[Disarmo] Papa Francesco con la sua Enciclica: "Rischiamo la guerra nucleare!"




Ogg: Papa Francesco con la sua Enciclica: "Rischiamo la guerra nucleare!"


Una discussione con il responsabile del MIR di Padova, Alberto Zangheri. La diffondo perché credo la problematica implicata possa rivestire una importanza generale per i movimenti di base.
Parte da un mio post: "Possiamo diventare tutti torce umane". La domanda che pongo in esso: non trovate strano che proprio la "battaglia" più urgente ed importante - il disarmo nucleare - sia quella più disertata anche dagli "alternativi"?
Alberto risponde: si tende a disertare un problema che appare enorme, al di fuori della nostra portata.
Mi provo a rispondere a questa difficoltà, nell'ultimo post, con questa osservazione: la montagna da rimuovere sembra tale perchè abbiamo una percezione errata delle nostre forze ed i nostri mezzi.
E ringrazio Papa Francesco che ci viene in soccorso, in termini di consapevolezza e di proposte, con la sua Enciclica e con il dibattito che essa sta suscitando...
 
(Per leggere integralmente la Lettera Enciclica di Francesco Bergoglio, il Papa a capo della Chiesa Cattolica, bisogna andare alla URL: http://w2.vatican.va/content/francesco/it/encyclicals/documents/papa-francesco_20150524_enciclica-laudato-si.html)
 
Alfonso Navarra
 
NB - i post sono in ordine cronologico decrescente, metto prima la mia risposta più recente...
 
 
 
 
----- Original Message -----
From: alfonsonavarra at virgilio.it
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Cc: MIR-Riconciliazione at yahoogroups.com
Sent: Friday, June 19, 2015 7:25 PM
Subject: R: [Mir-forum] R: Possiamo diventare tutti torce umane

Caro Alberto,

Il senso di essere mingherlini deboli e impotenti che devono spostare inanemente una enorme montagna è una grande difficoltà ma può essere combattuto - penso - se si riesce a fare presente (e a farsi presente) due cose:

1- esiste un forte movimento internazionale "maggioritario" per il disarmo nucleare, sia alla base che al vertice, che si riunisce in conferenze come quella di Vienna.
I Trattati per le NWFZs - se si coordinassero - coprirebbero l'intero emisfero meridionale del Pianeta!
(Come mai nessuno ha mai pensato a fare uno solo di 4 Trattati - che proibiscono le armi nucleari in vaste aree semi-continentali?)
L'Impegno Umanitario raccoglie 107 Stati.
Le stesse Potenze P5 (USA, Russia, Cina , UK, Francia) dicono che il disarmo nucleare è NECESSARIO ed il TNP lo propone come OBIETTIVO.
Il problema su cui concentrarsi è come ottenere NELLA PRATICA una cosa che A PAROLE vogliono tutti! E siamo lì lì sul punto di concludere!

2- la denuclearizzazione, sia militare che civile, si basa sulla contrapposizione "ENERGIA DI GUERRA - ENERGIA DI PACE".
Mi pare che Luciano Benini ha steso un opuscolo incentrato proprio su questo concetto.
Giorno per giorno la pace disarmata - e denuclearizzata - può essere portata avanti con una ALTERNATIVA COSTRUTTIVA, alla portata della vita quotidiana delle singole persone: il modello energetico rinnovabile, base della CONVERSIONE ECOLOGICA, che va perseguito al posto del modello belligeno ed ecocida nucleare+fonti fossili.
Vi sono delle scelte di dissociazione (non collaborazione attiva) che indeboliscono il sistema di guerra e di "deterrenza" che scherza con il fuoco atomico sulla nostra pelle:
- l'obiezione fiscale che dobbiamo saper organizzare in modo da massimizzare l'organizzazione e minimizzare i rischi;
- l'obiezione alle banche armate e alle banche nucleari;
- il scegliere fornitori di elettricità provenienti da fonti rinnovabili (ad es. TRENTA spa).

Sul nucleare scatta una comprensibile rimozione psicologica. Ma non bisogna fare come gli struzzi che pensano di evitare i pericoli mettendo la testa sotto la sabbia. Da questo punto di vista un grande aiuto ci viene da Papa Francesco, che parla coraggiosamente di questo problema ignorato. Nei titoli di molti notiziari TV e sui giornali, a proposito dell'enciclica "Laudato sii", è stata citata senza mezzi termini l'espressione: "Rischiamo la guerra nucleare". Ricordiamo tutti che spesso Bergoglio ha parlato di "terza guerra mondiale combattuta a pezzi", ma nell’enciclica è ancora più esplicita la denuncia a) delle ricadute ambientali dei conflitti combattuti con armi sempre più potenti e distruttive; b) della ricaduta bellica delle catastrofi ambientali .  "La guerra causa sempre gravi danni all’ambiente e alla ricchezza culturale dei popoli, e i rischi diventano enormi quando si pensa alle armi nucleari e a quelle biologiche", scrive il Papa.
Secondo Bergoglio, inoltre, "nonostante che accordi internazionali proibiscano la guerra chimica, batteriologica e biologica, sta di fatto che nei laboratori continua la ricerca per lo sviluppo di nuove armi offensive, capaci di alterare gli equilibri naturali".
Sta a noi sfruttare al meglio questo poderoso assist, non solo nella denuncia ma anche nella proposta - si direbbe in linguaggio calcistico - per appoggiare la palla in rete!

La montagna da rimuovere sembra tale perchè abbiamo una percezione errata delle nostre forze ed i nostri mezzi: questo è un punto che dobbiamo capire e far capire, se ce ne convinciamo a ragion veduta!


----Messaggio originale----
Da: albertozang@

Data: 19-giu-2015 8.56
A: <forum at miritalia.org>
Ogg: [Mir-forum] R: Possiamo diventare tutti torce umane

----Messaggio originale----
Da: albertozang@

Data: 19/06/2015 8.35
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Ogg: R: Possiamo diventare tutti torce umane

Caro Alfonso,
concordo completamente con il tuo ordine di priorità, che dovrebbero del resto risultare evidenti a qualunque persona osservi la realtà che ci circonda, anche senza nessun particolare bisogno di approfondire.
Qual è il meccanismo mentale per cui gli stessi alternativi si occupano troppo poco del problema più urgente?  Perché è un problema gigantesco e su cui non si riesce a fare nemmeno un piccolo passo avanti, per cui anche i pacifisti di professione preferiscono occuparsi di qualche problema più limitato e specifico, nella speranza di ottenere qualche piccolo successo in direzione del disarmo e della pace. Occuparsi di un problema su cui non si riesce ad ottenere cambiamenti e di cui la gente comune non vuole nemmeno sentire parlare è terribilmente deprimente e ti rende un isolato e un diverso. 
Perché la gente comune non ne vuole sentire parlare? Evidentemente per un gigantesco problema psicologico di rimozione. Ha già piccoli problemi più urgenti a cui pensare, o non pensare. Non mancano certo film, libri, riflessioni, canzoni sul nucleare, per chi ci vuol pensare...
Comunque è chiaro che è fondamentale occuparsene e approfitto per ringraziarti per le notizie che ci mandi regolarmente su questo tema, di cui raramente si occupano anche i movimenti pacifisti istituzionali, per cui, se ce non ce le mandassi tu, raramente le sapremmo anche noi....   
Alberto Zangheri

----Messaggio originale----
Da: alfonsonavarra at virgilio.it
Data: 15/06/2015 16.29
A: <cercalarotta-mi at googlegroups.com>, <coordinamentoregionale at nomuos.info>, <no-nucleare-piemonte at googlegroups.com>
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Possiamo diventare tutti torce umane

Titolo della Repubblica di oggi 15 giugno 2015: "Il fronte orientale". Occhiello: "Quattro giorni fa si è sfiorato lo scontro tra un aereo di Mosca e le navi della NATO. In una escalation di diffidenza reciproca, i Paesi Baltici e dell'Est alzano le spese militari e sperano nelle armi pesanti promesse dal Pentagono. Il Cremlino risponde aumentando il bilancio della difesa. E ormai un minimo errore di manovra può diventare la scintilla di un nuovo conflitto".

Un lavoratore dell'ILVA di Taranto qualche giorno fa si è trasformato in una torcia umana perché, lavorando all'altoforno, è stato investito da un violento getto di ghisa.

Poniamo mente che, poichè la guerra nucleare può essere scatenata anche "per caso o per errore", è questo il destino che ci attende tutte e tutti se non ci diamo da fare per esigere il disarmo nucleare totale e lo scioglimento della NATO.

Ricordo questo ordine delle priorità di lotta per chi assume come parametro centrale il diritto alla vita delle persone, di tutte le persone (e non la propria sopravvivenza egoistica):

1- ciò che può sterminare subito, anche adesso, proprio in questo momento, l'intera umanità (e quindi occorre la denuclearizzazione, in primo luogo militare, ma anche riferita alla copertura "civile" di questa tecnologia che non siamo in grado d controllare);

2- ciò che può annullare civiltà e vita universale entro 100 anni (e quindi occorre la decarbonizzazione per combattere il riscaldamento climatico);

3- ciò che, sistemicamente, rende la vita non un progresso per la dignità di tutti, ma, come succede DA MIGLIAIA DI ANNI, un'agonia di sofferenze e di umiliazioni per i più: quindi bisogna battersi per il superamento di discriminazioni e diseguaglianze che fanno non vivere in libertà e verità ma semplicemente sopravvivere in oppressione e menzogna.

Non trovate strano che proprio la "battaglia" più urgente ed importante sia quella più disertata anche dagli "alternativi"?

Quale è, secondo voi, il meccanismo mentale che porta sempre a mettere sullo sfondo ciò che dovrebbe invece essere portato in primo piano nella programmazione delle nostre agende?

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