L’ex capo delle forze armate spagnole si candida con Podemos. Il partito degli indignados ha segnato un gran punto, per lo meno mediatico, in vista delle elezioni del 20 dicembre. José Julio Rodríguez è stato il capo di Stato maggiore della difesa dal 2008 al 2011, durante il governo Zapatero. Rodríguez, generale dell’aeronautica in pensione dalle note simpatie progressiste, figura al secondo posto della lista di Saragozza. «Sarà il nostro ministro della difesa», ha spiegato il leader Pablo Iglesias, molto orgoglioso davanti ai microfoni.
Non si tratta di una candidatura qualunque per Podemos, un partito che mette in dubbio, pur con toni sempre meno radicali, la presenza della Spagna all’interno della Nato. L’impronta pacifista del movimento è molto netta e la scelta di Rodríguez potrebbe creare qualche malumore nell’ala anti-militarista. Un fastidio che, per ragioni diverse, comincia già a serpeggiare tra i socialisti che perdono l’appoggio di una figura autorevole delle forze armate.
Non è la prima sorpresa nelle liste di Podemos, lunedì scorso è stato
annunciata anche la presenza di Juan Pablo Wert, professore
universitario e fratello di José Ignacio, ex ministro dell’istruzione
del governo Rajoy, talmente impopolare da essere destituito dal premier
(e mandato a Parigi come ambasciatore presso l’Ocse).
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