RE: [Disarmo] Il Senato autorizza l'intervento militare italiano in Siria - Manlio Dinucci





che schifo!
lorenzo
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In tutti i modi, per abbattere Assad

jure

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Il Senato autorizza l’intervento militare italiano in Siria

Manlio Dinucci

La Commissione esteri del Senato, in una risoluzione sulla Siria (Doc.
XXIV, n. 43), ha impegnato il governo a «sostenere in tutti i modi,
incluso quello militare, l’azione della coalizione internazionale»: in
altre parole, ha autorizzato (con voto favorevole PD-Pdl e contrario di
Sel e 5Stelle) un intervento militare diretto dell’Italia in Siria.

La crisi siriana – sostiene la premessa approvata invece anche da Sel e
con l’astensione di 5Stelle – si è trasformata in guerra civile «per la
chiara e riconosciuta responsabilità del regime del presidente Assad»,
creando «il terreno ideale per il rafforzamento dell’estremismo
fondamentalista armato, in particolare di quello del Daesh» (Isis) che
costituisce oggi «una minaccia all’integrità territoriale dei paesi
dell’area, oltre che una delle maggiori sfide contemporanee alla
sicurezza, alla democrazia e alla libertà».

Sono stati in realtà gli Usa e i maggiori alleati Nato a finanziare,
armare e addestrare in Libia nel 2011 gruppi islamici fino a poco prima
definiti terroristi, tra cui i primi nuclei del futuro Isis; a
rifornirli di armi attraverso una rete organizzata dalla Cia
(documentata da un’inchiesta del New York Times nel marzo 2013) quando,
dopo aver contribuito a rovesciare Gheddafi, sono passati in Siria per
rovesciare Assad; sono stati sempre gli Usa e la Nato ad agevolare
l’offensiva dell’Isis in Iraq (nel momento in cui il governo al-Maliki
si allontanava da Washington, avvicinandosi a Pechino e a Mosca).

Vi sono su questo molte prove. Ad esempio la foto del senatore Usa John
McCain, in missione in Siria per conto della Casa Bianca, che incontra
nel maggio 2013 Ibrahim al-Badri, il «califfo» a capo dell’Isis. O il
servizio televisivo trasmesso pochi giorni fa dalla tedesca Deutsche
Welle, che mostra come centinaia di tir attraversano ogni giorno senza
alcun controllo il confine fra Turchia e Siria, trasbordando carichi
diretti a Raqqa, base delle operazioni Isis in Siria.

La Commissione del Senato sostiene inoltre che l’intervento militare in
Siria, effettuato dalla coalizione internazionale di cui fa parte
l’Italia, è autorizzato dalle risoluzioni 2170 e 2178 del Consiglio di
sicurezza dell’Onu. Mentre in realtà esse stabiliscono solo l’obbligo
dei paesi membri dell’Onu di prevenire il reclutamento,
l’organizzazione, il trasporto e l’equipaggiamento di individui che si
recano in altri Stati allo scopo di attuare atti terroristici (cosa che
fanno proprio Usa e Nato).

L’intervento militare degli Stati uniti e di loro alleati in Siria non è
quindi autorizzato dal Consiglio di sicurezza. E, incentrato
apparentemente sull’Isis (in realtà funzionale alla strategia Usa/Nato),
esso mira alla completa demolizione della Siria, finora impedita dalla
resistenza interna e dalla mediazione russa in cambio del disarmo
chimico di Damasco, e alla rioccupazione dell’Iraq. In questa guerra può
entrare ora anche l’Italia.

(il manifesto, 7 dicembre 2014)


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