[Disarmo] contro il nucleare - villarfocchiardo 25-26 settembre - le conclusioni
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- From: "alfonsonavarra at virgilio.it" <alfonsonavarra at virgilio.it>
- Date: Mon, 28 Sep 2015 21:20:27 +0200 (CEST)
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Che cosa abbiamo discusso e concluso a Villarfocchiardo
il 25-26 settembre – Seminario sul diritto al disarmo nucleare patrocinato
dal Comune e seguito dal TG Valle Susa anche per conto di Radio Radicale
(la giornata del 26 è stata più focalizzata su Deposito e
trasporti nucleari)
Info Alfonso Navarra –
cell. 340-0878893
- abbiamo compreso
che il movimento internazionale per il disarmo nucleare deve mobilitarsi e
vigilare affinché la nuova spinta dal basso (iniziativa umanitaria sostenuta da
Stati non nucleari e società civile internazionale) non si faccia imbrigliare e
disperdere in meccanismi istituzionali ONU predisposti come trappole dagli
Stati nucleari (il gruppo aperto per il disarmo con la regola dell'unanimità);
- forse sarebbe
necessario spingere dal basso per un "trattato" che esprima il
"coraggio politico" degli Stati che vogliono sancire da subito il
bando giuridico senza aspettare il consenso universale. (La
"convenzione" è un sinonimo di "trattato", ma nel
linguaggio ONU, schematizzando, si usa di preferenza per i documenti che
coinvolgono quasi tutti i membri fin dall'inizio del percorso);
- la base culturale
dell'iniziativa umanitaria è debole: non bisogna prendere di mira solo
l'eventuale uso delle armi nucleari ma la condizione base che consente la
minaccia dell'uso, quindi il loro possesso giustificato come
"deterrenza" e "dissuasione". La realtà fattuale del
"rischio nucleare", quale minaccia effettiva alla sopravvivenza
dell'umanità, deve entrare nel ragionamento. Tutto questo ragionamento è
contenuto nella "Dichiarazione per il diritto alla sopravvivenza
dell'Umanità";
- la nostra
"Dichiarazione" può essere uno strumento per un intervento
"pacifista" alla COP 21 di Parigi (dicembre 2011), nella quale
Hollande si propone di lanciare una "Carta per i diritti
dell'umanità". Se usciamo dalla logica dei compartimenti stagni per i
movimenti e quindi scartiamo che Parigi possa essere solo un affare del WWF,
allora possiamo comprendere come sia utile una iniziativa che sottolinei come
la responsabilità per la vita di tutti non riguarda solo la lotta contro il cambiamento
climatico ma vede la sua priorità logica e fattuale nella scomparsa della
minaccia nucleare;
- in Italia c'è da
riprendere l'impegno per rimuovere le atomiche USA da Ghedi ed Aviano, che
oltretutto violano il TNP. Una campagna contro gli F35 adibiti a missioni
nucleari è un utile strumento a questo scopo. Dobbiamo anche poter chiarire
come le missioni nucleari siano collegate a strampalate ma pur sempre vigenti
dottrine militari di impiego NATO delle armi nucleari (il "first
use");
- le nostre due
petizioni telematiche esprimono il senso complessivo del nostro impegno: una
scadenza da tenere presente è la visita di Ban ki-moom all'EXPO di Milano il 16
ottobre pv. Proveremo ad organizzare un incontro tra il Segretario generale
dell'ONU ed una delegazione di ragazzi del MUN Milano che hanno sottoscritto www.petizioni24.com/dirittoaldisarmonucleare
Relazioni di Jean Marie Collin. Luigi Mosca, Alfonso
Navarra, Fabio Strazzeri, Roberto Cotti, Giuseppe Farinella, Piercarlo Racca,
Alberto Perino
Saluto del Sindaco di Villarfocchiardo Emilio Chiaberto
ed intervento dell’assessore alla cultura Paolo Miletto
Interventi di attivisti No-TAV
Contributo scritto di Laura Tussi
Per concludere, ecco
il testo della Dichiarazione
per il “diritto alla sopravvivenza dell’Umanità”:
Noi , donne e uomini,
partecipanti all’incontro di Villar Focchiardo del 25 settembre 2015, cittadine
e cittadini del mondo appartenenti alla famiglia umana, responsabili della
custodia della Madre Terra , l’unico pianeta che abbiamo, che abitiamo e che
amiamo
Riaffermando che il
principale scopo delle Nazioni Unite è il mantenimento della pace e della
sicurezza internazionale,
Ricordando i principi
fondamentali della legge internazionale definiti nella Carta delle Nazioni
Unite,
Esprimendo la volontà
e l’aspirazione di tutti i popoli a sradicare la guerra dalla vita dell’umanità
e, soprattutto, ad evitare una catastrofe nucleare mondiale, che può scatenarsi
persino per incidente, per caso e per errore;
Riconoscendo che il
mantenimento di una vita pacifica per i popoli è sacro dovere di ogni Stato, e
che la sua sovranità è legittima nella misura in cui protegge la vita e la
dignità della vita promuovendo i diritti umani, individuali, collettivi e
dell’umanità intera;
Consapevoli che il
mantenimento in vita dell’umanità costituisce il prerequisito internazionale
assoluto per il benessere materiale, lo sviluppo e il progresso dei paesi, e
per la piena attuazione dei diritti umani e delle libertà fondamentali
proclamate dalle Nazioni Unite,
1. ci assumiamo il
compito di annunciare una verità che a noi appare evidente ed inoppugnabile: la
difesa del diritto alla sopravvivenza dell’intera umanità e la promozione della
sua attuazione costituiscono un obbligo fondamentale per ogni Stato e per la
comunità organizzata degli Stati;
2. indichiamo agli
Stati, a tutti gli Stati, il dovere di assicurare la sopravvivenza
dell’umanità, oltre che attraverso politiche di salvaguardia dell’ecosistema
globale, soprattutto mediante l’urgente e prioritaria eliminazione della
minaccia di guerra, in particolare della guerra nucleare, che esige l’immediato
disarmo nucleare totale collegato all’abolizione giuridica degli armamenti
nucleari;
3 – sottolineamo che
la deterrenza nucleare rappresenta una minaccia permanente di guerra e di
sterminio universali che inquina il carattere stesso della civiltà umana; ne
consegue che al di là dello stesso possesso di armi nucleari, il solo
predisporle andrà condannato e perseguito, da un ordine giuridico
internazionale giusto, come “crimine contro la pace” e “crimine contro
l’umanità”.
Per concludere
citiamo il Manifesto Russel-Einstein del 1955, di cui condividiamo spirito e
contenuti: "Si apre di fronte a noi, se lo vogliamo, un continuo progresso
in felicità, conoscenza e saggezza. Sceglieremo invece la morte, perché non
sappiamo dimenticare le nostre contese? Ci appelliamo, come esseri umani, ad
altri esseri umani: ricordate la vostra umanità, e dimenticate il resto".
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