[Disarmo] Asse Atene - Tel Aviv, la catapulta per Damasco




Washington preannuncia "un nuovo attacco chimico" del governo di Damasco sui propri cittadini, senza badare al fatto che tutti i precedenti siano stati comprovatamente smentiti. Parigi annuncia la "linea rossa" pappagallando Trump. La trappola inventata, chiaramente falsa come la luce del sole, è preparata comunque, con spregio oramai palese delle opinioni pubbliche mondiali. Nemmeno il controllo stretto dei media viene preteso, la realtà dei fatti trapela oramai pure dai giornali e dalle testate governative. Non importa: leggano, capiscano pure. Non hanno oramai strumenti per opporsi: organizzazione, idee, volontà, partiti, sindacati. Noi abbiamo missili, flotte e bombardieri, e cosa fatta capo ha. Poi Trump, Macron, Tsypras, Henry Levi, Merkel, potranno seguire la strada di Blair, Powell, Sarkozy, Kouchner, d'Alema, Berlusconi: una bella ricca vecchiaia, mai la galera. La Turchia e le sue basi NATO (Incirlik e quant'altro) viene messa da parte: per un'iniziativa militare di grande portata Erdogan e i suoi Fratelli musulmani, già nelle pesti con il Qatar, sono inaffidabili. Che se la vedano con l'YPG, che già basta a coprire il Nord Siria e controllare il satrapo di Ankara, con truppa USA già sul terreno. A Sud sono pronti i Saud, con Giordania ed Emirati.
Per la Libia serviva l'Italia. Per la Siria serve la Grecia.
Con l'"accordo di collaborazione militare strategica" Atene - Tel Aviv la catapulta è pronta.

Jure

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Da www.resistenze.org - popoli resistenti - grecia - 23-06-17 - n. 637
http://www.resistenze.org/sito/te/po/gr/pogrhf23-019352.htm

Vertice trilaterale tra Grecia, Cipro e Israele

Partito Comunista di Grecia (KKE) | kke.gr
Traduzione per Resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare

21/06/2017

Un altro anello nella catena di piani e antagonismi pericolosi per i popoli

Il 15 giugno si è svolto a Salonicco il III Consiglio di Cooperazione di Alto Livello tra Grecia e Israele e il Vertice trilaterale tra Grecia, Cipro e Israele, con la partecipazione dei primi ministri Alexis Tsipras, Benjamin Netanyahu e del presidente cipriota Nikos Anastasiadis.

La discussione che ha avuto luogo e le decisioni adottate riflettono l'obiettivo del governo di migliorare il ruolo geostrategico dei gruppi imprenditoriali locali, di interconnettere i capitali dei tre paesi e di espandere tra essi le attività imprenditoriali, soprattutto rispetto alle fonti e alle rotte di trasporto dell'energia.

Si tratta di uno sforzo che si sviluppa sul terreno degli intensi antagonismi tra centri e stati imperialisti nel Mediterraneo Orientale, precisamente per il controllo delle risorse naturali e i canali di trasporto di energia, con enormi pericoli per i popoli della regione.

Alexis Tsipras si è concentrato sulla "relazione strategica", come l'ha definita, tra i tre paesi, così come sui piani per la "stabilità e la sicurezza" nella regione, che è precondizione per il prossimo obiettivo di "appoggio all'iniziativa imprenditoriale".

Inoltre, ha fatto riferimento alla "cooperazione energetica" che si basa sulla "posizione geopolitica dei tre paesi" in un crocevia importante nei pressi o in prossimità di giacimenti, servendo la strategia della borghesia nazionale di trasformare il paese in un "centro energetico". Inoltre, ha evidenziato che questo obiettivo contribuisce all'applicazione della strategia dell'Unione Europea rispetto alla diversificazione di fonti di approvigionamento energetico fondamentalmente per ridurre la dipendenza dai combustibili russi. In questo contesto, Tsipras ha fatto riferimento al cavo elettrico Grecia-Cipro-Israele e al gasdotto "East Med" (che attraverso Cipro e Grecia porterà i giacimenti energetici del Mediterraneo orientale all'UE), così come allo sviluppo di Fonti di Energia Rinnovabile.

"Al Tavolo abbiamo discusso sugli avvenimenti nella regione in generale, rispetto alla questione siriana e cipriota", ha detto Tsipras, mentre quando ha parlato della questione palestinese ha riconosciuto il "diritto del popolo israeliano a vivere in sicurezza", un pretesto utilizzato dallo Stato di Israele per attuare quotidianamente crimini contro il popolo palestinese.

Il ministro dell'Energia israeliano ha dato il benvenuto alla partecipazione di imprese greche nel settore dello sfruttamento di idrocarburi nelle regioni di Karich e Tanin, invitando a rafforzare il loro ruolo nello sfruttamento dei depositi di gas naturale israeliani e ha sottolineato il nuovo impulso che il loro maggior ruolo può dare ai piani della pipeline East Med.

Nell'ambito di queste riunioni sono stati promossi vari accordi di cooperazione con Israele in vari settori industriali; rispetto alla cooperazione militare, che pur non era nell'agenda dei lavori, si è evidenziato che "esiste e si esprime sia attraverso la cooperazione tra le industrie militari dei due paesi, come attraverso gli eserciti e l'addestramento congiunto".

Il giornale "Rizospastis", organo del Comitato Centrale del KKE, ha stigmatizzato il Vertice trilaterale come "un altro anello nei piani e antagonismi pericolosi per i popoli".

Il 15 giugno, nel pomeriggio, i lavoratori e i giovani di Salonicco aderendo alla mobilitazione e alla marcia organizzate dal Comitato per la Distensione Internazionale e la Pace di Salonicco, hanno dimostrato la loro opposizione alla partecipazione del nostro paese nei piani imperialisti che accompagnano gli antagonismi dei monopoli, nel cui quadro si è realizzato il Vertice trilaterale dei primi ministri di Grecia, Israele e Cipro.

Inoltre, la manifestazione ha inviato il messaggio che i popoli sono uniti nell'interesse comune della lotta contro lo sfruttamento e la povertà, senza padroni, con i popoli stessi che godono della ricchezza da loro prodotta.

I manifestanti hanno denunciato inoltre come una provocazione al sentimento pacifista, la presenza del primo ministro di Israele a Salonicco, visto che porta la responsabilità degli attacchi criminali contro i popoli della regione e in particolare i crimini contro il popolo palestinese che ha tanto sofferto.

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www.resistenze.org - popoli resistenti - grecia - 26-06-17 - n. 637

Grande manifestazione antimperialista anti-NATO a Salonicco

Partito Comunista di Grecia (KKE) | kke.gr
Traduzione per Resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare

26/06/2017

Il 24 giugno 2017 il Fronte Militante di Tutti i Lavoratori (PAME) ha organizzato una manifestazione nazionale a Salonicco contro gli interventi e le guerre imperialiste e la partecipazione della Grecia.

Come primo relatore G. Perros, membro della Segreteria Esecutiva del PAME, ha sottolineato:

«Manifestiamo e chiediamo:
Nessuna partecipazione agli interventi e alle guerre imperialiste al di fuori dei nostri confini. Nessun coinvolgimento nei massacri della NATO e dell'UE. Navi, aerei e unità militari devono tornare a casa. Nessun soldato deve esser al di fuori dei nostri confini. Tutte le installazioni militari straniere devono esser chiuse. La NATO deve lasciare l'Egeo e i Balcani. Ci deve essere una lotta contro i cambiamenti delle frontiere, una lotta contro le restrizioni sindacali e altre libertà. Nessuna spesa militare per la NATO, ma spesa per i bisogni delle famiglie dei lavoratori. La NATO fuori dall'Egeo. Ci deve essere una lotta contro il nazionalismo, il razzismo e lo sciovinismo. La solidarietà con i rifugiati, gli immigrati, la solidarietà con tutti i popoli.»

Zeljko Vaselinovic, presidente dell'Organizzazione Sindacale SLOGA della Serbia, ha partecipato alla manifestazione in rappresentanza delle delegazioni sindacali dei Balcani, mentre è intervenuto anche G. Mavrikos, SG della Federazione Sindacale Mondiale.

Dopo la concentrazione, c'è stata una manifestazione per le strade di Salonicco fino al centro di comando della NATO situato nella città.

[video][video]
https://youtu.be/xcD_lnSX2y8
https://youtu.be/2LnfS8A-Css

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Patrasso: grande manifestazione contro la disoccupazione

Partito Comunista di Grecia (KKE) | kke.gr
Traduzione per Resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare

26/06/2017

Il 25 giugno 2017, una grande manifestazione contro la disoccupazione si è svolta a Patrasso su iniziativa delle autorità comunali con lo slogan "Lavoro per tutti, lavoro con diritti".

Migliaia di manifestanti hanno inviato un messaggio chiaro per il lavoro, per le misure di protezione dei disoccupati e delle loro famiglie, per i progetti di cui la gente ha bisogno, per un aumento della spesa per la politica sociale, per soddisfare i bisogni attuali del popolo.

Come il sindaco comunista di Patrasso, Kostas Peletidis, ha sottolineato: «Non crediamo che con tali azioni fermeremo l'ondata di disoccupazione e povertà che ci circonda, ma vogliamo che il nostro popolo aumenti il livello delle sue richieste, avanzi nella sua giusta causa e proietti le proprie esigenze, giuste e realistiche, per colpire decisamente il vero nemico, la politica borghese e il suo potere». La mobilitazione è stata sostenuta da decine di sindacati della regione.

[Video]
https://youtu.be/5MVaWkr7t18


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