[Disarmo] UNGHERIA: Le due facce di Viktor Orban. Liberista sfegatato ma non liberale



[...]Una cosa bisogna ammetterla: ha saputo vendersi bene. Negli anni ’90 Fidesz seguiva un’onda di liberismo economico, tra privatizzazioni, tagli alla spesa pubblica e flessibilità nel mercato del lavoro. Durante il suo primo governo, l’Ungheria è entrata nella Nato e si è avvicinata agli Stati Uniti grazie alla partecipazione alle missioni ISAF in Afghanistan. Fidesz, inoltre, ha fatto il suo ingresso nel 2000 nel Partito Popolare Europeo.

Orban torna al governo nel 2010, in un paese devastato dalle scelte poco sagge di un governo di sinistra. L’Ungheria è stata uno dei primi paesi a risentire della crisi già nel 2006 e i socialisti, per evitare la bancarotta, hanno ottenuto un prestito dal Fondo Monetario Internazionale di 20 miliardi di dollari in cambio di misure di rigore ed austerità che hanno aggravato la già disastrosa situazione economica e politica del paese, facendo nascere movimenti nazionalisti.

Il partito di Orban ha cavalcato l’onda del malcontento senza bagnarsi minimamente. Inoltre, l’opposizione era praticamente inesistente. La sinistra ha avuto l’idea poco astuta di ricandidare l’ex premier Ferenc Gyurcsany, appoggiato da un partito frammentario, disorganizzato e privo di qualsiasi ideologia se non pura coalizione. Un iter molto simile all’ascesa al potere di Berlusconi in Italia....

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