[Disarmo] Reportage Sky News su traffico armi internazionale
- Subject: [Disarmo] Reportage Sky News su traffico armi internazionale
- From: "rossana123 at libero.it" <rossana123 at libero.it>
- Date: Mon, 8 Aug 2016 09:39:52 +0200 (CEST)
- Reply-to: "rossana123 at libero.it" <rossana123 at libero.it>
Revealed: the £1bn of weapons flowing from Europe to Middle East https://www.theguardian.com/world/2016/jul/27/weapons-flowing-eastern-europe-middle-east-revealed-arms-trade-syria
Weapons smuggled from Ukraine end in Western Europe – Sky
News
http://uatoday.tv/crime/weapons-smuggled-from-ukraine-end-in-western-europe-sky-news-711457.html
Gang Selling AK-47s 'Bound For Western
Europe'
http://news.sky.com/story/gang-selling-ak-47s-bound-for-western-europe-10526393
La Direzione di investigazione dei reati di criminalità organizzata e
terrorismo ronena (Diicot) ha annunciato che effettuerà delle indagini
dopo che l’emittente televisiva britannica "Sky News" ha trasmesso un
reportage sui trafficanti romeni di armi. I giornalisti britannici che
hanno curato il reportage sostengono che, dopo due mesi di negoziati,
sono stati indirizzati verso una zona isolata della Romania, dove si
sono incontrati con i trafficanti. Secondo "Sky News", si tratta di armi
provenienti dall’Ucraina,e destinate all'Europa occidentale e al Medio
Oriente. La Romania figurava anche fra quei paesi dell’Europa centro
orientale indicati nell’ultimo rapporto di Balkan investigative report
network (Birn) e l’organizzazione no profit Progetto di investigazione
sulla corruzione e il crimine organizzato (Occrp) fra quelli venditori
di armi destinate alle aree di crisi in Medio Oriente.
Si tratta soprattutto di armi usate – che spesso rappresentano un
lascito dell’ex Unione sovietica – per un valore complessivo di 1,2
miliardi di euro che sarebbero state inviate ai paesi dell’area
mediorientale dal 2012, quando alcune delle cosiddette “primavere arabe”
sono sfociate in scontri armati più o meno latenti. Gli armamenti,
infatti, sono poi finiti nei “teatri di guerra” e nelle aree di crisi
della zona. In 13 mesi, secondo i dati di Birn e Occrp sarebbero 68 i
voi che trasportavano armi e munizioni diversi verso paesi del Medio
Oriente e della Turchia.
In base ai dati forniti dalle Nazioni Unite, come i registri di volo e i
contratti sulla vendita di armamenti dell’ultimo anno, emergono otto
paesi dell’Europa centro-orientale: Bosnia-Erzegovina, Bulgaria,
Croazia, Repubblica Ceca, Montenegro, Romania, Serbia e Slovacchia. Da
questi paesi sarebbero partiti voli con carichi di migliaia di fucili
d'assalto; granate di mortaio; lanciarazzi; armi anticarro; e
mitragliatrici pesanti. Queste armi dal 2012 si sono riversate nella
regione mediorientale: gli otto paesi in questione, infatti, hanno
approvato l'invio di armi e munizioni per un valore di 1,2 miliardi di
euro a Arabia Saudita, Giordania, Emirati Arabi Uniti e Turchia. Il
problema principale, tuttavia, è che le rotte di queste armi sono state
“deviate”, facendole finire nella mani dei combattenti di gruppi
islamisti, fra cui anche lo Stato islamico.
Come riferisce anche il quotidiano britannico “The Guardian”, ci sono
oltre cinquanta tra filmati e fotografie che ritraggono armi e munizioni
identificate come provenienti dall’Europa orientale e dall’Asia
centrale, nelle mani di militanti islamisti. Fra questi figurano alcune
unità dell’Esercito siriano libero, il gruppo d’opposizione siriana
sostenuto dalla comunità occidentale; Ansar al Sham, gruppo armato
siriano islamista di stampo salafita; il Fronte al Nusra, sigla legata
ad al Qaeda; lo Stato islamico; varie altre fazioni che si oppongono al
presidente siriano Bashar al Assad; e le formazioni sunnite attive nella
crisi in corso in Yemen. Quasi tutte le sigle siriane, a parte
l’Esercito libero, sono inserite nelle “liste nere” internazionali e
designati come gruppi terroristici. In cima ai paesi “esportatori”
dell’Europa orientale, figura la Croazia con una quota di 302 milioni di
euro, seguita dalla Repubblica Ceca con 240 milioni di euro e da Serbia
e Slovacchia, rispettivamente, con 194 e 192 milioni di euro.
Si tratta di cifre consistenti, cui partecipano anche la Bulgaria, con
una quota di 122 milioni di euro; la Romania con 81 milioni di euro; la
Bosnia Erzegovina con 72 milioni di euro; e infine il Montenegro con 3
milioni. Queste somme riguardano le transazioni degli ultimi quattro
anni. Tuttavia, secondo Birn e Occrp, i dati potrebbero essere molto più
elevati perché quattro degli otto paesi in questione non hanno fornito i
dati sulle licenze di esportazione di armi per il 2015, mentre sette di
loro non lo hanno fatto per i dati relativi al 2016. Peraltro, i
quattro paesi principali mete delle spedizioni – Arabia Saudita,
Giordania, Emirati e Turchia – sono importanti fornitori di armi a Siria
e Yemen che però vantano una storia carente, o del tutto assente, in
termini di commercio di armi con l’Europa centro orientale prima del
2012.
Il rapporto, inoltre, mostra come il trend di queste transazioni sia in
crescita e non in rallentamento, dato che alcune delle principali
commesse sono state approvate nel 2015. Le spedizioni di armamenti
avvengono soprattutto per via aerea, e il velivolo più comunemente
utilizzato è l’Ilyushin II-76, mezzo di produzione sovietica in grado di
trasportare sino a 50 tonnellate di carico, ovvero circa 16 mila fucili
Kalashnikov AK-47 o 3 milioni di proiettili. Fra gli altri aeromobili
figura anche il Boeing 747 che ha una capacità doppia rispetto
all’Ilyushin. Tuttavia, armi e munizioni non giungono in Medio Oriente
solo attraverso il trasporto aereo. Dai rapporti, infatti, emerge come
almeno spedizioni sono state effettuate dai militari degli Stati Uniti
dal dicembre del 2015 dai porti del Mar Nero di Costanza, in Romania, e
Burgas, in Bulgaria. Grazie a queste spedizioni sarebbero state
trasportate circa 4.700 tonnellate di armi e munizioni verso il Mar
Rosso e la Turchia.
- Prev by Date: [Disarmo] Venti di guerra: il tribunale di Catania ordina il dissequestro del Muos
- Next by Date: [Disarmo] intervista completa a Julian Assange
- Previous by thread: [Disarmo] Venti di guerra: il tribunale di Catania ordina il dissequestro del Muos
- Next by thread: [Disarmo] intervista completa a Julian Assange
- Indice: