[Disarmo] Lettera a Grasso e Boldrini dei disarmisti esigenti e di Zanotelli - L'Italia stia con il fronte antinucleare a Ginevra - quindi via le atomiche!



 

COMUNICATO STAMPA

 

UNA LETTERA APERTA DEI DISARMISTI ESIGENTI  E DI ALEX ZANOTELLI A LAURA BOLDRINI E A PIERO GRASSO: L’ITALIA A GINEVRA SI SCHIERI GIA’ DA MAGGIO CON IL FRONTE DEI PAESI CHE VOGLIONO L’ABOLIZIONE DELLE ARMI NUCLEARI: QUINDI SUBITO VIA LE ARMI ATOMICHE DAL TERRITORIO ITALIANO!

 

Milano – 29 aprile 2016

 

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Dal 2012 i Paesi non nucleari sono in rivolta contro la “gabbia” del Trattato di non proliferazione nucleare ed hanno avviato percorsi autonomi (conferenze internazionali di Oslo, Nayarit e Vienna) per costringere gli Stati nucleari al disarmo degli ordigni più spaventosi e pericolosi per tutti: una garanzia di autodistruzione se non vengono eliminati.

In Italia di tutto questo non si sa praticamente nulla ed il dibattito politico e pubblico quasi lo ignora. (Ciò a differenza, ad esempio, di quanto succede in OLANDA, dove il Parlamento olandese ha giusto giusto dato mandato al governo di schierarsi a Ginevra con gli Stati non nucleari per iniziare a lavorare a livello internazionale sul divieto delle armi nucleari: voto importantissimo perché rompe la complicità nel fronte della “condivisione nucleare NATO” cui appartiene il nostro Paese).

Alex Zanotelli, missionario comboniano; Alfonso NavarraEnergia Felice ed obiettore alle spese militari;  ed Antonia Sani presidente della WILPF Italiahanno scritto stamattina, insieme ad altri primi firmatari, in nome  e per conto dei "disarmisti esigenti" (dall'ultimo appello di Stéphane Hessel) alle deputate e ai deputati, alle senatrici e ai senatori, una lettera aperta (sotto riportata).

L’obiettivo è chiedere che il governo italiano, in vista della sessione di maggio a Ginevra dell’OPEN ENDED WORKING GROUP (OEWG) sul disarmo nucleare (i lavori iniziano il 2 maggio e si concluderanno giorno 13), riceva un mandato dalle Camere su due punti:

1) sganciarsi dalla subalternità nei confronti delle potenze nucleari e schierarsi con gli Stati – già la maggioranza dei membri ONU! - che hanno sottoscritto l’Impegno Umanitario (va colmato il gap giuridico tra le armi nucleari e le armi biologiche e chimiche già proibite) e che hanno, per così dire, su proposta del Messico, “strappato” l’OEWG all’ultima Assemblea generale (dicembre 2015);

2) di conseguenza, avviare il processo per rimuovere unilateralmente dal nostro territorio, quale primo passo nella direzione giusta della denuclearizzazione generale e globale, qualsiasi arma nucleare e a non consentirne su di esso il trasporto o qualsiasi altra attività connessa (si ricorda in proposito la mozione trasversale “contro gli F35 nucleari”, primo firmatario il cittadino eletto al Senato per il M5S Roberto Cotti).

All’OEWG di Ginevra una delegazione di “disarmisti esigenti” sarà presente dal 9 al 13 maggio. Essi sottolineano che a livello mondiale ci sono 115 paesi che hanno vietato l'arma di distruzione di massa, con i trattati per le zone libere dalle armi nucleari; e che 139 paesi vogliono negoziare un divieto. Se il governo italiano non prende una decisione “dalla parte dell’Umanità”, sarà isolato nel mondo!

La lettera sottolinea altresì la necessità di prendere in esame la proposta di legge di iniziativa popolare n.172 del 26.7.2007  “Per un futuro senza atomiche”  che raccolse più di 67.000 firme e fu consegnata alla presidenza della Camera il 27 marzo 2008 (finendo poi per giacere nei cassetti).

L'iniziativa della lettera ai presidenti delle Camere e ai parlamentari prosegue un percorso di campagne e di azioni incentrato sull’esigenza che cittadini, religioni, ideologie e intellettuali di tutto il mondo si uniscano e inizino ad incidere con vigore sui governi, così come propone la mozione presentata al Senato da Loredana De Petris, di SI-SEL, successiva rispetto a quella già fatta approvare alla Camera il 26 novembre 2015 dall'on. Filiberto Zaratti (SI-SEL), perché si dia il via ad una nuova stagione di serenità per tutta l’umanità. Si tratta di distruggere ogni ordigno nucleare - è un "diritto" che la "deterrenza" sia messa fuori legge e questo "diritto" deve essere contemplato in una Dichiarazione dei diritti dell'Umanità; e di operare a favore di energie che non compromettano l’ambiente e il clima, vedi i combustibili fossili ed il nucleare cd “civile”, quest'ultimo bocciato dagli italiani con il referendum del giugno 2011.

Per info da parte dei "DISARMISTI ESIGENTI":

ALEX ZANOTELLI

Alfonso Navarra cell. 340-0878893           Email alfiononuke at gmail.com

Antonia Sani- WILPF-Italia- cell. 349-7865685       Email antonia.sani at alice.it  

Luigi Mosca – Armes Nucléaires Stop  Email  luigimosca39 at gmail.com

Alla c.a. di:

on. LAURA BOLDRINI- PRESIDENTE DELLA CAMERA DEI DEPUTATI

Sen. PIERO GRASSO – PRESIDENTE SENATO DELLA REPUBBLICA

E p.c.  GENTILI DEPUTATE E DEPUTATI, SENATRICI E SENATORI

 

LETTERA APERTA – da Milano 29 aprile 2016

 

L'Italia si schieri con il fronte antinucleare a Ginevra (OEWG dell'ONU) e coerentemente rimuova tutte le armi nucleari dal proprio territorio

 

L’Italia si prepara ad accogliere nelle basi di Ghedi ed Aviano le nuove, costose bombe atomiche statunitensi B-61-12, per quello che se ne sa settanta, in sostituzione delle attuali B-61, bombe che saranno montate sui caccia-bombardieri F35 in via di acquisizione.

Esse, teleguidate e non semplicemente a gravità, hanno capacità anti-bunker che abbassano la soglia dell’uso nucleare, cioè sono adatte ai piani NATO per il cosiddetto “first-use”, dottrina mai abbandonata contro il “nemico russo” di sempre, applicazione del concetto strategico di “guerra nucleare limitata”.

Allo stesso modo gli F-35 erediteranno le funzioni che attualmente assolvono i Tornado nella “condivisione nucleare NATO”, che coinvolge anche Germania, Belgio, Olanda e Turchia.

Né va ignorato il via-vai mediterraneo di navi e sommergibili USA, che possono – “non confermate né smentite”, secondo la formula ufficiale -trasportare armi nucleari, negli 11 porti italiani ufficialmente “nucleari”.

Mentre nel mondo gli Stati non nucleari a Ginevra, con l’Open Ended Working Group dell’ONU (la seconda sessione si concluderà il 13 maggio pv), forzando la “gabbia” del Trattato di Non Proliferazione, pongono finalmente sul tappeto delle decisioni internazionali urgenti un Trattato per l’interdizione delle armi nucleari, AUSPICHIAMO che l’Italia, Paese dalla Costituzione identitariamente “pacifista”, contribuisca da subito al disarmo nucleare mondiale.

Questo significa impegnare il nostro governo:

1)  a sganciarsi dalla subalternità nei confronti delle potenze nucleari e a schierarsi con gli Stati – già la maggioranza dei membri ONU!- che hanno sottoscritto l’Impegno Umanitario e che hanno, per così dire, su proposta del Messico, “strappato” l’OEWG all’ultima Assemblea generale (dicembre 2015);

2)  a rimuovere unilateralmente dal nostro territorio, quale primo passo nella direzione giusta della denuclearizzazione generale e globale, qualsiasi arma nucleare e a non consentirne su di esso il trasporto o qualsiasi altra attività connessa. E', tra l'altro, quanto a suo tempo chiese la proposta di legge di iniziativa popolare n.172 del 26.7.2007  "Per un futuro senza atomiche" che raccolse più di 67.000 firme e fu consegnata alla presidenza della Camera il 27 marzo 2008 (finendo poi per giacere nei cassetti).    

Dobbiamo comprendere che qualsiasi forza di dissuasione è in realtà una illusione mortale (suicidaria!), dato che la guerra nucleare può essere scatenata persino "per incidente, per caso o per errore"; e che possedere ed ospitare armi nucleari costituisce oggi un fattore potente di riarmo e di proliferazione.

Secondo gli scienziati atomici non abbiamo tempo da perdere, ci troviamo oggi a 3 minuti dalla Mezzanotte nucleare, e dobbiamo essere consapevoli che siamo – tutta l’Umanità – per la quale il disarmo nucleare deve diventare un “diritto” – sulla stessa barca!

Il parlamento italiano – è la richiesta che vi rivolgiamo – deve discutere ed emanare – in vista della sessione di maggio a Ginevra (e comunque entro la sessione di agosto) - degli atti di indirizzo in questo senso per il governo e la sua diplomazia più univocamente espliciti di quelli finora approvati.

La stessa UE, che ha a capo della PESC Federica Mogherini, deve essere investita della problematica antinucleare senza mezzi termini, anche perché è dovere di tutti gli italiani ad ogni livello dare esecuzione in tutte le sedi al voto popolare contro il rischio “atomico”, espressosi nel referendum del giugno 2011.

 

I nostri auguri di buon lavoro,

 

ALEX ZANOTELLI – Alfonso Navarra – Antonia Sani – Luigi Mosca – Giovanna Pagani – Ennio La Malfa – Giuseppe Bruzzone – Laura Tussi – Fabrizio Cracolici – Mario Agostinelli –  28 aprile 2016

 

Altre firme su: www.petizioni24.com/esigiamo

 

Per info da parte dei "DISARMISTI ESIGENTI":

ALEX ZANOTELLI

Alfonso Navarra cell. 340-0878893          

Email alfiononuke at gmail.com

Antonia Sani- WILPF-Italia- cell. 349-7865685      

Email antonia.sani at alice.it