i limiti di un
trattato che vedei poteri forti- nuclearisti- schierati a sostegno del nucleare nelle forme
consentite nelle pieghe del TNP
Ma ciò che oggi vogliamo sottolineare è la vittoria degli Stati che hanno compiuto il
cammino di una cultura antimilitarista, forti del consenso di una parte crescente della societa
civile .lL TNP viene assorbito da una cornice giuridica che lo inchioda quanto meno a
rendere effettiva la clausola contenuta all’art. G.
Di più non si poteva ottenere. Ora si aprono vari ordini di questioni.
- Quali percorsi dovranno compiere i vari Parlamenti per rendere effettive le norme del
Trattato? Quali programmi adottare?
- Quale educazione nelle scuole per far intendere alle giovani generazioni che con la
costanza, la cooperazione di tutti , anche le armi nucleari possono essere bandite? In nome di
una pace costruita senza violenza , senza muri e recinti?
Ma soprattutto come esercitare un peso sulla posizione del Governo italiano che tollera Ie
basi nucleari nel nostro paese , che non osa affermare la propria autonomia dalla NATO, che
non vuole intendere che “ la politica dei piccoli passi” —sostenuta in più sedi dai nostri
rappresentanti diplomatici — non significa stare fermi sotto i diktat della NATO, ma compierli
davvero, i piccoli passi, come è avvenuto il 7 luglio a NY!
** paesi nuclearisti: Rnssia,USA, Francia, UK, Cina, (sottoscrittori del TNP ); India,
Pakistan, Israele, Corea del Nord (possiedono armi nucleari ma non aderiscono al TNP)
Si sono verificate crepe significative all’interno degli schieramenti:
il 27 ottobre al varo di una conferenza per l’apertura dei negoziati per l’interdizione
delle armi nucleari: si sono astenute Cina, India, Pakistan e la Corea del Nord ha votato
SI!!!
Ha votato Si l’Olanda ( che il 7 luglio e stato l’unico Stato che ha votato N0. Facendo
parte della NATO, evidentemente ha subito pressioni..)
L’ Italia ha avuto comportamenti contraddittori. Il PD nel PE in vista del voto del 27
ottobre 2016 aveva votato 51 , ma in sede ONU 27 ottobre il governo italiano aveva votato
NO, e il 23 dicembre 2016 all’avvio dei negoziati aveva votato prima a favore, poi si è
rimangiata il voto dato
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