Computer paralizzati e vittime costrette a
pagare un riscatto in bitcoin per ottenere il
“rilascio” dei loro file. È un «ransomware»
molto insidioso quello che ha seminato ieri il
panico in diversi paesi del mondo, attaccando
e bloccando i sistemi informatici di ospedali,
gestori telefonici e altri settori.
Particolarmente colpito il sistema sanitario
britannico, con ospedali messi in ginocchio a
Londra, nel nord ovest dell’Inghilterra e in
diverse località della Scozia. Molti sono
stati costretti a chiudere le sale operatorie
e a pregare gli utenti di presentarsi nelle
strutture solo per casi urgenti. I computer
bloccati pare che abbiano mandato in tilt
anche il sistema centralizzato che gestisce le
ambulanze, dirottate verso false destinazioni.
Nhs Digital, l’organismo del National Health
Service (Nhs) che dovrebbe garantire la cyber
sicurezza delle strutture sanitarie
britanniche, informa che per l’attacco è stata
utilizzata una variante del malware Wanna
Decryptor ribattezzata WannaCry (Voglio
piangere). «Al momento – ha dichiarato un
portavoce del sistema sanitario inglese – non
abbiamo prove che siano stati violati i file
relativi ai pazienti».
Secondo gli esperti di cybersecurity il virus
avrebbe colpito contemporaneamente oltre 45
mila soggetti. Russia, Ucraina e Taiwan
sarebbero i paesi più colpiti, ma danni
diffusi sono segnalati anche negli Stati
uniti, in Cina e in Vietnam.
In Europa, oltre al Regno unito, la
situazione ha destato preoccuppazione
soprattutto in Spagna, dove sono finiti sotto
tiro i servizi della compagnia Telefonica,
nell’ambito di un attacco su larga scala che
ha colpito anche altri settori produttivi
spagnoli. Anche qui viene richiesto un
riscatto, da pagarsi esclusivamente in
bitcoin, moneta virtuale e a prova di
rintracciabilità, per sbloccare i sistemi
informatici colpiti. Il vicedirettore
dell’Istituto governativo per la sicurezza
cibernetica (Incibe) Marcos Gomez ha invitato
a non pagare le somme richieste, tanto più non
si ha alcuna certezza che il computer venga
sbloccato.
Secondo il Centro di Criptologia Ccn, che
dipende dai servizi segreti, citato da El
Pais, è stato «un attacco massiccio di
ransomware a varie organizzazioni che
interessa i sistemi Windows, cifrando tutti
gli archivi e quelli delle unità di rete
collegate». Diverse compagnie come Vodafone,
Iberdrola o Gas Natural, ma anche ministeri,
hanno chiesto ai dipendenti di chiudere i
computer per evitare il contagio. Un attacco
«breve ma serio», secondo gli inquirenti
spagnoli, da parte di hacker forse basati in
Cina, che potrebbero aver utilizzato
EternalBlue, una cyber arma sviluppata negli
Usa dalla National Security Agency (Nsa), o
altre tecniche di infiltrazione targate Cia
che sono state svelate lo scorso marzo in Wikileaks
Vault 7.
Secondo la Bbc anche alcune università
italiane non meglio specificate starebbero
pagando gli effetti di un analogo
cyberattacco.