[Disarmo] Avaaz associazione a delinquere - Diana Johnston
- Subject: [Disarmo] Avaaz associazione a delinquere - Diana Johnston
- From: Jure Ellero LT <glry at ngi.it>
- Date: Sat, 15 Oct 2016 19:04:04 +0200
From:
Diana Johnstone Sent:
Thursday, October 06, 2016 11:08 AM Subject:
Ho scritto questo sulla Siria Associazione
a delinquere per distruggere la Siria
05.10.2016 - Redazione
Italia Quest'articolo
è disponibile anche in: Inglese Le
forze armate siriane debbono riprendere la parte di
Aleppo occupata dai ribelli.
Riprodotto,
con permesso, da Counterpunch
Tutti affermano
di voler porre fine alla guerra in Siria e riportare la
pace in Medio Oriente. Va
bene, non esattamente tutti. No-fly-zone?
Non suona familiare? Quello fu lo stratagemma che servì
per distruggere le difese aeree della Libia e aprì quel
paese al cambio di regime nel 2011. Fu promosso con zelo
da Hillary Clinton, che è anche nota per sostenere la
stessa mossa in Siria. Quindi
si tratta solo di omicidi di massa di bambini indifesi, e
per fermarli dovremmo chiamare il Re dei Droni, Obama, a
por fine al “terrore dal cielo”. In
questa prospettiva, i ribelli scompaiono. E
scompaiono tutti i loro sostenitori stranieri, il denaro
saudita, i fanatici wahhabiti, le reclute ISIS provenienti
da tutto il mondo, le armi degli Stati Uniti e il supporto
francese. La guerra è solo causata dallo strano capriccio
di un “dittatore” che si diverte a bombardare i propri
bambini indifesi e a bloccare gli aiuti umanitari. Questa
rappresentazione riduce cinque anni di guerra in Siria ad
una situazione simile a quanto fu raffigurato in Libia per
giustificare la no-fly-zone: nient’altro se non un
dittatore malvagio che bombarda il suo popolo. Per
il pubblico che ama trangugiare gli eventi mondiali
sotto forma favola, tutto questo si presta a
pennello: firmare una petizione al computer e salvare i
bambini. Aspetta
un attimo – ma vuoi dire che vogliono far vincere i
ribelli? Non esattamente. Gli unici ribelli in teoria
abbastanza forti per vincere sono quelli dell’ISIS.
Nessuno vuole davvero questo. Avaaz
ha il compito di spingere l’opinione pubblica a opporsi a
questa operazione militare, dipingendola come nient’altro
che uno sforzo congiunto russo-siriano per uccidere i
civili, soprattutto bambini. Per questo,
invocano un’operazione militare della NATO per abbattere
(che è quello che “no-fly” significa) gli aerei siriani e
russi che danno supporto aereo all’offensiva dell’esercito
siriano. Ma
neppure tali drastiche misure mirano a porre fine alla
guerra. Mirano a indebolire la parte vincente per evitare
che vinca. Per prolungare una situazione di stallo.
Mirano – per usare l’assurda espressione in uso durante la
guerra in Bosnia – a creare un “campo di gioco equo”, come
se la guerra fosse un evento sportivo. Mirano a mantenere
la guerra in atto fino a quando nulla rimarrà della Siria,
e ciò che resta della popolazione siriana riempia i campi
profughi in Europa. Come il New
York Times ha riportato da Gerusalemme nel settembre del
2013: “La sinergia tra le posizioni israeliane e
americane, anche se non esplicitamente articolata dai
leader dei due paesi, potrebbe essere una fonte
fondamentale di sostegno per Obama che cerca
l’approvazione del Congresso per attacchi chirurgici in
Siria”. E ha aggiunto: “le preoccupazioni di Israele per
la sua sicurezza nazionale hanno un ampio sostegno
bipartisan a Washington, e l’American Israel Public
Affairs Committee (AIPAC), l’influente lobby pro-Israele a
Washington, ha fatto sentire il suo peso martedì scorso a
sostegno della strategia di Obama”. (Questo avvenne quando
Obama stava progettando di “punire il presidente Bashar
al-Assad per l’uso di armi chimiche senza cercare di
destituirlo dal potere” – prima che Obama decidesse per
l’alternativa di affiancare la Russia nel disarmare
l’arsenale chimico siriano, decisione per la quale Obama
continua ad essere condannato dalla lobby pro-Israele e
dal Partito della Guerra). L’AIPAC
“non ha dichiarato nulla, tuttavia, circa l’esito
preferito della guerra civile …”. La
verità è che la Siria è vittima di una Associazione a
Delinquere che da lungo tempo ha pianificato di
distruggere l’ultimo Stato Arabo indipendente laico
nazionalista in Medio Oriente, dopo aver distrutto l’Iraq
nel 2003. Mentre viene attribuita alla repressione
governativa di “pacifiche proteste” nel 2011, la rivolta
armata era stata pianificata per anni ed è stata sostenuta
da potenze esterne: Arabia Saudita, Turchia, Stati Uniti e
Francia, tra le altre. I motivi francesi rimangono
misteriosi, a meno che non siano collegati a quelli di
Israele che vede la distruzione della Siria come un mezzo
per indebolire il suo rivale nella regione, l’Iran. Anche
l’Arabia Saudita vuole indebolire l’Iran, ma per motivi
religiosi. La Turchia, ex potenza imperiale nella regione,
ha ambizioni territoriali e politiche proprie. Fare a
pezzi la Siria può soddisfare tutti. Questa
cospirazione sfacciata e perfettamente aperta per
distruggere la Siria è un grave crimine internazionale, e
gli Stati di cui sopra sono co-cospiratori. In questa
impresa criminale congiunta essi sono uniti
a organizzazioni apparentemente “umanitarie” come Avaaz
che diffondono propaganda di guerra col pretesto
di proteggere i bambini. Questo funziona perché la maggior
parte degli americani semplicemente non può credere che il
loro governo possa fare cose del genere. Poiché la gente
comune ha buone intenzioni e odia vedere bambini uccisi,
immagina che per il loro governo sia lo stesso. Questa
fede rassicurante è difficile da abbattere. E’ più
naturale credere che i criminali siano persone malvagie in
un paese di cui in effetti non si capisce niente. Non
vi è alcuna possibilità che questa impresa criminale
possa mai suscitare l’attenzione dei procuratori presso la
Corte Penale Internazionale che, come la maggior parte
delle principali organizzazioni internazionali, è
totalmente sotto il controllo degli Stati Uniti. Ad
esempio, il sottosegretario generale delle Nazioni Unite
per gli affari politici, che analizza e contestualizza
le questioni politiche per il Segretario Generale Ban Ki
Moon, è un diplomatico americano, Jeffrey Feltman, che era
un membro chiave del team di Hillary Clinton quando
provocò il cambio di regime in Libia. E complici in questa
impresa criminale sono tutte le organizzazioni
pro-governative “non governative” come Avaaz che spingono
l’ipocrisia su nuove distanze sfruttando la compassione
per i bambini al fine di giustificare e perpetuare questo
grande crimine contro l’umanità e contro la pace nel
mondo.
Traduzione
di Leopoldo Salmaso |
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