[Disarmo] Pistole elettriche Taser agli agenti E domani il debutto delle actioncam
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- Date: Thu, 2 Oct 2014 09:09:17 +0200 (CEST)
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Polizia. Primo sì dalle commissioni Giustizia e Affari costituzionali della Camera da il Manifesto
Telecamere sulla divisa e pistola elettrica Taser. Aspettando la «cura dimagrante» per i cinque corpi delle forze dell’ordine promessa da Renzi e osteggiata dai sindacati di categoria, nel frattempo ci si prepara a fornire agli agenti di polizia un nuovo armamentario. Ieri le commissioni Giustizia e Affari costituzionali della Camera hanno dato il primo via libera all’utilizzo in via sperimentale della pistola Taser che «nel Nordamerica (Usa e Canada) ha mietuto almeno 864 vittime dal 2001», secondo quanto denunciato da Amnesty international, approvando un emendamento del berlusconiano Gregorio Fontana al decreto legge sugli stadi.
Intanto, sempre ieri, il Garante della Privacy ha dato parere positivo all’uso delle mini telecamere indossabili sulle divise degli agenti «nel corso di manifestazioni pubbliche, ma solo in caso di effettiva necessità», giusto in tempo per il vertice della Bce che si terrà domani a Napoli e per il quale è previsto l’esordio ufficiale delle actioncam, dopo mesi di sperimentazione nei dipartimenti di pubblica sicurezza di Roma, Torino, Milano e della stessa città partenopea.
L’emendamento al decreto Stadi (che ora passa al vaglio dell’Aula) è stato approvato nella nuova formula voluta dal viceministro Filippo Bubbico, secondo la quale la sperimentazione della pistola Taser deve avvenire «con le necessarie cautele per la salute e l’incolumità pubblica e secondo principi di precauzione e previa intesa con il ministro della Salute».
Ad opporsi, soltanto Daniele Farina (Sel) e Emanuele Cozzolino (M5S) perché, tra le altre cose, la sperimentazione di una nuova arma «non è esigenza urgente e necessaria tale da essere inserita in un decreto legge». Al contrario esultano i Funzionari di polizia (che invitano però a «impiegare già nella fase sperimentale Taser che dispongono di un sistema di videoregistrazione connesso automaticamente al loro uso, come avviene già in Francia») e il centrodestra; in particolare, manco a dirlo, il vice presidente del Senato Maurizio Gasparri.
Il forzista Fontana invece quasi nicchia, intimorito dalle condizioni poste nella riformulazione di Bubbico che, dice, «c’è da augurarsi che non si trasformino in una manovra ostativa verso un’operazione di ammodernamento tecnologico», tanto più che, sostiene confutando i dati di Amnesty, «la Taser, come è noto, è un’arma di dissuasione non letale: essa produce una scarica elettrica che rende la persona colpita inoffensiva per alcuni secondi, sufficienti alle forze dell’ordine per arrestarla. Il suo utilizzo, pertanto, contribuisce sia a ridurre i rischi per l’incolumità personale degli agenti sia a ridimensionare drasticamente il numero delle vittime nelle operazioni di pubblica sicurezza, come dimostra l’esperienza di molti Paesi avanzati, tra cui gli Stati Uniti, il Regno Unito, la Francia e la Svizzera».
Amnesty invece ricorda le «conseguenze mortali su soggetti con disturbi cardiaci» o in condizioni di debolezza fisica perché, al momento di essere “taserizzati”, erano sotto «l’effetto di alcol o droghe» o «ancora perché sotto sforzo, ad esempio al termine di una colluttazione o di una corsa».
Da domani, invece, a Napoli, si passerà alla fase due della sperimentazione delle mini telecamere che gli agenti in tenuta antisommossa applicano al gilet tattico attivandole in base alle indicazioni del funzionario di piazza. Nel suo parere, il Garante della privacy ha ricordato che le registrazioni, da effettuare solo «ove vi sia effettiva necessità in occasione di manifestazioni pubbliche», ossia «nel caso di insorgenza di concrete e reali situazioni di pericolo di turbamento dell’ordine e della sicurezza pubblica», devono rispettare i principi del Codice sul trattamento dei dati personali. Le immagini riprese, dunque, dovranno essere «pertinenti e non eccedenti rispetto alle finalità per le quali sono raccolte», «dovranno essere conservate per un periodo di tempo limitato e poi cancellate», e infine «nel caso si siano effettuate riprese in occasione di situazioni di presunto pericolo per l’ordine e la sicurezza pubblica poi non concretizzatosi, deve essere disposta la tempestiva cancellazione delle immagini».
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