io ci sono riuscita. Ne approfitto per mandarvi questo articolo:
Grenfell tower: una tragedia rivelatrice del neoliberismo
criminale
di Salvatore Palidda
Anche sul numero dei morti non hanno smesso di falsare
l’informazione: per giorni hanno detto che erano 15 o 17 poi 30.
Tecnici e vigili del fuoco sono stati messi a tacere: sapevano da
subito che i morti in quell’inferno sono stati oltre 100 e forse
molti di più. Il governo e la sua capa, sig.ra May, hanno cercato
di minimizzare la tragedia giustificando così la loro totale
mancanza di pronto intervento e cercando così di nasconderne le
cause. Tutti gli aspetti e le diverse immagini di tale tragedia,
sin dall’inizio, meritano una particolare lettura perché sono
assai rivelatori di cosa sono diventati Londra, il Regno Unito,
più o meno al pari di altre città e paesi. In tutta questa
terribile vicenda Victor Hugo potrebbe ritrovarci materia per
riscrivere una versione “postmoderna” dell’L’uomo che ride. La
becera indifferenza di una classe dominante ignobilmente avida,
sempre più stupida e criminale che però è salvata dalla furba
regina.
Il neoliberismo trionfa nel Regno Unito grazie alla Thatcher e poi
a Blair che di fatto spianano la strada ai meno furbi Cameron,
Johnson e May. Da allora si scatenano le privatizzazioni, i favori
sempre più sfacciati a speculatori e business men che Londra
attira diventando di fatto la città europea paradiso fiscale. In
40 anni le speculazioni finanziario-immobiliari hanno conosciuto
un incremento senza pari grazie anche a ingenti investimenti da
emirati, neo-miliardari dei paesi dell’Est, dell’Indonesia e di
altri nazioni. La gestione delle case popolari, come in quasi
tutti i paesi cosiddetti democratici, sono passate in mano a
società private che ovviamente hanno puntato a renderle sempre più
redditizie. Così come negli Stati Uniti e in Francia, anche a
Londra s’è avuta una lunga serie di incendi per sgomberare le
famiglie che non volevano sloggiare. Grenfell tower era una delle
torri di alloggi all’inizio destinati a famiglie senza o a basso
reddito. Ma solo una parte di queste famiglie era riuscita a
sopravvivere in questi alloggi che nella maggioranza dei casi pare
che fossero stati acquistati da privati e spesso affittati a
prezzi relativamente alti. Per favorire l’aumento degli affitti la
gestione del palazzo aveva investito circa 10 milioni di sterline
per il restauro ma palesemente soprattutto per la facciata, cioè
il cosiddetto decoro. Così, l’impresa incaricata del restauro, una
di quelle che spesso impiega lavoratori al nero, per la facciata
aveva scelto pannelli che in totale costavano 5.800 sterline meno
di quelli antincendio. È proprio a causa di questi pannelli che il
fuoco s’è propagato molto rapidamente lungo la facciata. L’uso di
questi pannelli facilmente infiammabili è del tutto ammesso
nell’UK poiché questo paese non ha mai adottato le norme di
sicurezza europee o regolamenti quali quelli che ormai sono in
vigore anche negli Stati Uniti. E a causa di quest’assenza di
norme di sicurezza l’intera torre era ad alto rischio d’incendio,
cosa da anni denunciata da molti abitanti che già nel 2013 avevano
scampato la tragedia peraltro verificatesi in altre case popolari.
Insicurezza e persino la morte all’epoca del sicuritarismo
Londra pretende di essere la città più sicura del mondo in virtù
del sistema CCTV (videosorveglianza) e l’UK passa per disporre di
forze speciali, dispositivi sofisticati e risorse senza pari per
la lotta al terrorismo, per operazioni militar-poliziesche in
tutto il mondo. Ma, paradosso apparente: proprio quando il
discorso per la sicurezza è diventato ossessivo, la tutela della
vita della popolazione più a rischio è assolutamente ignorata o
addirittura disprezzata. Come ha osservato qualche commentatore:
perché non c’è stato alcun intervento di forze e mezzi speciali
per cercare di spegnere l’incendio della Grenfell tower? Come mai
non sono stati usati canadair, elicotteri e “teste di cuoio”
dotati di scafandri anche anti-nucleare? Perché l’unico soccorso è
stato quello dei vigili del fuoco impossibilitati a lanciare getti
d’acqua a più di 12 metri?
Tuttavia non è stato per nulla paradossale che subito la signora
May e i suoi accoliti abbiano invocato la massima severità nel
reprimere duramente gli abitanti che hanno osato protestare per
l’assenza di soccorsi e di aiuto alle vittime rimaste vive e senza
alloggio. In nome del pericolo di riots (il ricordo di quelli del
2011 è ancora vivo), il nemico di turno è subito diventato
l’abitante delle case popolari. E ancora una volta ecco che la
regina sceglie il gesto per salvare il legame fra popolo e potere:
va a incontrare gli abitanti offrendo la sua solidarietà!
Chiaramente si tratta di un gesto a doppio significato: da un lato
implicitamente si smarca in maniera plateale –anche senza dire
nulla- dalla sig.ra May che s’è rifiutata di incontrare gli
abitanti, dall’altro riafferma che è lei che incarna il Regno
Unito e che in quanto massima autorità -anche se in parte solo
simbolica- riafferma che lo stato-nazione è sempre attento alle
sofferenze e richieste del popolo.
Quindi un atto squisitamente politico che fa della regina l’unica
autorità sempre popolare, anche se non mancano tante critiche non
solo per i costi abnormi della famiglia reale e ora anche del
restauro del Buckingham Palace –questo senza badare a spese e con
la massima cura per la sicurezza e l’impiego di materiali
ecologici. In realtà, il gesto della regina si inscrive nel
tentativo di salvare il potere in una congiuntura di evidente
crisi istituzionale: si sa che il governo che tenta di
raffazzonare Mrs. May non potrà avere una maggioranza perché nello
stesso partito dei tories ci sono più di dieci deputati
assolutamente ostili all’accordo con partito fascista-omofobo e
ultra reazionario nord-irlandese (si tratta di quelli che
praticavano abitualmente assassini e atti terroristi contro l’IRA
e sono anche ferocemente ostili non solo all’aborto e al divorzio
ma anche per la condanna penale dei LGBT).
Si tratta quindi di un numero di deputati superiore a quello del
partito fascista nord-irlandese e anche apertamente schierati come
LGBT. La crisi che incombe sul Regno Unito è quindi alquanto grave
e appare assai difficile che i May, i Johnson e il loro entourage
possano trovare soluzioni furbe perché sinora hanno dimostrato
grande dabbenaggine persino nelle mosse anche solo banali che
avrebbero potuto fare per evitare di suscitare l’indignazione
generale persino della maggioranza dei giornalisti. Purtroppo è
difficile pensare che questa congiuntura approderà al crollo del
potere dei conservatori. Corbyn, il sindaco laburista di Londra
Khan e numerosi deputati del Labour Party sembrano abbastanza
decisi a non lasciar passare questa vicenda; hanno chiesto anche
la requisizione degli alloggi sfitti per alloggiare i senza tetto,
richiesta sino ad ora inimmaginabile tanto quanto una bestemmia.
Resta quindi da vedere se ci sarà o meno una forte mobilitazione
contro la deriva neoliberista che sinora ha provocato disastri,
impoverimento e solo favori per le lobby finanziario-speculative.
Ma ricordiamolo: la questione delle insicurezze ignorate dal
governo neoliberista della sicurezza riguarda tutti i paesi del
mondo: basta guardare i dati sulle cause della mortalità. Nei
cosiddetti paesi democratici ricchi i morti per tumori e altre
malattie dovute a contaminazioni da sostanze prodotte da diverse
attività volute e legittimate dai poteri pubblici e poteri forti o
dovuti a disastri o catastrofi sanitarie-ambientali o ancora a
incidenti sul lavoro e malattie professionali e anche a
neo-schiavitù sono dieci mila volte più numerosi di quelli dovuti
a terrorismo e criminalità. Ma è evidente che da almeno 40 anni i
poteri pubblici e le lobby hanno interesse ad agitare solo
l’allarme per questi due tipi di criminalità, proprio perché
parlare degli altri morti e delle vittime condurrebbe a capire che
si tratta di crimini contro l’umanità prodotti appunto da chi sta
al potere. Per questo, soprattutto dal 1990, la distrazione di
massa è stata martellante e i nemici di turno “comodi” sono sempre
stati terroristi, criminali in genere o immigrati. E in tutti i
paesi s’è persino instaurato il “vangelo” del decoro, della morale
e dell’igiene col chiaro intento di colpire chi non sta col
potere, i marginali e fare anche business con l’urbanismo e
l’architettura perbenisti e sicuritari.
Il 19/06/2017 20:55, Elio Pagani (via
disarmo Mailing List) ha scritto:
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