[Disarmo] R: Re: R: Re: La svolta di Tokyo, sì alle missioni militari all’estero



"Cosa voleva dire la Pinotti?"


La Pinotti non dice nulla di suo, impara a memoria le veline che le passano i generali italiani e statunitensi, i dirigenti delle fabbriche d'armi. (ricordate la chicca che l'F-35 non è un aereo d'attacco? Avrebbe potuto almeno leggersi la specifica dell'aereo, ma forse è un pò troppo) Comunque questo è il comunicato della sua visita a Washington:


Il Ministro della Difesa Roberta Pinotti si è recata in visita a Washington dove ha incontrato il Segretario alla Difesa Chuck Hagel e il Consigliere per la Sicurezza Nazionale del Presidente Obama, Susan Rice.

 

Tra Italia e Stati Uniti d’America esiste da decenni un rapporto privilegiato, come conferma il rilievo particolare che gli USA attribuiscono al nostro Paese quale Host Nation Support.

 

Gli incontri, dunque, sono stati l’occasione per fare il punto su diversi temi di particolare interesse comune come il rafforzamento della cooperazione, la crisi nel Mediterraneo e il  vertice Nato in programma a settembre in Galles.

 

Il Ministro Pinotti ha voluto soffermarsi in particolare sulla stesura del Libro Bianco per la sicurezza internazionale e la difesa, che il governo intende licenziare entro la fine dell’anno.

 

L'iniziativa prende le mosse da due necessità fondamentali.

 

La prima è quella di mettere a fuoco le esigenze di difesa e sicurezza del nostro Paese, rispetto a scenari di crisi attuali e futuri, anche in riferimento al ruolo che l’Italia intende ricoprire nel quadro più ampio della Comunità internazionale.

 

La seconda, conseguente, necessità è invece tesa a ridefinire gli obiettivi che lo strumento militare intende raggiungere, al fine di ottimizzare ed efficientare la risposta del Paese ad eventuali minacce.

 

Le autorità americane hanno mostrato interesse nei confronti del documento in fase di redazione, anche per gli aspetti metodologici che lo contraddistinguono. Per la prima volta, infatti, il Ministero della Difesa italiana ha aperto al coinvolgimento della società civile interessata, con particolare attenzione al contributo dei numerosi esperti, sia civili che militari.

 

Nell’occasione, inoltre, il Ministro Pinotti ha ribadito la centralità della zona del Mediterraneo, come cardine della sicurezza non solo europea ma anche euro-atlantica. A tal proposito, è stato sottolineato il ruolo dell’Italia in Libano, dove la qualità del nostro intervento è stata riconosciuta dalle Nazioni Unite anche con la conferma del Generale Luciano Portolano alla guida della missione Unifil, dopo il lavoro svolto dal generale Paolo Serra.

 

Quanto alle profonde e preoccupanti tensioni che attraversano la Libia, il Ministro Pinotti ha sottolineato che occorre intensificare lo sforzo della Comunità internazionale al fine del più rapido consolidamento del processo democratico.

 

La stabilizzazione del Paese, è stato sottolineato negli incontri, è condizione indispensabile non solo per ragioni di sicurezza internazionale ma anche per il blocco del traffico criminoso di migranti, contro il quale il nostro Paese combatte con fatica e generosità. Per questo, il più ampio coinvolgimento, in particolar modo dell’Unione Europea - soprattutto tramite l’Agenzia Frontex - e delle Nazioni Unite, risulta quanto mai essenziale.

 

Sui due fucilieri italiani il Ministro Pinotti non si è limitata a spiegare la linea del governo (internazionalizzazione e arbitrato) ma ha affermato con forza che la mancata soluzione mette a rischio le missioni anti pirateria e lo stesso concetto di immunità funzionale dei militari che operano all'estero. Ciò ha trovato la piena condivisione del ministro Hagel, il quale ha promesso che ne parlerà con il governo Indiano.

 

Infine, tra gli altri temi affrontati, anche la crisi in Ucraina e l’impegno in Afghanistan con la missione Resolute Support, che avrà inizio nel 2015 a seguito dell’accordo giuridico con il governo afgano e a cui il nostro Paese prenderà parte dopo l’approvazione del Parlamento.







 
Franco
 
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Franco BORGHI
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----- Original Message -----
From: rossana123 at libero.it
To: disarmo at peacelink.it
Sent: Friday, July 04, 2014 6:58 PM
Subject: [Disarmo] R: Re: La svolta di Tokyo, sì alle missioni militari all’estero

la Pinotti ci ha tenuto a dire che il suo Linbro bianco è piaciuto agli americani.

"Le autorità americane hanno mostrato interesse nei confronti del documento in fase di redazione, anche per gli aspetti metodologici che lo contraddistinguono. Per la prima volta, infatti, il Ministero della Difesa italiana ha aperto al coinvolgimento della società civile interessata, con particolare attenzione al contributo dei numerosi esperti, sia civili che militari."

Obama nobel per la pace!


----Messaggio originale----
Da: davide at bertok.it
Data: 04/07/2014 18.40
A: <disarmo at peacelink.it>
Ogg: Re: [Disarmo] La svolta di Tokyo, sì alle missioni militari all’estero

Il 04/07/2014 7.35, rossana123 at libero.it ha scritto:
La proposta, ha sottolineato il governo, non modifica il testo della costituzione, redatta sotto la guida degli Stati Uniti dopo la sconfitta del Giappone nella seconda guerra mondiale, ma piuttosto la sua interpretazione.
Hanno imparato dagli italiani visto che c'è un articolo che dice esplicitamente che "L'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali".

Ciao,
Davide





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