DONALD TRUMP SARA' IL PROSSIMO PRESIDENTE USA
Mi spiace per gli operai "bianchi" che si stanno
affidando ad un fan di Mussolini. Il protezionismo come
ricetta, quando non si mette in discussione la struttura
ingiusta dell'economia, senza la priorità di una
redistribuzione del reddito che aumenti la domanda
interna, porterà ad una crisi economica mondiale.
L'accordo sul clima di Parigi diventerà PURTROPPO carta
straccia. La NATO avrà problemi ma perché si vuole
"garantire sicurezza" esclusivamente a chi paga di più in
bilanci militari. Nell'immediato Putin potrà essere
contento, ma la logica delle cose, alla lunga, porta allo
scontro di chi si vanta di essere gallo nel pollaio ed è
prigioniero di retoriche militariste e nazionaliste ...
Quanto a Hillary Clinton, chi è causa del suo mal
pianga sé stesso. Dicono che il suo errore sia stato
essere contro e non per, "sparare su Trump per gli
scandali sessuali" invece di sottolineare sue proposte
positive in favore dei settori popolari. Ma non aveva
scelta: non aveva in sostanza nulla da dire in cui
credesse sul serio tranne che puntare sulla difesa di uno
status quo indifendibile. La Clinton, possiamo dirlo con
il senno del poi?, era la peggior candidata che i
democratici USA avrebbero potuto sciegliere: complice di
Wall Street, incapace di parlare all'America ferita da
speculazione, deindustrializzazione e delocalizzazione,
quella che nonostante i "buoni risultati" dell'economia
americana si trova sempre più impoverita (ormai è chiaro
che sarebbe stato meglio Sanders al suo posto). Le élites
anche in Europa dovranno pur fare una riflessione su
queste economie che vedono il PIL crescere, i bilanci
pubblici andare in pareggio, ma in cui la gente si trova
sempre più indebitata quando non precarizzata e
disoccupata.
Questo non giustifica però la protesta di pancia che si
lascia attrarre dal primo demagogo televisivo che promette
miracoli economici sulla base di sue presunte abilità
"genetiche" nel condurre il business e rimesta nel torbido
della guerra tra poveri individuando gli immigrati come
capro espiatorio.
Personalmente sono molto preoccupato per la pace nel
mondo. Comunque bisogna lavorare sulla novità geopolitica
positiva: la rivolta degli Stati non nucleari, con il varo
del Trattato di interdizione delle armi atomiche, è erede
del "movimento dei non allineati". E' la tendenza verso
una democrazia internazionale, cioè un mondo in cui la
forza del diritto prevale sul diritto della forza:
l'obiettivo della nonviolenza pragmatica ed efficace.
Alfonso Navarra