Non si può distrarsi un attimo che le panzane arrivano a
secchiate. Qua Fisk fa un capolavoro, mettendo nel suo breve
articolo una concentrazione di balle, omissioni e depistaggi degni
di un nobel alla disinformazione. Tempi fa era più serio e vigile,
qualcuno gli avrà detto che son tempi di strafare. Non solo arriva
a dire che gli USA non hanno agito direttamente nelle recenti
crisi mediorientali e si sono limitati ad osservare e a non
intervenire, come puntualizzato da Luigi Guasco (come se Cossiga e
Andreotti avessero detto che con Piazza Fontana e l'omicidio Moro
non c'entravano nulla, ed è quello che han fatto), e che i suoi
compatrioti GB non c'entrano oggi e non c'erano prima nè in Iraq
(come se le confessioni di Blair sull'Iraq fossero campate in
aria) nè in Libia nè prima ancora nei Balcani. E non c'entrano
nulla oggi nell'accerchiamento NATO della Russia. Ma arriva a dir
panzane fintoumanitarie (sembra si informi su wikipedia) talmente
enormi da svelare non una sua ingenuità senile, ma pura, lampante
malafede buona solo per chi non sa vederla. Parla di donne e
bambini morti a centinaia di migliaia 'sotto la disattenzione
occidentale', quando il suo Paese ha partecipato con entusiasmo,
come ricordavo prima, al massacro iraqeno ("500.000 bambini morti
sono un buon prezzo da pagare alla democrazia", dichiarò la
Allbright). E per far confusione, alza le stime occidentali sul
'massacro di Srebrenica' fino a 9.000 morti, finora per me record
non ancora sentito perlomeno sui media mainstream, quando le stime
ufficiali a servizio dei bombardatori della Jugoslavia non
arrivano ad 8.000, e vi si parla di combattenti e maschi adulti,
non di 'bambini di Srebrenica', ma magari tra un po' arriveremo
pure a questo, vero Fisk? (sulla 'rampa di Srebrenica'
dell'iconografia serbofobica la leggenda racconta che furono
separati dai condannati i vecchi le donne e i bambini). Mentre
report più seri di fonte ONU, comunque impelagati nella faccenda
(coprivano Srebrenica usata dai muslim bosniaci come base
logistica militare nella guerra bosniaca), parlano di 5.000
combattenti (e non civili) uccisi, e fonti indipendenti di 4.000
scomparsi di entrambi i fronti in combattimenti durati svariati
giorni, combattenti in parte scampati dalla sacca creata a fagiolo
dall'ONU per fornire il pretesto dell'intervento finale contro la
Jugoslavia, e poi ricomparsi in armi e salute in altre parti del
fronte. Non ancora soddisfatto delle sue panzane cosparse di
umanitarismo, Fisk afferma che ad ammazzare i suoi 9.000 di
Srebrenica furono "le milizie serbe di Milosevic". Smentendo così
il Tribunale dell'Aja, che nella sentenza di condanna contro
Karadzic solleva completamente il Presidente jugoslavo morto in
carcere in attesa di giudizio da ogni responsabilità sui fatti in
oggetto. E riesuma, logicamente, lo spettro sempre utile della
pulizia etnica da parte serba ("quando accadeva in Bosnia..."). ((verifiche
e documenti su quanto qui riportato: cnj.it )).
Questo è il metro e il metodo fiskiano, se meditato, oppure è
Alzheimer. Se è meditato, delle due l'una: o è servilismo da
puttana o è connivenza. Lo stesso metodo suppongo abbia egli qui
adoperato per altre situazioni citate (extraordinary renditions in
Siria, Halabja, Uganda, 11 settembre), e che tralascio per non
appesantire. In conclusione, comunque sia, questo suo articolo può
essere definito merda.
Complimenti Fisk, ottimo lavoro.
Jure Ellero.
Il 24/12/2016 10:15, rossana ha
scritto:
E’ strano osservare Samantha Power che all’ONU ha
opportunamente dimenticato di citare tutti i massacri fatti in
nome dell’America
Di Robert Fisk
E così c’è stata Samantha Power che ha fatto il suo pezzo “di
vergogna” all’ONU. Non c’è nessun atto di barbarie contro i
civili, nessuna uccisione di un bambino che vi ossessiona, che vi
dà proprio un po’ di brividi?”, ha domandato l’Ambasciatrice
dell’America all’ONU ai russi e ai siriani e agli iraniani. Ha
parlato di Halabja *, del Ruanda, di Srebrenica “e, ora, Aleppo”.
Strana questa cosa. Infatti, quando Samantha parlava di “barbarie
contro i civili”, mi sono ricordato di quando mi arrampicavo sui
civili palestinesi massacrati nei campi profughi di Sabra e
Shatila, a Beirut, nel 1982, massacrati dagli amici di Israele
della milizia libanese, mentre l’esercito di Israele, il più
potente alleato di Washington in Medio Oriente, stava a guardare.
Samantha, però, non lo ha nominato. Forse non c’erano abbastanza
morti palestinesi? Soltanto 1.700 ne furono uccisi, comprese donne
e bambini. Halabaja arrivò fino a 5.000 morti, ma certamente Sabra
e Chatila all’epoca “mi diedero i brividi”.
E poi mi sono ricordato della mostruosa invasione dell’Iraq. Forse
mezzo milione di morti. E’ una delle statistiche per i morti in
Ruanda. Certamente molti di più dei 9.000 morti di Srebrenica. E
posso dirvi che il mezzo milione di morti in Iraq “mi ha dato i
brividi” in misura notevole, per non parlare delle torture e delle
uccisioni nei centri per gli interrogatori della CIA in
Afghanistan e anche in Iraq. Mi ha “fatto venire i brividi” anche
sapere che il presidente degli Stati Uniti era solito mandare
prigionieri innocenti a essere interrogati nella…Siria di Assad!
Sì, venivano mandati da Washington a subire gli interrogatori in
quelli che Samantha ora chiama i “Gulag” della Siria.
Vecchio strano mondo. Samantha, Dio la benedica, non ha citato
Gaza, dove parecchi bambini palestinesi sono stati uccisi dagli
israeliani, e neanche lo Yemen, dove gli alleati taglia-teste
dell’America stanno ora mancando di rispetto agli Sciiti e hanno
ucciso quasi 4.000 civili. E neanche le uccisioni di massa
compiute dall’Isis a Mosul. E – la cosa più strana a dirsi –
Samantha non ha citato l’11 settembre. Questo, certamente, è
stato un crimine internazionale contro l’umanità, degno di
citazione nella lista della vergogna di Samantha. 3.996 innocenti
morti. Pensereste che sia un dovere per scagliarsi contro i
siriani e i russi e gli iraniani.
Invece no. Infatti lì c’è un tantino di problema, non è vero?
Perché il bagno di sangue dell’11 settembre è stato compiuto da
al-Qaida che in Siria ha cambiato il suo nome in al-Nusra e poi in
Jabhat Fateh al-Shan e è al-Sham (alias Nusra, alias al—Qaida) che
ha combattuto contro il regime siriano a Aleppo Est. Un po’
difficile, capite. Per Samantha esprimere il suo orrore per il più
spaventoso attacco al suo paese accaduto nella storia recente –
parlare di “barbarie contro i civili” – quando l’organizzazione
molto criminale della “jihadi” che ha commesso questo oltraggio è
proprio ad Aleppo Est a combattere contro l’esercito siriano.
Quindi Samantha deve buttare i morti dell’11 settembre nel secchio
della spazzatura allo scopo di dirci come dovrebbero
“rabbrividire” i nemici di al-Qaida per il loro comportamento ad
Aleppo. Dovrebbero rabbrividire anche per i Cristiani di Mosul,
uccisi o espulsi dall’Isis, gli Yazidi soggetti alla ‘pulizia
etnica’ dell’Isis, un argomento del quale Samantha è molto esperta
quando accadeva in Bosnia. Infatti, l’Isis viene semplicemente
cancellata dalla narrazione di Samantha e riceve un buon
attestato.
E noi giornalisti acconsentiamo a tutto questo. Quale è stata la
volta più recente che avete letto qualcosa sul catastrofico
ritorno dell’Isis nella città siriana di Palmira, avvenuti la
settimana scorsa, certamente una vittoria per coloro che si
ipotizza stiamo sconfiggendo a Mosul? E alcuni degli assalitori di
Palmira in realtà venivano da Mosul? Come lo hanno fatto quando
Mosul era circondata dall’esercito iracheno e dai loro alleati e
da tutti quei “consiglieri” americani? E del resto, quale è stata
l’ultima volta che avete sentito parlare di Mosul, circondata da
un esercito governativo che cercava di farsi strada operando
distruzioni per entrare nella città, contro i suoi difensori
jihadisti e dove c’era un numero anche maggiore di civili
assediati rispetto ad Aleppo?
E rieccoci quindi, sul familiare sentiero semantico lungo il quale
devono camminare tutti coloro che criticano i nemici della Siria
(e l’America). Sì, Bashar è un dittatore, la sua elezione è stata
una farsa, le sue milizie sono assassini, il suo esercito è
spietato, le sue prigioni così barbare che Washington vi ha
inviato i suoi prigionieri per degli interrogatori brutali. Ho
realmente vito un resoconto di una di queste sessioni in cui i
siriani che facevano l’interrogatorio, concludevano che il tizio
inviato dagli Stati Uniti era del tutto innocente. Ma, seriamente,
se tutti avessimo così “tanti brividi” – come Samantha – allora
saremmo dovuti intervenire militarmente in Siria (malgrado i
russi) e saremmo dovuti andare in soccorso dell’opposizione
siriana?
C’è però un altro elemento strano nel nostro oltraggio
occidentale, e l’indizio sta nella scelta fatta da Samantha Power
delle atrocità. Infatti l’uccisione con il gas dei Curdi di
Halabja era stata commessa dall’aviazione militare di Saddam che
era araba. E il genocidio in Ruanda era stato commesso dai
Ruandesi. E i massacri di Srebrenica erano stati commessi dalle
milizie di Milosevic, che erano serbe. Forse siamo stati
“pigramente a guardare”; dopo tutto, è quello che stiamo facendo e
che faremo riguardo ad Aleppo – me né noi né i nostri alleati
hanno realmente commesso queste atrocità. Samantha è rimasta su un
terreno sicuro, non è vero?
E questo è ciò che stiamo facendo in Europa. Il presidente
francese e il parlamento britannico – dove l’ex Cancelliere George
Osborne ha fatto il suo ‘pezzo’ di “povero me!” -si sono tutti
rammaricati di non aver fatto assolutamente nulla per la
sofferenza di Aleppo. E non intendevano fare nulla; questo il
motivo di tutti i posti vuoti al dibattito a Westminster.
E credo di conoscerne il motivo: perché questa è una delle
pochissime volte in cui le nostre dita non sono bagnate nel sangue
del Medio Oriente. Per una volta, né noi né i nostri alleati,
eccetto i ‘ragazzi’ di al-Nusra che sono sostenuti dal Qatar e
dagli altri nostri amici del Golfo, ma che sono “i buoni” in
tutto questo – sono colpevoli di nulla altro che l’indifferenza. E
questo è stato esattamente lo stesso problema nel Ruanda, e a
Srebrenica. Non lo abbiamo fatto noi, capo! Questa volta non
siamo stati noi.
Quindi vergogna sui siriani e i russi e gli iraniani. Vi dà
proprio un po’ di brividi, non è vero?
https://it.wikipedia.org/wiki/Attacco_chimico_di_Halabja
Da: Z Net – Lo spirito della resistenza è vivo
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