non c'è bisogno di rispolverare la storia per ricordarci cosa ci
fu in America e in Europa dopo la crisi del '29 e conseguente
grande depressione, la differente risposta, però preferisco
ricordare questa lezione piuttosto che fare moralismi. Il fatto
che oggi è dall'America che parte l'ondata fascista non mi
rassicura per niente.
Il 13/11/2016 13:09, "Sebastiano
Cosenza" (via disarmo Mailing List) ha scritto:
La sostanza dell’imperialismo
americano non cambia da obama/Hillary/trump. Cambia
l’atteggiamento dei vassalli e degli osservatori neutrali e
non .
Mi spiego : con trump al potere il
livello di attenzione sarà massimo soprattutto da parte dei
sinistri e finti sinistri.
Con la fintasantachiara killary al
potere la grancassa mediatica e i propinatori di
bombardamenti democratici ( alla BHL per intenderci)
starebbero felici e garruli.
Non è un caso che il bombardamento ai
nostri vicini di casa slavi l’abbia propinato un compagno
ex pci con il baffo all’uranio.
Sebastiano
più che a prenderci in giro dovremo stare a capirci. Non puoi
ribaltare quello che scrivo per raccontare quello che tu vuoi
che si dica. Le dichiarazioni di Trump sono impregnate di
razzismo e xenofobia si o no? Sì. Nelle strade dei vari Stati
sono tornati i nazisti e quelli del Ku Klux
Klan a favore di Trump inneggiando alla supremazia bianca ?
Si. Il sindaco di NY non darà a Trump la lista degli
immigrati irregolari perchè gli è antipatico o perchè Trump
ha parlato di deportazioni?
La guerra soft è quella del Pentagono? E di
chi dovrebbe essere? Ma che discorsi fai? E non dovrei dire
che Trump è un nazista perchè tu, e solo tu, capisci che
questo vuol dire che la Clinton invece è una pacifista. Ma
dai.
Finmeccanica ha donato più soldi a Trump.
La notizia è vera o falsa? Se è falsa mi dici che è falsa e
mandi un riferimento. Non hai bisogno di dirmi che le spese
militari sono aumentate progressivamente anche prima di
Trump. Lo sappiamo tutti come sappiamo chi ha iniziato le
guerre. Il dato sui finanziamenti a Trump però rimane. E
rimane il fatto che Trump ha dichiarato di voler aumentare
le spesi militari e di voler ammodernare l'arsenale
nucleare. Se è per questo ha detto al Giappone di costruirsi
l'arma nucleare se ha paura della Corea del Nord. E ha anche
detto che della Lituania non si interessa perchè è piccola e
conta nulla. E a tutti i paesi NATO ha detto di tirar fuori
i soldi se vogliono attivare l'art.5. (Per ora lo hanno
fatto solo loro).
La lavagna con quelli che scrivono i buoni
da una parte e i cattivi dall'altra forse fa parte del tuo
modo di concepire le cose. Se uno è nazista dico che un
nazista non che è cattivo.
Il 11/11/2016 19:56, Jure Ellero LT (via
disarmo Mailing List) ha scritto:
Non prendiamoci in giro: io in Trump non vedo un lume, un
miglioramento dei rapporti di forza, ma vedo l'evidenziarsi
d un sintomo. Studiare il fenomeno Trump può aiutarci a
contrastare il mondo di guerra. Piantarlo al muro con
quattro chiodi perchè Nazista e piangere Hillary no di
certo. Dove sta Aleppo Obama-Clinton lo sanno bene, e sta
nel mirino dei loro droni. La guerra soft è quella con il
pentagono sopra e isis, peshmerga, curdi siriani e bastardi
ceceni e bosniaci e albanesi e quant'altro di utile
dall'ukrajna alla libia sotto, a beccare e tirare bombe.
Come si fa a mettere uno tra i buoni e l'altro tra i
diavoli, giuro, non lo comprendo. Imbecillità, servilismo o
connivenza, scegliete voi. Affermi qui di non aver mai detto
'Clinton è meglio', ma i tuoi post precedenti dicono il
contrario. Nel post sui finanziamenti ai due candidati il
titolo - soggetto era totalmente fuorviante. Nell'ultimo è
Trump a spendere in armi, mentre i bunker ad Aviano per le
nuove bombette nucleari son pronti da un po'. Se si afferma
che l''efficacia può avere come obiettivo anche il controllo
e la repressione della popolazione' vuol dire che si sa di
cosa si sta parlando. Discutiamo pure ma, ripeto, non
prendiamoci in giro.
Jure Ellero
Il 11/11/2016 08:02, rossana ha
scritto:
Evidentemente c'è chi si sente più tranquillo con un
nazista come presidente. Colui che ha risposto durante una
intervista "Che cosa è Aleppo?" Oppure rispetto ai russi:
"Hanno una capacità molto più moderna rispetto a noi, noi
non ci siamo aggiornati, la flotta aeronautica, i
bombardieri in particolare, ha bisogno di una
modernizzazione". Trump è quello che vuole annullare
l'accordo con l'Iran perchè ha Israele come migliore
alleato.
Detto questo la Clinton è meglio? Nessuno ha detto
questo. Ed è proprio per questo che trovo inquietante la
tifoseria che vede in Trump il minor male possibile.
Tornando alla domanda di Caterina: Trump fa riferimento
all'ammodernamento dei sistema d'arma cosiddetti
"pesanti", l'hard(ware), la faccia "materiale" della
guerra (bombardieri, carri armati, sottomarini, ecc.).
Clinton aveva avvallato la trasformazione del mercato
delle armi (che avviene dopo quello commerciale) e della
sua produzione, privilegiando quanto l'avvento della
rivoluzione elettronica e dell'informazione stava
generando. La faccia soft(ware) è quella che vede il cuore
del sistema d'arma e della guerra nella sua
"immaterialità", ossia nella capacità di comunicare,
diffondere e condividere informazioni in grado di ottenere
un dominio dell'informazione. Che è poi la rete che
permette il comando e controllo in modo rapido ed
efficiente su una vasta area geografica. Reti di computer,
radio, sensori, satelliti e una grande quantità di dati
collegano qualsiasi attività creando un ambiente
integrato. Questi includono la sorveglianza, guerra
elettronica, gestione delle missioni e coordinamento delle
armi, il controllo dell'aria, l'identificazione
dell'obiettivo e la gestione della rete. Una guerra
siffatta ha i suoi punti deboli: violenta nell'attacco,
debole nella difesa. Bush junior quando ha attaccato
l'Iraq ha sperimentare questa nuova modalità accanto a
quella tradizionale (truppe di terra).
Se ti interessa capire l'intreccio reso possibile dalle
nuove tecnologie fra sistema d'arma, modo di produzione e
mercato, puoi andare all'articolo che riprende un mio
intervento ad un convegno circa il ruolo dell’industria
della difesa e sicurezza nella politica estera e di difesa
italiana ed europea, in particolare dove scrivo "In
generale in tutte queste aziende la trasformazione,
ottenuta con l’introduzione di nuove tecnologie (IT), non
ha riguardato solo l’innovazione del prodotto e del
processo produttivo, ma anche l’organizzazione del lavoro
e delle strutture produttive (decentramento produttivo).
Questa rivoluzione portata dalle tecnologie
dell’informazione e della comunicazione ha prodotto una
globalizzazione del mercato e delle filiere produttive e
quindi un aumento della concorrenza sia per i lavoratori
sia per le aziende. Quella che viene chiamata “rivoluzione
negli affari militari” riguarda l’applicazione delle nuove
tecnologie (che sono duali, cioè possono servire sia nel
campo civile sia nel campo militare) nei sistemi di
comando e controllo militare alle armi di precisione, nei
velivoli di combattimento (ruolo sempre più importante
dell’avionica), ha creato una nuova generazione di motori,
di veivoli e veicoli a pilotaggio remoto e la gestione
digitale del campo si battaglia e allo spazio. La nuova
dottrina militare statunitense ha indirizzato le aziende
verso soluzioni incentrate sull’integrazione rete centrica
dei sistemi d’arma. In questo tipo di guerra i sistemi
d’arma dovrebbero raggiungere la loro massima efficacia
perché inseriti in un network informatico capace di
avvolgere l’intero sistema operativo. Questa efficacia può
avere come obiettivo anche il controllo e la repressione
della popolazione". http://www.peacelink.it/disarmo/a/42906.html
Il 10/11/2016 22:15, Luigi Guasco
(via disarmo Mailing List) ha scritto:
Quanto dovrebbe essere contenta
l'umanità che una fanatica guerrafondaia
imperialista,non sia diventata presidente continuando
l'opera di Obama?,secondo me tanto da quantificarlo
in megatoni:se diamo credito alle dichiarazioni di
Trump lo scontro diretto,che c'è già stato"in
Siria"non si ripeterà.
Una volta che si è davvero
scongiurato il confronto diretto e l'avvento
ineluttabile e auspicabile del mondo
multipolare,Soros e compagni non avranno più ragioni
per finanziare i pacifinti e tagliagole che
rimarranno disoccupati.
Il giorno 10 novembre 2016
19:53, caterina.regazzi at alice.it
<caterina.regazzi at alice.it>
ha scritto:
Cosa vuol dire "reteocentrica"?
Caterina
----Messaggio originale----
Da: disarmo at peacelink.it
Data: 10-nov-2016 19.46
A: <disarmo at peacelink.it>
Ogg: Re: [Disarmo] DONALD TRUMP SARA' IL
PROSSIMO PRESIDENTE USA
Ma se per caso SOFT lo dice Vespa il
popolino ci crede.
Il 10/11/2016 19:28,
rossana ha scritto:
Forse non hai capito il significato di
soft rispetto alla forma hard. Per soft si
intende la guerra reteocentrica.
Il 10/11/2016 19:25,
Jure Ellero LT (via disarmo Mailing
List) ha scritto:
Soft?? Soft chi? Ha lanciato chi isis e
sottostrati vari a ridurre come abbiamo
visto aleppo, palmira, iraq e tre quarti
di medioriente? A spalmare di nucleare
pronto all'uso il confine orientale
della NATO allargata con i colpi di
stato, vedi ucraina? Chi se non i bush
clinton obama? Per non citare tutte le
loro altre stragi. I droni sono sterili,
ma in terra ci sono i cadaveri, a
milioni. E la chiami soft. Fermare
quella andava fatto, qualcuno c'è
riuscito: bene. ora trattiamo.
jure.
Il 10/11/2016
18:45, rossana ha scritto:
non è esattamente così. Trump è per
la forma hard della guerra, Clinton ha
lanciato quella legata alla
rivoluzione elettronica, soft. Trump e
per ricentralizzare la produzione,
Clinton era per il decentramento.
Clinton per i mercati aperti, Trump
per i dazi. Questi sono solo esempi.
Il 10/11/2016
18:40, Jure Ellero LT (via disarmo
Mailing List) ha scritto:
Nemmeno qui Donald c'entra: il
programma è di antica data. Made in
Clinton, tra i tanti. Il problema
sono USA e NATO, non il presidente
galattico.
Jure
Il 10/11/2016
07:17, rossana ha scritto:
Una delle priorità militari di
Trump è la modernizzazione
dell'arsenale militare USA.
Ottima giornata per Leonardo
Finmeccanica (+7,6%) ...
Spicca il forte rialzo messo a
segno da Leonardo Finmeccanica
(+7,61% a 11,59 euro). Secondo gli
operatori il gruppo aerospaziale
potrebbe beneficiare della
politica di Donald Trump, che
punta a incrementare le spese
militari. ...
DONALD
TRUMP SARA' IL PROSSIMO
PRESIDENTE USA
Mi spiace
per gli operai "bianchi" che
si stanno affidando ad un
fan di Mussolini. Il
protezionismo come ricetta,
quando non si mette in
discussione la struttura
ingiusta dell'economia,
senza la priorità di una
redistribuzione del reddito
che aumenti la domanda
interna, porterà ad una
crisi economica mondiale.
L'accordo sul clima di
Parigi diventerà PURTROPPO
carta straccia. La NATO avrà
problemi ma perché si vuole
"garantire sicurezza"
esclusivamente a chi paga di
più in bilanci militari.
Nell'immediato Putin potrà
essere contento, ma la
logica delle cose, alla
lunga, porta allo scontro di
chi si vanta di essere gallo
nel pollaio ed è prigioniero
di retoriche militariste e
nazionaliste ...
Quanto a
Hillary Clinton, chi è causa
del suo mal pianga sé
stesso. Dicono che il suo
errore sia stato essere
contro e non per, "sparare
su Trump per gli scandali
sessuali" invece di
sottolineare sue proposte
positive in favore dei
settori popolari. Ma non
aveva scelta: non aveva in
sostanza nulla da dire in
cui credesse sul serio
tranne che puntare sulla
difesa di uno status quo
indifendibile. La Clinton,
possiamo dirlo con il senno
del poi?, era la peggior
candidata che i democratici
USA avrebbero potuto
sciegliere: complice di Wall
Street, incapace di parlare
all'America ferita da
speculazione,
deindustrializzazione e
delocalizzazione, quella che
nonostante i "buoni
risultati" dell'economia
americana si trova sempre
più impoverita (ormai è
chiaro che sarebbe stato
meglio Sanders al suo
posto). Le élites anche in
Europa dovranno pur fare una
riflessione su queste
economie che vedono il PIL
crescere, i bilanci pubblici
andare in pareggio, ma in
cui la gente si trova sempre
più indebitata quando non
precarizzata e disoccupata.
Questo
non giustifica però la
protesta di pancia che si
lascia attrarre dal primo
demagogo televisivo che
promette miracoli economici
sulla base di sue presunte
abilità "genetiche" nel
condurre il business e
rimesta nel torbido della
guerra tra poveri
individuando gli immigrati
come capro espiatorio.
Personalmente
sono molto preoccupato per
la pace nel mondo. Comunque
bisogna lavorare sulla
novità geopolitica positiva:
la rivolta degli Stati non
nucleari, con il varo del
Trattato di interdizione
delle armi atomiche, è erede
del "movimento dei non
allineati". E' la tendenza
verso una democrazia
internazionale, cioè un
mondo in cui la forza del
diritto prevale sul diritto
della forza: l'obiettivo
della nonviolenza pragmatica
ed efficace.
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