[Disarmo] Basta con i superbulli, i bulli e i bulletti. SI alla nonviolenza efficace



BASTA CON I SUPERBULLI, I BULLI ED I BULLETTI
Siamo arrivati ai missili che prendono il posto dei piccioni viaggiatori e che recapitano "messaggi" sulla pelle dei poveracci che saltano in aria e vengono fatti a pezzi!
Così i Cruise di spediti sulla base aerea siriana rappresenterebbero il seguente messaggio da parte di Trump sia a Putin che a Xi (ed al resto del mondo):
"Io sono diverso da Obama: se c'è da menare meno e sono il più forte ed armato di tutti. Quando attacco non devo chiedere il permesso a nessuno. Ora dialoghiamo pure, ma alle mie condizioni".
Non si può dire che su un aspetto fondamentale il neopresidente USA non sia stato chiaro fin dall'inizio: "Non mi farò limitare o bloccare dal diritto internazionale. L'unica legge che riconosco è il rapporto di forza che è a vantaggio dell'America. America First!".
Questo da parte del superbullo. Poi c'è il bullo Putin che chiede di essere riconosciuto, vuole la sua "Yaltina" sempre scavalcando il diritto internazionale. Trump piace al Kremlino perché non è "ideologico", cioé non è condizionato da fisime come i "diritti umani", parla il linguaggio della forza (armata) con cui ci si può comprendere.
"L'amico cow-boy deve capire che anche noi russi siamo una superpotenza nucleare e ci sappiamo fare con le armi. Come stiamo dimostrando in Siria proteggendo Assad contro gli oppositori e contro l'ISIS".
Infine ci sono tutti i bulletti, una vera pletora, che in Medio Oriente si stanno accapigliando su chi comanda di più e deve prendere il pizzo sulle risorse petrolifere, facendosi scudo di bandiere religiose e/o nazionalistiche.
Sparano, bombardano, sgozzano: hanno fatto solo nel teatro siriano 500.000 morti e 5.000.000 di profughi!
Bene, a questi esagitati del diritto della forza (armata) dobbiamo contrapporre la ragionevolezza della forza del diritto da affermare con una strategia che può e deve vincere nel lungo periodo: la nonviolenza efficace, in due parole.
Chi vuole la "vittoria" piena ed immediata di una qualunque causa farebbe meglio ad arruolarsi in uno qualsiasi degli eserciti di fanatici che offre, con grande varietà di scelta, il mercato delle contese identitarie.
Di qui l'importanza del bando delle armi nucleari che l'ONU varerà tra pochi mesi, sempre che nel frattempo - incrociamo le dita - non ci facciano passare dalla guerra a pezzetti e a bassa intensità in uno scontro bellico generale e totale.
Con la speranza che a nessuno venga in mente di tirar fuori il bastone "atomico". E che esso non si metta a bastonare da solo, come è pure disgraziatamente possibile!
Mentre loro ammazzano e torturano noi costruiamo relazioni, fiducia nella parola data, riconosciamo ed istituzionalizziamo, nelle sedi internazionali del dialogo e della decisione concordata, il diritto alla sopravvivenza di tutti gli esseri umani.
E, oltre, in negativo, a non gettare ulteriore benzina sul fuoco, in positivo, andiamo a spegnere il fuoco con la schiuma estintrice: la poltica di pace deve fondarsi su una grande conversione energetica ed ecologica, che coinvolga gli attori oggi in conflitto, animando il protagonismo popolare, nel lavoro comune per attuare l'accordo di Parigi sul clima, quello da cui Trump sta cercando di far recedere gli USA.

Alfonso Navarra - www.ilsolediparigi.it