[Disarmo] Orwell: << NATO stands by Ukraine against Russia's aggression >> Fwd: [JUGOINFO]



Brava UE, bravo Renzi. Ordini eseguiti.

jure



Oggetto: << NATO stands by Ukraine against Russia's aggression >>
Data: 	Tue, 12 Aug 2014 09:58:56 +0200
Mittente: 	'Coord. Naz. per la Jugoslavia' jugocoord at tiscali.it



(english / deutsch / italiano)
*
*
*<< NATO stands by Ukraine against Russia's aggression >>*
*
*
*0) NEWS: Convoglio umanitario russo / Donetsk come Stalingrado /
Situazione umanitaria allarmante*
*1) Chi di sanzioni ferisce… (**Giulietto Chiesa)*
*2) La ploutocratie occidentale s’en va en guerre… à l’ours (**Pepe
Escobar)*
*3) **Gli Usa e i clan dietro alla guerra civile in Ucraina (Fabrizio
Poggi)*
*4) NATO STANDS BY UKRAINE: Secretary General in Kiev / Il Canada inizia
la fornitura di attrezzature militari in Ucraina / NATO plane arrives in
Ukraine with $4.5 mn worth of military aid*
*5) Ukrainian Nazis and the ‘Commissar Order’ (**Victor Shapinov
/** Borotba)*
*
*

/Leggi anche / read also:/

Posljedice ruskih sankcija po Crnu Goru (Srđan Janković, 07.08.2014)
http://www.slobodnaevropa.org/content/posljedice-ruskih-sankcija-po-crnu-goru/26519057.html

Ukraine crisis: the neo-Nazi brigade fighting pro-Russian separatists
(By Tom Parfitt, The Telegraph, 11 Aug 2014)
Kiev throws paramilitaries – some openly neo-Nazi - into the front of
the battle with rebels…
http://www.telegraph.co.uk/news/worldnews/europe/ukraine/11025137/Ukraine-crisis-the-neo-Nazi-brigade-fighting-pro-Russian-separatists.html

Ignoring Ukraine: Is Mass Murder America's Legacy to the World? (6/lug/2014)
VIDEO: https://www.youtube.com/watch?v=CJ5bI1AKxoQ

Strage di Odessa. I pompieri lasciarono che gli antifascisti bruciassero
vivi
Luca Fiore, 11 Agosto 2014
http://contropiano.org/internazionale/item/25736-strage-di-odessa-i-pompieri-lasciarono-che-gli-antifascisti-bruciassero-vivi

Margarita Zeidler, volontaria tedesca nella milizia popolare: se il
Donbass verrà sconfitto i fascisti potranno perseguire l'obiettivo
finale, che è Mosca
Маргарита Зайдлер: Конечная цель фашистов - не Донецк, а Россия
http://www.kp.ru/daily/26267.5/3145047/

In Donbass the memory monument to heroes of the Second World War is
destroyed
На Донбассе уничтожен монумент памяти героям ВОВ.
TEXT AND VIDEO:
http://tvzvezda.ru/news/vstrane_i_mire/content/201408100222-r7i7.htm

Ukraine Crisis | Ukr. Govt. Turning Their Soldiers Into Drug Addicts |
English Subtitles (10/ago/2014)
VIDEO: https://www.youtube.com/watch?v=oPXpEplMVCU

Le sanzioni di Putin bloccano gli scambi Verona-Mosca (V. Zanetti,
L'Arena 09.08.2014)
Stop all'ortofrutta sulla piazza scaligera: a rischio 50 milioni
Giomaro: «Per aggirare i divieti  si pensa ad una base in Serbia»
http://www.larena.it/stories/Economia/824577_le_sanzioni_di_putin_bloccano_gli_scambi_verona-mosca/

Kiev Looks for Cannon Fodder (Vladislav Gulevich)
http://rickrozoff.wordpress.com/2014/08/08/kiev-looks-for-cannon-fodder/

Con l’Ucraina antifascista, sostegno del PC alla carovana della Banda
Bassotti (9 agosto 2014)
http://www.comunistisinistrapopolare.com/2014/08/09/con-lucraina-antifascista-sostegno-del-pc-alla-carovana-della-banda-bassotti/

NO to outlawing the Communist Party of Ukraine / NO alla messa
fuorilegge del Partito Comunista d’Ucraina
http://www.marx21.it/internazionale/area-ex-urss/24392-no-alla-messa-fuorilegge-del-partito-comunista-ducraina.html

New Communist Party of Yugoslavia,  Solidarity with the CPU: Fascism
will not pass
http://www.solidnet.org/serbia-new-communist-party-of-yugoslavia/ncp-of-yugoslavia-solidarity-with-the-cpu-fascism-will-not-pass-en


=== 0: NEWS ===

Bruxelles contro Mosca: nessuna missione umanitaria nel Donbass
(Redazione Contropiano, 11 Agosto 2014)
http://contropiano.org/internazionale/item/25740-bruxelles-contro-mosca-nessuna-missione-umanitaria-nel-donbass

Lavrov: l'azione umanitaria nel sudest è stata concordata con Kiev e
la Croce Rossa internazionale (11/8/2014)
http://comunicati.russia.it/lavrov-l-azione-umanitaria-nel-sudest-e-stata-concordata-con-kiev-e-la-croce-rossa-internazionale.html

Vladimir Putin: la Russia invia in Ucraina un convoglio
umanitario (11/8/2014)
http://comunicati.russia.it/vladimir-putin-la-russia-invia-in-ucraina-un-convoglio-umanitario.html

---

*Donetsk è accerchiata: «Faremo come a Stalingrado» *

di Fabrizio Poggi - su Il Manifesto del 10.8.14

Sempre più tragica la situazione nel bacino del Donbass. Secondo Ria
Novosti, il primo ministro della Repubblica popolare di Donetsk,
Aleksandr Zakharcenko, nel riconoscere che Donetsk è
completamente circondata comunica che le milizie non intendono
arrendersi e, «come a Stalingrado» combatteranno fino all’ultimo. Già
nella prima parte della giornata la città era stata bombardata due volte
e un civile era morto. Si era parlato anche dell’ingresso delle truppe
governative a Krasnij luch, con il completo accerchiamento di Donetsk;
ma in serata le milizie hanno ripreso il controllo della cittadina e
Andrej Purghin, vice primo ministro, ha dichiarato che «Donetsk è da
tempo assediata, ma non bloccata ed è aperto il corridoio di Makeevka»
da cui fuggono i civili. A Lugansk - da 8 giorni senza luce né acqua; il
7 agosto bombardata per 22 ore continue - una bimba di 6 anni è stata
uccisa delle artiglierie, mentre, come confermano anche gli osservatori
Osce, i familiari seppelliscono le vittime nei propri orti. Sul fronte
della guerra di nervi (pare cercarsi un casus belli), la marina rivela
che forze antisommergibile hanno scoperto fatto allontanare nel mar di
Barents un sottomarino della marina Usa.

---

L’Onu: in Ucraina situazione umanitaria allarmante (Franco Fracassi, 10
agosto 2014)
Quasi novecentomila rifugiati, un quinto della popolazione che da
quattro mesi è coinvolta, suo malgrado, nella guerra. Il conto dei morti
sale a 1.367. Gli ospedali al collasso, il settanta per cento di medici
e infermieri sono fuggiti…
http://popoffquotidiano.it/2014/08/10/lonu-in-ucraina-situazione-umanitaria-allarmante/

Ucraina: i golpisti bombardano Donetsk e Lugansk, catastrofe umanitaria
Marco Santopadre, 10 Agosto 2014
http://contropiano.org/internazionale/item/25720-ucraina-i-golpisti-bombardano-donetsk-e-lugansk-catastrofe-umanitaria


=== 1 ===

*VIDEO: http://www.youtube.com/watch?v=xxxKz3Axl_s*

http://www.huffingtonpost.it/pandora-tv/chi-di-sanzioni-ferisce_b_5665789.html

*Chi di sanzioni ferisce…*

di Giulietto Chiesa, 11/08/2014

Mosca risponde alle sanzioni
<http://www.huffingtonpost.it/2014/08/01/sanzioni-russia-adidas-volkswagen-visa-mastercard_n_5640446.html>
con sanzioni di ritorno
<http://www.huffingtonpost.it/daniele-scalea/italia-guerra-commerciale-russia_b_5663025.html?1407769988>.
È una svolta clamorosa, senza precedenti. Indica che Putin non intende
arretrare di un solo passo. Chiuse, per un anno, tutte le importazioni
di ogni tipo di generi alimentari da Stati Uniti, Europa, Australia,
Canada, Norvegia. Niente più importazioni di carne, pesce, latte e
latticini, frutta e verdura. Gli USA perdono poco, ma gli europei
perdono molto. A occhio e croce una ventina di miliardi di €.

I più colpiti sono la Polonia, l'Italia, il Belgio, l'Olanda, la Spagna.
L'Italia potrebbe rimetterci circa un miliardo di €. Grazie Matteo,
ottimo lavoro. Firmato Kerry. La Russia ha ricevuto un colpo duro dalle
sanzioni occidentali e risponde con un colpo duro, che ricade
soprattutto sugli europei. Così imparano a fare meglio i loro conti. E
Putin si rivolge non solo ai paesi amici del BRICS, ma soprattutto
all'America Latina. Brasile, Cuba, Nicaragua, Cile, Argentina,
Venezuela, Uruguay, Bolivia. Non sarà facile, ma servirà a incentivare
la produzione interna e a farsi nuovi partner commerciali.

La Russia ha i mezzi per pagarsi l'isolamento in cui gli USA stanno
cercando di chiuderla. In ogni caso Mosca dimostra di ragionare in
termini non meno globali di quelli americani. I toni di Putin restano
calmi e freddi, ma la sostanza dello scontro si fa molto dura. E altre
contro-sanzioni si annunciano (se Washington insisterà): Mosca annuncia
che chiuderà il suo spazio aereo a tutte le compagnie occidentali che lo
attraversavano da ovest all'estremo oriente. Niente più sorvolo della
Siberia. E Kiev si vede vietato il passaggio dei suoi aerei.

Misura che saranno costose per tutti, anche se la Russia ci perderà
qualcosa. Ma a quanto pare Mosca è convinta che si sta andando a una
confrontazione drammatica e anticipa le proprie intenzioni: risponderemo
colpo su colpo.

"C'è una guerra all'orizzonte", ha detto un portavoce di Putin dopo la
sentenza di un incompetente tribunale olandese che ha intimato alla
Russia la restituzione di 50 miliardi a Khodorkovskij, il miliardario
oligarca ex proprietario della Yukos, "cosa volete che conti quella
sentenza"?

Mosca e Pechino sembrano ormai convinte che l'America non ce la fa più a
tenere in riga il mondo intero. E la stessa America appare divisa. Obama
soffre di un impressionante rating di impopolarità: solo il 40% dei suoi
sudditi lo approva. Chi dirige l'orchestra di guerra sono i neocon
americani, che di Obama se ne infischiano e stanno preparando lo
show-down a partire dall'Ucraina. Poroshenko, il loro uomo, annuncia
che, una volta demoliti i terroristi filo russi (così li chiama) partirà
all'assalto della Crimea. E lì Putin non starà a guardare e metterà a
terra tutta l'aviazione ucraina. Non saranno fuochi d'artificio. Ma
intanto l'esercito di Kiev sta subendo gravi colpi sul piano militare.
Dunque a Mosca si attendono altre provocazioni nelle prossime settimane.
Le sanzioni russe di oggi sono il preavviso alla Nato: "State attenti,
perché noi risponderemo".

Si sarà notato che è calato il silenzio sul Boeing malaysiano abbattuto.
Sono già passate due settimane e gli esperi occidentali tacciono. Si
cerca di coprire, finchè si può, un enorme scandalo che sta per
scoppiare. E se fosse vero che il Boeing fu abbattuto da un caccia
ucraino? Come spiegare al mondo e agli europei, che Kiev e Washington
hanno mentito? Come farà l'Europa a riconoscere di avere sostenuto un
governo di terroristi nazisti? Ecco spiegato il silenzio, anche perché
le scatole nere ci sono, e sono intatte. E le foto dei rottami
dell'aereo, già analizzate in alta definizione da centinaia di esperti,
proprio questo dicono.

Ma non finisce qui. Putin ha accettato di prolungare per tre anni la
richiesta di asilo di Edward Snowden
<http://www.cdt.ch/mondo/cronaca/112448/mosca-estende-per-tre-anni-l-asilo-a-snowden.html>.
E le rivelazioni di Snowden ci dicono che il leader proclamato del
Califfato dello Stato Islamico dell'Irak e del Lavante (ISIL), tale Al
Baghdadi, fu prigioniero di Guantanamo Bay dal 2004 al 2009, e fu
assunto dai servizi USA e dal Mossad come loro collaboratore. I soldi
dell'ISIL sono sauditi e katarioti, ma la mente è americana. E anche
l'attacco israeliano contro Gaza - la fonte è ancora Snowden - è stato
pianificato anche grazie a finanziamenti erogati da Washington.

Insomma, dietro ogni punto caldo c'è la NSA, anche se i media
occidentali la mettono sul lacrimoso e l'umanitario, fingendo stupore,
commiserazione e cordoglio per il massacro di vicili a Gaza. Putin ha
detto una frase significativa nei giorni scorsi: "Noi vediamo bene
quello che sta accadendo". Detta per chi doveva sentire. Cioè, non siamo
distratti, ci prepariamo. Suggerirei di credergli, almeno su questo
punto. Le regole, in tutta questa brutta storia non le ha rotte lui. E
buon viaggio intorno al sole, visto che per ora la Terra gira.

/Giulietto Chiesa/



=== 2 ===

http://www.michelcollon.info/La-ploutocratie-occidentale-s-en.html?lang=fr

*La ploutocratie occidentale s’en va en guerre… à l’ours*
*
Pepe Escobar*
9 août 2014

*Le statu quo de l’après-guerre froide en Europe de l’Est, sans parler
de l’Europe de l’Ouest, est maintenant mort et enterré.*

Pour la ploutocratie occidentale, le 0,00001 % au sommet de la pyramide,
les véritables Maîtres de l’Univers, la Russie est la récompense ultime
: un immense trésor regorgeant de ressources naturelles, de forêts,
d’eau limpide, de minéraux, de pétrole et de gaz naturel. De quoi
procurer à tout amateur du jeu de guerre orwellien-panoptique au sein de
la NSA et de la CIA des moments de pure extase. Mais comment va-t-on s’y
prendre pour bondir sur la proie et tirer profit d’un butin aussi
impressionnant ?
C’est ici qu’entre en scène le globoflic Otan. Tout juste après avoir
reçu, sans aucun égard, un coup de pied à son arrière-train collectif
par des guerriers montagnards armés de kalachnikovs, l’Organisation du
traité de l’Atlantique Nord amorce rapidement un « pivot » vers la
Russie, le même sempiternel jeu déjà proposé par Mackinder
et Brzezinski. La feuille de route sera établie au cours du sommet de
groupe au début de septembre au pays de Galles.
Dans l’intervalle, la tragédie du vol MH17 est en train de se
métamorphoser rapidement. En conjuguant les constatations sur place d’un
observateur de l’OSCE canadien (dans la vidéo à écouter attentivement
indiquée en note [1]) à l’analyse d’un pilote allemand indiquée en note
[2], il est fort probable que ce soit le feu d’un canon automatique de
calibre 30, dont les SU-25 ukrainiens sont équipés, qui a touché le
cockpit du vol MH17, entraînant une décompression massive et
l’écrasement de l’avion.
Aucun missile donc, pas même de R-60M air-air, et encore moins de
missile BUK (l’objet de toute la manipulation frénétique initiale des
Américains). La nouvelle explication possible est corroborée par des
témoins sur place interviewés dans le dorénavant fameux reportage de la
BBC « effacé » [3]. Bref, une opération sous fausse bannière planifiée
par les États-Unis et mal exécutée par Kiev. On imagine à peine les
répercussions géopolitiques d’une ampleur tectonique si la fausse
bannière venait à être intégralement dévoilée.
La Malaisie a remis les enregistrements de vol au Royaume-Uni, autant
dire à l’Otan. Il faut donc s’attendre à ce que la CIA les manipule. Le
vol AH5017 d’Air Algérie s’est écrasé après le vol MH17. Pourtant,
l’analyse s’y rapportant a déjà été rendue publique. Pourquoi donc
l’analyse et la manipulation des boîtes noires du vol
MH17 prennent-elles tant de temps ?
Le jeu des sanctions lui, se poursuit. La Russie demeure coupable, sans
la moindre preuve, et doit être punie. L’UE suit aveuglément la voix de
son maître et a adopté à l’encontre de la Russie toutes les dures
sanctions qui faisaient l’objet des discussions des pays membres la
semaine dernière.
Il y a pourtant des échappatoires. Moscou aura un accès limité aux
marchés transigés en dollars US et en euros. Les banques que possède
l’État russe ne peuvent plus vendre d’actions et d’obligations à
l’Occident. Pourtant, la Sberbank, la plus importante de Russie, n’est
pas sanctionnée.
À court et moyen terme, la Russie devra s’autofinancer. Mais les banques
chinoises peuvent facilement en lieu et place effectuer ce genre de
prêt. Il ne faut pas oublier le partenariat stratégique entre la Russie
et la Chine. C’est comme si la Russie avait besoin d’une nouvelle preuve
que la seule façon de procéder, c’est de faire de plus en plus
abstraction du système basé sur le dollar US.
Les pays membres de l’UE vont souffrir, et pas à peu près. BP a une
participation de 20 % dans Rosneft et rue déjà dans les brancards. Exxon
Mobil, Statoil (Norvège) et Shell seront aussi affectés. Les sanctions
ne touchent toutefois pas l’industrie gazière. Si cela avait été le cas,
la stupidité contre-productive de l’UE aurait été propulsée à des
sommets intersidéraux. La Pologne, qui blâme Moscou de manière
hystérique pour à peu près tout ce qui se passe sous le soleil, reçoit
environ 80 % de son gaz de la Russie. Les pays baltes, qui sont tout
aussi vindicatifs, et la Finlande, dépendent de la Russie à 100 %.
L’interdiction qui frappe les produits à double usage (civil et
militaire) affectera sérieusement l’Allemagne, le principal pays
exportateur de l’UE à la Russie. En matière de défense, le Royaume-Uni
et la France vont écoper. Le Royaume-Uni n’a rien de moins que 200
permis de vente d’armes et de dispositifs de lancement de missiles à
la Russie. Puis la vente des navires d’assaut Mistral à la Russie, un
contrat de 1,2 milliard d’euros (1,6 milliard de dollars US) ira de l’avant.

Pendant ce temps, sur le front de la diabolisation…

La manipulation des faits de la Associated Press, qui passe pour des «
analyses », est distribuée dans les journaux du monde entier : une
collection de clichés [4] en quête désespérée d’une thèse. Dmitri Trenin
[5], du Carnegie Moscow Center, soucieux de la main qui le nourrit, dit
quelques vérités, mais a presque tout faux. David Stockman [6] a au
moins le mérite de déconstruire les mensonges de l’État va-t-en-guerre.
Mais c’est à Sergei Glazjev [7], conseiller économique de M. Poutine,
que revient la palme de la franchise. Une de ses principales thèses est
que les entreprises européennes devraient veiller scrupuleusement à
leurs intérêts au moment même où les États-Unis cherchent à « déclencher
une guerre en Europe et une Guerre froide contre la Russie ».
Mais c’est la vidéo indiquée en note [8] qui est une véritable bombe,
livrée par M. Glazjev de façon calme et posée. Écoutez-la attentivement.
Une réévaluation détaillée des propos de M. Glazjev, qui remontent
maintenant à des semaines, de pair avec certains commentaires pertinents
indiqués en note [9], mènent tout droit à l’inévitable conclusion : des
secteurs clés de la ploutocratie occidentale veulent une guerre encore
mal définie avec la Russie. Ce que confirme d’ailleurs le Saint-Graal du
journalisme [10], qui ne fait confiance en rien tant que ce n’est
pas officiellement démenti.
Le plan A de l’Otan consiste à installer des batteries de missiles en
Ukraine, dont il est d’ailleurs question en détail en cette période
préparatoire au sommet de l’Otan début septembre au pays de Galles. Il
va sans dire que si ce projet va de l’avant, la ligne rouge de Moscou
sera franchie, et de loin, car il laisse entendre une capacité
de première frappe contre les zones frontalières de l’ouest de la Russie.
Dans l’intervalle, le plan A à court terme de Washington est de créer un
fossé entre les fédéralistes de l’est de l’Ukraine et la Russie. Ce qui
implique un financement progressif direct en faveur de Kiev,
parallèlement à la levée et à l’armement massif, par l’entremise de
conseillers américains déjà sur place, d’une force armée de
substitution imposante (comptant près de 500 000 membres d’ici la fin de
l’année, selon les projections de M. Glazjev). Les résultats sur le
terrain seraient de confiner les fédéralistes à une zone très
restreinte. Le président ukrainien Petro Porochenko a annoncé
officiellement que cela devrait se faire d’ici le début septembre, sinon
à la fin de 2014.
Aux États-Unis et dans une bonne partie de l’UE, une monstruosité
grotesque a pris de l’ampleur, soit de dépeindre M. Poutine comme un
nouveau Oussama Ben Laden stalinien. Jusqu’à maintenant, sa stratégie
par rapport à l’Ukraine a été de faire de lui un Vlad Lao Tseu, en
faisant preuve de patience tout en observant le gang de Kiev se mettre
les pieds dans les plats [11], et en essayant de trouver une solution
politique de manière civilisée avec l’UE.
Un revirement de jeu est maintenant possible, avec les preuves qui
s’accumulent relayées par M. Glazjev et les services du renseignement
russe à M. Poutine, à savoir que l’Ukraine est un champ de bataille ;
qu’il y a un effort concerté vers un changement de régime à Moscou ;
qu’il y a un effort concerté vers une déstabilisation de la Russie ; et
qu’une provocation pure et simple est même envisageable.
Moscou, de concert avec ses alliés des BRICS, cherche activement à faire
abstraction du dollar US, qui est le fer de lance d’une guerre
économique parallèle menée par les États-Unis, qui carbure à
l’impression de billets verts sans valeur. Les progrès sont lents, mais
tangibles, car en plus des BRICS, les aspirants BRICS, le G-77,
le Mouvement des non-alignés (MNA), bref, tout l’hémisphère sud en a
complètement marre du harcèlement incessant de l’Empire du Chaos et
aspire à un nouveau paradigme en matière de relations internationales.
Les États-Unis comptent sur l’Otan, qu’il manipule à volonté, sur
Israël, le chien enragé, et peut-être aussi sur le Conseil de
coopération du Golfe, formé des pétromonarchies sunnites qui collaborent
au carnage en cours à Gaza, qui peut être acheté ou réduit au silence
par un simple tapotement sur les doigts.
La tentation d’envahir l’est de l’Ukraine en 24 heures et de réduire en
poussière les milices de Kiev doit être surhumaine pour M. Poutine. La
démence à profusion qui va en s’empirant, les missiles balistiques en
Pologne et bientôt à Kiev, les bombardements aveugles de civils dans le
Donbass, la tragédie du vol MH17 et la diabolisation hystérique de
l’Occident ne font rien pour arranger les choses.

La patience de l’ours a des limites

M. Poutine mise toutefois sur le long terme. L’occasion de frapper vite
et fort est passée. Ce mouvement de kung-fu aurait fait en sorte que
l’Otan se serait retrouvée devant un fait accompli et le nettoyage
ethnique de huit millions de Russes et Russophones dans le Donbass
n’aurait jamais commencé.
Pourtant, M. Poutine ne va pas « envahir » l’Ukraine, car l’opinion
publique russe ne veut pas qu’il le fasse. Moscou va cependant continuer
à soutenir le mouvement de résistance de facto qui s’est créé dans le
Donbass. Petit rappel : dans plus ou moins deux mois, le général Hiver
va commencer à envahir les prés ukrainiens ruinés, spoliés par le FMI.
Le plan de paix germano-russe qui a coulé [12] sera élaboré au corps
défendant collectif de Washington. Pour une large part, le nouveau grand
jeu de ce dernier est aussi d’empêcher l’intégration économique entre la
Russie et l’UE par l’entremise de l’Allemagne, qui fait partie d’une
intégration pleine et entière de l’Eurasie comprenant la Chine et sa
myriade de routes de la soie.
Si les échanges commerciaux entre la Russie et l’UE, quelque 410
milliards de dollars US en 2013, se heurtent à un obstacle en raison des
sanctions, un mouvement vers l’est est aussi à prévoir. Ce qui nécessite
de peaufiner le projet d’union économique eurasienne [13], qui n’a plus
rien à voir avec une Europe élargie s’étendant de Lisbonne à
Vladivostok, l’idée originale de M. Poutine. L’union eurasienne va de
pair avec la myriade de routes de la soie de la Chine. Ce qui implique
un partenariat étroit entre la Russie et la Chine au cœur même de
l’Eurasie, ce qui est considéré comme un anathème absolu aux yeux des
Maîtres de l’Univers.
Il ne faut pas se leurrer. Le partenariat stratégique russo-chinois va
évoluer très rapidement, Beijing travaillant en symbiose avec les
immenses ressources naturelles et militaro-industrielles de Moscou, sans
oublier les avantages stratégiques. On pourrait même avancer que
pareille occasion ne s’est pas produite depuis Genghis Khan. Mais il ne
faut pas s’attendre à ce que Xi Jinping mette en place un Khan pour
soumettre la Sibérie et les contrées limitrophes.
La Guerre froide 2.0 est maintenant inévitable, parce que l’Empire du
Chaos n’acceptera jamais la sphère d’influence de la Russie dans
certaines parties de l’Eurasie (pas plus que celle de la Chine). Il
n’acceptera jamais la Russie comme un partenaire égal
(l’exceptionnalisme n’accepte jamais l’égalité). Enfin, il ne pardonnera
jamais à la Russie, et à la Chine, de défier ouvertement l’ordre mondial
exceptionnaliste, craquant de toutes parts, imposé par les Américains.
Si l’État occulte américain, mené par les nuls qui passent pour des
dirigeants, fait un pas de trop par désespoir, cela pourrait mener à un
génocide au Donbass, à une attaque de l’Otan en Crimée ou, dans le pire
des scénarios, à une attaque contre la Russie même. Mais prenez garde,
car l’ours va rétorquer.


Notes :
[1] Video – Malysia Airlines MH17 : Being first at the crash site
(Canadian Broadcasting Corporation, 29-07-2014)
[2] Shocking analysis of the « shooting down » of Malaysian MH17
(Anderwelt Online.com <http://Online.com>, 30-07-2014)
[3] The Video Report Deleted by the BBC (Youtube, 25-07-2014)
[4] AP Analysis : Putin cornered over Ukraine (The Washington Post,
31-07-2014)
[5] Ukraine and the Aftermath of the Downing of Flight MH17 (par Dmitri
Trenin, Carnegie Moscow Centre, 31-07-2014)
[6] On dominoes, WMDs And Putin’s « Aggression » : Imperial Washington
Is Intoxicated By Another Big Lie (par David Stockman, Contra Corner
Daily Digest, 31-07-2014)
[7] Putin Advisor Proposes “A Anti-Dollar Alliance” To Halt US
Aggression Abroad (par Tyler Durden, World News Daily Information
Clearing House, 18-06-2014)
[8] US is Militarizing Ukraine to Invade Russia. Sergei Glazjev
(Youtube, 20-06-2014)
[9] Could Glazyev be right ? Request for your comments (The Vineyard of
the Saker, commentaires des lecteurs 29-07-2014)
[10] Cameron : We won’t start World War Three over Ukraine (Russia
Today, 30-07-2014)
[11] The Slow-Motion Collapse of the Ukrainian State and the Rada’s
Capitulation (Oriental Review.org <http://Review.org>, 30-07-2014)
[12] Land for Gas Secret German Deal Could End Ukraine Crisis (The
Independent, 29-07-2014)
[13] Russia, Belarus, Kazakhstan sign « epoch » Eurasian Economic Union
(Russia Today, 29-07-2014)

Source : Western Plutocracy Goes Bear Hunting) (Asia Times, 01-08-2014)
Traduit par Daniel pour vineyardsaker.fr <http://vineyardsaker.fr>
Pepe Escobar est l’auteur de Globalistan : How the Globalized World is
Dissolving into Liquid War (Nimble Books, 2007), Red Zone Blues : a
snapshot of Baghdad during the surge (Nimble Books, 2007), et de Obama
does Globalistan (Nimble Books, 2009).


=== 3 ===

*Gli Usa e i clan dietro alla guerra civile in Ucraina*

di Fabrizio Poggi - su Il Manifesto del 10.8.14

L’accademico e consigliere presidenziale Sergej Glazev, in un recente
intervento su Continentalist, ha inquadrato l’attuale situazione
geopolitica della Russia nel più ampio disegno statunitense per cui,
anche la guerra civile in Ucraina, costituirebbe un passo necessario per
«conseguire la completa rovina del nostro paese». Dietro gli avvenimenti
in Ucraina ci sono gli Usa, afferma Glazev: essi «contano di superare la
crisi e riavviare la crescita economica per mezzo di una guerra su vasta
scala in Europa». Di tre possibili scenari nel medio periodo - pacifica
globalizzazione, controllata e vantaggiosa per tutti i paesi; crack del
sistema finanziario anglosassone e divisione del pianeta in aree
economiche separate l’una dall’altra; conservazione dell’attuale ordine
delle cose divorando i paesi cosiddetti “periferici” - Glazev considera
il secondo pienamente reale, ma pensa che il terzo sia «lo scenario più
interessante per le élite americane». La potenza militare è quella che
ha sempre permesso agli americani di esercitare nel mondo la cosiddetta
«signoria del dollaro», ma al momento attuale, secondo Glazev,
la strategia di dominio globale Usa ha quasi cessato di agire e anche la
quota del dollaro sui conti mondiali si sta riducendo. «Gli americani,
quindi, stanno tentando di sottrarsi al cul de sac con lo scatenamento
di un conflitto mondiale. Con la strategia del “caos controllato”,
tentano di accendere una serie di conflitti su tutto il pianeta». Gli
Stati Uniti preferiscono condurre le guerre non direttamente, bensì
ricorrendo alla corruzione delle élite al potere, aizzando gli uni
contro gli altri; «le truppe Nato intervengono solo dopo che, con tali
metodi, si è riusciti a indebolire a tal punto il nemico, che non è più
in grado di opporre resistenza». L’Ucraina non sembra far eccezione al
metodo delineato da Glazev. Secondo molti osservatori, lo scontro tra
clan in atto sullo sfondo della guerra civile ha come obiettivo
immediato l’accaparramento, da parte di alcuni magnati a scapito di
altri, delle enormi risorse del bacino industriale del Donbass, dove
appunto più sanguinosa è la repressione di Kiev. Proprio quello è
l’obiettivo di Igor Kolomojskij (governatore e boss della regione di
Dnepropetrovsk) e del suo grosso gruppo «Privat», che comprende
compagnie finanziarie, di intermediazione energetica, imprese estrattive
e metallurgiche, ecc. Per le sue mire, deve far fuori concorrenti come
il «re del Donbass» Rinat Akhmetov e il magnate chimico Dmitri Firtash.
Kolomojskij ha proposto di nazionalizzare i loro beni ma, più
sbrigativamente, sponsorizza Guardia nazionale e Settore di destra, un
vero esercito personale, che ha dato prove di particolare efferatezza.
Anche la programmata svendita, entro il 2014, di 164 imprese -
andranno all’asta una parte significativa di beni dello Stato,
originariamente strategici e intoccabili: grosse centrali elettriche, la
fabbrica automobilistica Azovmash, il grosso produttore di fertilizzanti
chimici Porto di Odessa, compagnie del carbone, aziende agro-industriali
- rientra nei piani di alcuni magnati. Secondo l’analista Svetlana
Kalmykova, il solito Kolomojskij ha dichiarato pubblicamente che si deve
togliere la proprietà a tutti coloro che lui ritiene coinvolti nel
finanziamento dei cosiddetti terroristi-separatisti: «È un piano di
re-privatizzazione - la requisizione cioè delle proprietà degli
oligarchi più legati a Janukovich, e il loro passaggio nelle mani di
quelli vicini a Poroshenko, Jatsenjuk e allo stesso Kolomojskij».
Tornando alla Russia, secondo Glazev le «sanzioni contro quest’ultima
devono aprire la strada all’accaparramento delle sue attività più
proficue» nella prospettiva di un suo totale sgretolamento in diversi
staterelli in guerra tra loro e nello scatenamento di conflitti sociali
e interetnici. In questa cornice, gli Usa sono anche pronti a indebolire
drasticamente l’economia dell’Unione Europea e, una volta ottenuto «il
pieno controllo sull’Unione Europea e sulla Russia, utilizzeranno la
loro supremazia nella lotta contro la Cina».
La sola strada per scongiurare una guerra su vasta scala in Europa,
sostiene Glazev, è quella di «togliere ai nazisti ucraini il sostegno
Usa. La piramide finanziaria dei debiti Usa potrebbe rotolare in
ogni momento, se i maggiori creditori degli Usa getteranno sul mercato i
dollari accumulati». Gli americani hanno subito negli ultimi anni
diverse sconfitte significative. «L’oligarchia americana non rischierà,
se non sarà sicura che la guerra non possa raggiungere il territorio
Usa. L’attuale guerra nel Donbass ha un significato storico molto
importante. Se le milizie popolari riusciranno a difendersi dalla junta,
sarà il crollo dell’immagine degli Usa come superpotenza
indistruttibile». A questo punto, il consigliere di Putin propone un
passo più deciso: «La Russia deve dichiarare in modo fermo che l’invio
di soldati Nato in Ucraina equivarrà a una dichiarazione di guerra, con
tutte le conseguenze che da ciò deriveranno per i territori sia degli
Usa che dell’Unione Europea». Ma auspica intanto la creazione di
«coalizione mondiale antibellicista che possa contrapporsi
all’aggressione Usa e avanzi un programma di
stabilizzazione dell’economia mondiale, dando vita a un ordine mondiale
più giusto. Questa coalizione - per la cui creazione la Russia può
cercare di far perno sui paesi Brics - dovrà essere abbastanza forte da
tenere testa alla resistenza degli Usa e dei paesi del G7 che, fino
all’ultimo, lotteranno per il loro diritto ad accaparrarsi le risorse
del pianeta». Sul piano interno «L’economia della Russia deve essere
difesa dal mercato finanziario mondiale. L’accesso alle materie prime e
altri settori strategici deve essere consentito soltanto e pienamente a
imprese russe; si dovranno chiudere completamente i canali legali
e semilegali di esportazione di valuta e introdurre tasse sulle
speculazioni finanziarie; le attività in dollari dovranno essere
convertite in oro; l’export di idrocarburi, metalli e altre produzioni
simili dovrà avvenire soltanto in rubli. Le imprese di stato non
dovranno più accendere crediti all’estero». Il tutto, accompagnato da un
balzo tecnologico e meccanismi di vantaggioso credito interno a lungo
termine. Si dovranno ridurre in modo radicale le differenze sociali,
elevare il minimo vitale fino a un livello realistico e introdurre una
tassazione progressiva sui profitti delle persone fisiche, elevando al
tempo stesso le spese per istruzione e assistenza sociale.


=== 4 ===

http://www.nato.int/cps/en/natolive/news_111895.htm

North Atlantic Treaty Organization
August 7, 2014

*NATO stands by Ukraine, Secretary General says in Kiev*

*Video: https://www.youtube.com/watch?v=FuynHta9HL4*

NATO stands by Ukraine and is looking to strengthen its partnership
with the country at the Alliance’s summit in Wales next month,
Secretary General Anders Fogh Rasmussen said during a visit to Kiev on
Thursday (7 August 2014). “NATO’s support for the sovereignty and
territorial integrity of Ukraine is unwavering. Our partnership
is long-standing. It’s strong, and in response to Russia’s
aggression, NATO is working even more closely with Ukraine to reform its
armed forces and defence institutions,” he said.
The Secretary General discussed how to strengthen NATO’s
partnership with Ukraine with President Petro Poroshenko. He also met
with Prime Minister Arseniy Yatseniuk , Foreign Minister Pavlo Klimkin
and the Speaker of the Parliament, Oleksandr Turchinov.
President Poroshenko presented Mr Fogh Rasmussen with Ukraine’s
Order of Liberty, for his personal contribution to the development
of NATO-Ukraine relations and support for Ukraine’s sovereignty.
“We stand by Ukraine and your struggle to uphold the fundamental
principles on which we have built our free societies,” he said in
accepting the reward.
As a sign of NATO’s strong support and solidarity, Allies have
decided to hold a special meeting with Ukraine at next month’s NATO
Summit in Wales which will contribute “to making our partnership
even stronger,” the Secretary General said. NATO already advises
Ukraine on defence planning and defence reform, and the Alliance is
ready to intensify this support. In June, NATO Foreign Ministers also
agreed to establish four trust funds to assist Ukraine. These could
cover areas such as command and control, logistics, and re-training of
retired military personnel.
Speaking at a press conference, the Secretary General said that
instead of de-escalating the conflict, Russia continues to destabilize
Ukraine and has massed large forces on the Ukrainian border to shield
the separatists and to use any pretext to intervene even further.
“So I call on Russia to step back from the brink. Step back from
the border. Do not use peacekeeping as an excuse for war-making. I
urge Russia to follow the genuine path to peace. To stop its support
for separatists. To pull pack its troops from Ukraine's border. And
to engage in a sincere dialogue for a peaceful solution,” he said.

---

http://italian.ruvr.ru/news/2014_08_08/Il-Canada-inizia-la-fornitura-di-attrezzature-militari-in-Ucraina-2895/

Redazione Online, 8 agosto 2014

*Il Canada inizia la fornitura di attrezzature militari in Ucraina*

Il Canada fornirà all'Ucraina l'equipaggiamento per le operazioni
speciali destinato alla guardia di frontiera, ha nno detto giovedì il
Primo ministro Stephen Harper e il ministro della Difesa Rob Nicholson.

"Sono lieto di informare è stato adottato un ulteriore tipo di misure
adottate dal Canada per aiutare il popolo ucraino a porre fine ai
disordini", si dice nella dichiarazione ufficiale di Harper.
È stato riferito che l'Ucraina riceverà caschi, giubbotti
antiproiettile, occhiali di protezione, kit medici, tende e sacchi a
pelo per un costo totale di $ 4,5 milioni. Il primo aereo militare da
trasporto con le apparecchiature sarà inviato oggi e sono previsti
diversi voli.

---

Download video (9.32 MB):
http://img.rt.com/files/news/2b/bc/00/00/1915107_ukraine-canada_480p.mp4?event=download

http://rt.com/news/179136-nato-plane-arrives-ukraine/

*NATO plane arrives in Ukraine with $4.5 mn worth of military aid for
Kiev troops (VIDEO)*

Published time: August 09, 2014 03:30
Edited time: August 10, 2014 16:40

A massive Canadian transport plane has arrived in Kharkov carrying
US$4.5 million worth of non-lethal military equipment to help Ukraine
“protect its eastern border against Russian aggression.”

READ MORE: West blocks Moscow’s UN plea to reinstate ceasefire at MH17
crash site <http://rt.com/news/178948-russia-block-ceasefire-ukraine/>
http://rt.com/news/178948-russia-block-ceasefire-ukraine/

The equipment includes /“helmets, ballistic eyewear, protective vests,
first aid kits, tents, and sleeping bags,”/ Canadian Prime Minister
Stephen Harper said in a statement on Thursday.

Canada said it received the request from the Ukrainian government.
/“Ukraine has asked for this and once again we are delivering,"/ Defence
Minister Rob Nicholson Nicholson said at the Canadian Forces Base in
Trenton.

The flight marks the first in a series, and all of the items will be
delivered by the CC-130J Hercules plane. Canadian military personnel
accompanied the equipment to Ukraine.

The technology provided will /“allow Ukrainian security and border
authorities to better detect and track the movement of illicit goods and
people,”/ according to Harper.

The news comes after Russia banned the imports of fruit, vegetables,
meat, fish, and dairy products from the 28 countries of the EU, the US,
Canada, Norway, and Australia for one year.

Russia’s ban is set to cost Canadian pork farmers more than $500
million. But the Canadian government is continuing its current stance on
the matter. /“We will not be intimidated by these kinds of
tactics,”/Canadian Industry Minister James Moore said.

On Thursday, NATO Secretary-General Anders Fogh Rasmussen pledged that
NATO will work with Ukraine on defense planning, as well as on how to
reform its armed forces and institutions.

He also announced that NATO is planning joint exercises with Ukraine.The
comments were made during a press conference in Kiev.

READ MORE: NATO plans joint drills with Ukraine, invites Poroshenko to
summit <http://rt.com/news/178804-nato-drills-ukraine-poroshenko/>
http://rt.com/news/178804-nato-drills-ukraine-poroshenko/

Rasmussen also mentioned that Russia has amassed 20,000 troops near the
border and could be planning a ground invasion of its neighbor,
mentioning that Russia /"should not use peace-keeping as an excuse for
war-making."/

In response, Moscow slammed NATO’s claims, calling them unsubstantiated.

/"In Russia’s Ministry of Defense such statements only raise sympathy
for the speakers of the Pentagon, the US State Department and NATO. It
seems the people are serious, but they have to constantly improvise
during their speeches to somehow add seriousness to their
statements,"/ Ministry of Defense spokesman Major General Igor
Konashenkov said.

READ MORE: Reports of Russia’s military build-up on Ukraine border
groundless - Moscow
<http://rt.com/news/178444-russia-military-ukraine-nato/>
http://rt.com/news/178444-russia-military-ukraine-nato/



=== 5 ===

http://www.workers.org/articles/2014/08/08/ukrainian-nazis-commissar-order/


  Ukrainian Nazis and the ‘Commissar Order’

By /Victor Shapinov
<http://www.workers.org/articles/author/victor-shapinov/>/ on August 8, 2014

/Victor Shapinov, of the Marxist organization Union Borotba (Struggle),
makes the connection between the Nazi practice of extermination of
communists and commissars in 1941 and the latest news about the
“Anti-Terrorist Operation” that is currently targeting communists and
leftist activists in Ukraine. The article originally appeared on the
website ActualComment.ru <http://ActualComment.ru> and was translated by
Workers World Contributing Editor Greg Butterfield./

*By Victor Shapinov*
*Union Borotba (Struggle)*

The “Commissar Order” (Richtlinien für die Behandlung politischer
Kommissare) was issued by the Supreme Command of the Wehrmacht on June
6, 1941 — two weeks before Nazi Germany attacked the Soviet Union. The
decree stated that “the commissars are not recognized as soldiers; they
are not covered by the international legal protections for [prisoners of
war]. After sorting them out, destroy them.”

In Operational Order Number 8 of July 17, 1941, Reinhard Heydrich, chief
of the SS [armed wing of the Nazi Party’s Schutzstaffel] and Security
Police, set the task of teams operating in the occupied territories:
“First of all, they should identify: all major public party workers, …
all former political commissars of the Red Army, … senior economic
officials, Soviet-Russian intellectuals, all Jews, all who are known as
instigators or fanatical communists.” Such “dangerous persons,” even if
they did not resist, should be shot on the spot or sent to death camps.

Remember the Nazi practice of extermination of communists and commissars
when reading the latest news from the “Anti-Terrorist Operation.”

On July 17, Sergey Dolgov, well-known journalist and editor in chief of
the Mariupol newspaper “I Want the USSR,” was found dead near
Dnepropetrovsk. On June 18, immediately after the occupation forces
seized Mariupol, armed men in civilian clothes took him away from his
office to an unknown location. Presumably, it could have been the
“Dnepr-1” Battalion, which was funded by oligarch Igor Kolomoisky. The
journalist’s body showed signs of torture.

Other news: On the night of July 22, at a National Guard roadblock near
the village of Luzhki, Donetsk region, the Secretary of the Communist
Party in Glinka and Deputy Village Councilor Vyacheslav Kovshun, born in
1956, was killed.

More news: In the Donetsk region, First Secretary of the Volnovakha
District Committee of the Communist Party Sergey Filindash was
kidnapped. On July 30, Filindash’s home in Volnovakha was raided by
masked men. Before the eyes of his wife and children, they seized
Filindash and took him to an unknown destination.

These killings of leftist activists are not coincidental. Militants of
the “Anti-Terrorist Operation” write openly about the need to destroy
people holding leftist and communist views.

For example, there’s a memo by a spokesperson of the ATO, also head of
the press service of the neo-Nazi National-Social Assembly, Igor
Mosiychuk. This was posted on social media by another member of the
punitive operation in Donbass, Sergei Vakula.

In this post, claiming to be “intelligence,” the Ukrainian Nazi calls
for “mopping up these freaks.” Among the “freaks” and “degenerates,”
according to the enlightened opinion of this Maidan Democrat, are
“commies,” “many leftists” and “anti-fascists.”

“After the victory of the revolution they were silent for a while, and
then intensified their padded rallies. Subsequently, they unanimously
supported the idea of creating a ‘New Russia.’ Their most active
aggressive force became the Union Borotba,” writes the Nazi political
analyst.

“In this regard I ask activists to draw attention to the activities of
these degenerates who hold anti-Ukrainian views and do a sweep of these
freaks,” concludes his “memo.”

I note that this is not just the writing of a teenage skinhead, but an
officer of the “Azov” Battalion of the National Guard of Ukraine. He has
military rank and police authority.

The law enforcement agencies of Ukraine speak unashamedly about the
physical destruction of political opponents. They speak the same
language, in the same terms, as the leaders of the Nazi Wehrmacht and
the Gestapo.

After the Maidan’s victory, Nazis such as Mosiychuk became staff of the
Interior Ministry and security services. Now this is not just an
“extremist view” — it is the most important and active part of the state
apparatus of “democratic” Ukraine. And if the Maidan regime does nothing
else, it gives guys like the Nazi Mosiychuk the opportunity to conduct
purges of “unreliable” elements, not only in the ATO zone, embodying the
popular slogan on Maidan of “communists to the gallows.”

We are often asked: Why do you, Borotba, support the AntiMaidan
movement, because there are Orthodox and Russian nationalists, etc., etc.?

To answer this question, it is possible to carry out a social class
analysis of the Maidan and AntiMaidan, to see which side the oligarchs
and world imperialism support.

But there is a more simple and banal answer: The Maidan people want to
kill me and my comrades. The AntiMaidan people do not want to kill us.




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