In Siria non è
certo finita:
" Con tutto il cuore vi abbraccio e vi chiedo di ricordarci nella
preghiera,
suor Arcangela, ospedale San Louis "
Lettera
dall'ospedale S Louis di Aleppo al gelo e assetata
E'
vero che Aleppo è stata liberata da oltre un mese, e questo ci
permette di vivere in pace e sicurezza. Si tratta però di una
fragile pace, perché nella periferia di Aleppo i jihadisti
sono
sempre lì e pronti ad attaccare la città. Possiamo sentire di
tanto
in tanto colpi di cannone (hanno missili di 40 km di gittata).
In
Aleppo città le difficoltà continuano, e continuano in modo
drammatico: niente acqua da tre settimane, l'elettricità non
parliamone, non la vediamo da mesi, olio combustibile e
bombole di
gas sono introvabili e quando li troviamo costano troppo, fa
un
freddo cane (-5 di notte), le persone non hanno nulla per
riscaldarsi, ad alcuni fortunati le coperte sono distribuite
da
varie organizzazioni che fanno di tutto per migliorare questa
situazione. Personalmente vi posso dire attraverso la
testimonianza
diretta del nostro personale di servizio, essi si riscaldano
bruciando bottiglie di plastica, cartoni di farmaci che
prendono con
loro al momento di lasciare l'ospedale. Per questo abbiamo
ammucchiato il cartone da dar loro e fornito coperte, per
evitare
che abbiano problemi respiratori soprattutto per i bambini a
causa
del fumo tossico della plastica. Bisogna dire poi che la
maggior
parte delle persone così come il nostro staff, sono sfollati e
nelle abitazioni non vi sono più riscaldamento o installazione
di
gas...
Da
20 giorni è totale mancanza di acqua, una situazione ancora
peggiore
di quella vissuta negli anni scorsi quando i miliziani
interrompevano
la fornitura d'acqua dalla centrale di pompaggio di Suleiman
Halabi a
loro piacimento; adesso il problema è che il canale che
riempie il
fiume che attraversa Aleppo è stato totalmente tagliato da
ISIS molto vicino al lago Assad e le cisterne non vengono più
rifornite.
Che
dire delle persone che vivono nelle tende? E' ben triste,
perché
prima della guerra c'erano sì dei poveri in Aleppo, ma non
c'era la
miseria, nessuno moriva di fame o di freddo. Questa guerra
ingiusta
ha distrutto un paese per niente .... La Siria non sarà più
come
prima, chi potrà ricostruirla, ricostruire anche l' Uomo ?
Noi
cerchiamo di guarire lo spirito e le ferite che sanguinano
ancora .... Il tempo le guarirà, ma le cicatrici rimangono,
per ricordare
tutte le sofferenze che hanno sperimentato.
Ma
vi posso assicurare che le persone che incontriamo hanno
grande fede,
e la Speranza non è morta, perché vediamo intorno a noi che la
vita
sta tornando lentamente. In effetti, gli impiegati delle
strade
stanno cercando di riportare la città pulita, rimuovono i
blocchi
stradali, e le persone riparano i loro negozi come possono ...
ESSI
VOGLIONO VIVERE! E noi continuiamo a mettere tutte le nostre
forze
per incoraggiarli e andare avanti con fiducia!
I
nostri giorni sono molto pieni, abbiamo un sacco di pazienti,
e la
mancanza di personale si sente tanto... ..
Con
tutto il cuore vi abbraccio e vi chiedo di ricordarci nella
preghiera,
suor Arcangela, ospedale San
Louis
Aleppo, 2 febbraio 2017