[Disarmo] Il Libro Bianco della Difesa, ovvero la riscrizione della Costitizione
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- From: Jure Ellero LT <glry at ngi.it>
- Date: Tue, 14 Feb 2017 20:57:19 +0100
Il Libro Bianco della Difesa, ovvero la riscrizione della
Costitizione ad opera del Ministero della Guerra. Mentre i riflettori mediatici erano puntati su Sanremo, dove si è
esibita anche la ministra della Difesa Roberta Pinotti cantando le
lodi delle missioni militari che «riportano la pace», il Consiglio
dei ministri ha approvato il 10 febbraio il disegno di legge che
consentirà l’implementazione del «Libro Bianco per la sicurezza
internazionale e la difesa» a firma della ministra Pinotti,
delegando al governo «la revisione del modello operativo delle
Forze armate».
Il Libro del golpe Biancodi Manlio
Dinucci Mentre i riflettori mediatici erano puntati su Sanremo, dove si è esibita anche la ministra della Difesa Roberta Pinotti cantando le lodi delle missioni militari che «riportano la pace», il Consiglio dei ministri ha approvato il 10 febbraio il disegno di legge che consentirà l’implementazione del «Libro Bianco per la sicurezza internazionale e la difesa» a firma della ministra Pinotti, delegando al governo «la revisione del modello operativo delle Forze armate». Revisione, in senso «migliorativo», di quello attuato nelle guerre cui l’Italia ha partecipato dal 1991, violando la propria Costituzione. Dopo essere passato per 25 anni da un governo all’altro, con la complicità di un parlamento quasi del tutto acconsenziente o inerte che non lo mai discusso in quanto tale, ora sta per diventare legge dello Stato. Un golpe bianco, che sta passando sotto silenzio. Alle Forze armate vengono assegnate quattro missioni, che stravolgono completamente la Costituzione. La difesa della Patria stabilita dall’Art. 52 viene riformulata, nella prima missione, quale difesa degli «interessi vitali del Paese». Da qui la seconda missione: «contributo alla difesa collettiva dell’Alleanza Atlantica e al mantenimento della stabilità nelle aree incidenti sul Mare Mediterraneo, al fine della tutela degli interessi vitali o strategici del Paese».
Il Libro Bianco demolisce in tal modo i pilastri costituzionali della Repubblica italiana, che viene riconfigurata quale potenza che si arroga il diritto di intervenire militarmente nelle aree prospicienti il Mediterraneo – Nordafrica, Medioriente, Balcani – a sostegno dei propri interessi economici e strategici, e , al di fuori di tali aree, ovunque nel mondo siano in gioco gli interessi dell’Occidente rappresentati dalla Nato sotto comando degli Stati uniti. Funzionale a tutto questo è la Legge quadro entrata in vigore nel 2016, che istituzionalizza le missioni militari all’estero, costituendo per il loro finanziamento un fondo specifico presso il Ministero dell’economia e delle finanze. Infine, come quarta missione, si affida alle Forze armate sul piano interno la «salvaguardia delle libere istituzioni», con «compiti specifici in casi di straordinaria necessità ed urgenza», formula vaga che si presta a misure autoritarie e a strategie eversive. Il nuovo modello accresce fortemente i poteri del Capo di stato maggiore della difesa anche sotto il profilo tecnico-amministrativo e, allo stesso tempo, apre le porte delle Forze armate a «dirigenti provenienti dal settore privato» che potranno ricoprire gli incarichi di Segretario generale, responsabile dell’area tecnico-amministrativa della Difesa, e di Direttore nazionale degli armamenti. Incarichi chiave che permetteranno ai potenti gruppi dell’industria militare di entrare con funzioni dirigenti nelle Forze armate e di pilotarle secondo i loro interessi legati alla guerra. L’industria militare viene definita nel Libro Bianco «pilastro del Sistema Paese» poiché «contribuisce, attraverso le esportazioni, al riequilibrio della bilancia commerciale e alla promozione di prodotti dell’industria nazionale in settori ad alta remunerazione», creando «posti di lavoro qualificati». Non resta che riscrivere l’Art. 1 della Costituzione, precisando che la nostra è una repubblica, un tempo democratica, fondata sul lavoro dell’industria bellica.
--------------- FORMATO TESTO SEMPLICE
Il Libro del golpe Bianco Mentre i riflettori mediatici erano puntati su Sanremo, dove si è
esibita anche la ministra della Difesa Roberta Pinotti cantando le
lodi delle missioni militari che «riportano la pace», il Consiglio
dei ministri ha approvato il 10 febbraio il disegno di legge che
consentirà l'implementazione del «Libro Bianco per la sicurezza
internazionale e la difesa» a firma della ministra Pinotti,
delegando al governo «la revisione del modello operativo delle
Forze armate». Revisione, in senso «migliorativo», di quello
attuato nelle guerre cui l'Italia ha partecipato dal 1991,
violando la propria Costituzione. Dopo essere passato per 25 anni
da un governo all'altro, con la complicità di un parlamento quasi
del tutto acconsenziente o inerte che non lo mai discusso in
quanto tale, ora sta per diventare legge dello Stato. Un golpe
bianco, che sta passando sotto silenzio. Alle Forze armate vengono assegnate quattro missioni, che
stravolgono completamente la Costituzione. La difesa della Patria
stabilita dall'Art. 52 viene riformulata, nella prima missione,
quale difesa degli «interessi vitali del Paese». Da qui la seconda
missione: «contributo alla difesa collettiva dell'Alleanza
Atlantica e al mantenimento della stabilità nelle aree incidenti
sul Mare Mediterraneo, al fine della tutela degli interessi vitali
o strategici del Paese». Il Libro Bianco demolisce in tal modo i pilastri costituzionali
della Repubblica italiana, che viene riconfigurata quale potenza
che si arroga il diritto di intervenire militarmente nelle aree
prospicienti il Mediterraneo - Nordafrica, Medioriente, Balcani -
a sostegno dei propri interessi economici e strategici, e , al di
fuori di tali aree, ovunque nel mondo siano in gioco gli interessi
dell'Occidente rappresentati dalla Nato sotto comando degli Stati
uniti. Infine, come quarta missione, si affida alle Forze armate sul
piano interno la «salvaguardia delle libere istituzioni», con
«compiti specifici in casi di straordinaria necessità ed urgenza»,
formula vaga che si presta a misure autoritarie e a strategie
eversive. L'industria militare viene definita nel Libro Bianco «pilastro
del Sistema Paese» poiché «contribuisce, attraverso le
esportazioni, al riequilibrio della bilancia commerciale e alla
promozione di prodotti dell'industria nazionale in settori ad alta
remunerazione», creando «posti di lavoro qualificati». ------- fin
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