[Disarmo] Obama commesso viaggiatore per gas e F 35 - M. Basso






-------- Messaggio originale --------

Oggetto: 	Obama commesso viaggiatore per gas e F 35
Data: 	Tue, 1 Apr 2014 12:01:58 +0200
Mittente: 	Basso Michele
A: 	<"Undisclosed-Recipient:;"@mx1.ngi.it>



Obama commesso viaggiatore per gas e F 35

Tutti abbiamo ricevuto la visita di ragazze e giovanotti –belli,
eleganti, sorridenti, dalla parlantina sciolta - che si presentano come
agenti di una grande compagnia, ci chiedono una bolletta del gas o della
luce e ci propongono un mirabolante contratto, che si rivela
immancabilmente una fregatura. I giornali e le associazioni di
consumatori ne parlano spesso. Le proposte di Obama riguardanti lo shale
gas, cioè estratto dagli scisti, sono la stessa cosa su scala
gigantesca, ma stampa, TV e politici di regime si sono ben guardati dal
protestare.

In articoli precedenti abbiamo visto come la strategia del caos,
condotta dal governo americano, ha reso sempre più difficili i
rifornimenti di gas e petrolio all’Europa, soprattutto a quella
mediterranea, con la guerra di Siria, le sanzioni all’Iran e ora alla
Russia, e mettendo in forse il completamento del gasdotto South Stream.
Avevamo fatto l’ipotesi di una chiusura dei rifornimenti algerini,
ottenuta con attentati (al Qaeda è sempre pronta), o con una rivoluzione
arancione, oppure con qualche pretesto per estendere le sanzioni
all’Algeria. Sembrava un’ipotesi peregrina, ma leggiamo quel che dice
Lavrov: “Partiti stranieri cercano di seminare il caos in Algeria” (1)
Eliminati i concorrenti con metodi politici, diplomatici, spionistici e
militari, resi instabili i  normali rifornimenti di gas e petrolio, ecco
che l’acquisto dell’impresentabile shale gas americano diventa obbligatorio.

E bisogna anche comprare le bare volanti, gli F 35, anche se generali e
persino la Corte dei Conti americana ne indicano l’assoluta
inaffidabilità : “Mentre negli Stati Uniti, dopo la recente bocciatura
del Pentagono, un nuovo rapporto del Gao – la Corte dei Conti
americana – avverte che i problemi emersi nel software degli F35
produrranno forti ritardi nelle consegne e aumenti dei costi così
ingenti da mettere a rischio la sostenibilità finanziaria del programma,
in Italia i vertici militari continuano a difendere a spada tratta i
cacciabombardieri da ogni critica che gli viene mossa”.(2) Per gli Stati
Uniti non sono affidabili, allora affibbiamoli all’Italia, tanto li
pagano i lavoratori! Ma i nostri politicanti – in Italia e nella UE
-sono servi degli USA, e gli alti esponenti del governo o dei
consiglieri americani li trattano come tali. Per esempio Brzezinski ,
ne “ The grand Chessboard”, la grande scacchiera, usa il termine
“vassals” per indicare gli alleati. E dice che i principali vassalli
degli Stati Uniti erano assai più deboli dell’America, mentre l’URSS non
poteva continuare a considerare la Cina come subordinata. (3) Non so
come abbiano tradotto nell’edizione italiana, che è sparita da tempo
dalla circolazione, e  qualche esperto di inglese compiacente dirà
che “vassal” ha un significato diverso da quello italiano.

I politici europei, soprattutto quelli italiani, meritano un simile
trattamento. Sono decenni che sentiamo un’insulsa lamentela, secondo
cui l’Europa è debole perché non ha una politica comune. In realtà i
paesi europei, più si uniscono, più si impantanano nella UE, più
insignificanti diventano. E c’è un motivo preciso. Rileggiamo un brano
del 1950, di un militante che vedeva lontano: “Il Movimento Federalista
Europeo, coi suoi stupidi progetti interparlamentari, maschera della
realtà di una organizzazione di guerra a comando extra-europeo, non
risponde ad altro che al migliore consolidamento della dittatura del
Capitale americano sulle varie regioni europee, e al tempo stesso della
interna dominazione sul proletariato americano, le cui vane illusioni di
prosperità hanno per sicuro sbocco, nel volgere del ciclo storico,
l'austerità che la più ipocrita delle borghesie fa inghiottire alla
classe operaia d'Inghilterra.” (4)  Da marxista, aveva capito che il
federalismo europeo mascherava il dominio della Nato. Non a caso, gli
USA insistono perché l’Ucraina entri nella UE e la stessa cosa per la
Turchia. Quando lessi per la prima volta quell’articolo, nei floridi
anni ’60, trovai esagerata la previsione dell’austerità estesa ad Europa
e America, ma il tempo è galantuomo, e permette, sia pure in ritardo, di
capire.

L’Unione Europea ha formalmente nominato Catherine Ashton, Alto
Rappresentante per gli Affari Esteri e la Politica di Sicurezza
dell’Unione Europea, in realtà la vera politica estera comune è gestita
dalla Nato, è a guida americana. Poi, ogni stato di un certo peso
contratta con gli Usa una serie di azioni specifiche, spesso
conflittuali con gli interessi di altri paesi UE, e gli Stati Uniti
giocano su questi contrasti intereuropei, è il solito “divide et
impera”. Ancora con Bush, persino all’Italia si concedeva qualche
“giro di valzer” con Libia, Iran e Russia, ma con Obama la libera uscita
è finita. L’impotenza politica dell’Europa non è casuale, la struttura
UE è studiata apposta per impedire che qualche stato esca dai limiti
dell’atlantismo. Se qualche uomo politico entra  in contrasto con gli
USA, nel migliore dei casi la sua carriera è finita, se non paga con la
vita. Esempi? Il Craxi di Sigonella che si ribellò agli USA, il Moro
filoarabo in rotta con Kissinger,  l’olandese Fortuyn, che dichiarò che
in caso di sua vittoria, il  governo olandese non avrebbe firmato la
commessa per gli F 35, e fu assassinato.

   La dipendenza dell’Europa non esclude che molti suoi stati siano
imperialistici. Lenin riteneva veramente indipendenti, all’inizio della
I guerra mondiale, soltanto Inghilterra, USA e Germania, mentre Francia,
Russia zarista, Austria - Ungheria e Italia, pur essendo imperialiste,
avevano bisogno dell’appoggio dei paesi più forti. Un imperialismo
vassallo non è un ossimoro. Anche i 40 ladroni obbedivano a un capo.
La politica di Obama è  peggio di quella di Bush, più ipocrita e anche
più pericolosa; quella prevedeva la guerra con stati di medie
dimensioni, come Afghanistan e Iraq, questa entra in contrasto
direttamente con giganti come Russia e Cina. Tende, inoltre, ad
isolare l’Europa dal resto del mondo, a disturbare le sue vie
commerciali (rifornimenti di gas e petrolio soprattutto) con guerre
(Siria, Libia) e sanzioni (Iran, e ora Russia), a coinvolgerla in
avventure militari, come la Francia in Mali e l’Italia in Libia. Il
governo Letta è durato poco, ma avuto il tempo di fare guai, prendendo
con Obama impegni per il ristabilimento dell’ordine in Libia, il che,
prima o poi, richiederà un intervento militare diretto. Poi Letta ha
commesso l’errore di mandare la Bonino a Teheran e di andare alle
olimpiadi di Soci, boicottate da Obama, ed entrambi sono stati
defenestrati. Obama vuole gente che obbedisca come un automa, perinde
ac cadaver… Chi ha detto: “Renzi”?

La UE ha anche una politica interna, che non è sconclusionata come
credono in molti, ma è esplicitamente organizzata in modo che i popoli
non contino niente. Anche il parlamento che, sulla carta, dovrebbe
rappresentarli, non ha veri poteri. L’indignazione popolare se la prende
con i burocrati di Bruxelles, ma la burocrazia non è la vera padrona, si
tratta di servitù privilegiata. I veri padroni vanno cercati tra gli
industriali e la finanza, nel cosiddetto capitale finanziario che, come
spiega Lenin, è la fusione del capitale bancario col capitale
industriale con la formazione di un’oligarchia finanziaria.

L’'UE è estremamente permeabile alle esigenze delle multinazionali, e non solo
di quelle delle armi come la Lockheed. Le leggi sono sempre più in
aperto formale contrasto con gli interessi dei cittadini, in barba a
tutte le dichiarazioni sul popolo sovrano.
Un solo esempio: “Nel 2005 la
Monsanto compera Seminis e diviene uno dei colossi mondiali delle
sementi ortofrutticole, dal 2007 la solerte Commissione Europea ha
cominciato a studiare la legge che darà definitivamente in mano alle
multinazionali l’agricoltura europea. Non solo la Monsanto, ovviamente,
ci sono anche la Dupont, la Novartis, la Cargill... E’ al loro
servizio il “Testo unico sul materiale riproduttivo vegetale”.
Una legge che si propone di controllare totalmente semi e piante: “tutti
i semi, tutte le piantine, piante o talee”. Potranno essere commerciati
solo semi e piante “approvate” da un ufficio preposto, “certificate” e
inserite in un elenco ufficiale; potranno essere coltivati per il
mercato solo vegetali prodotti con i suddetti semi e piante.
Sarà l’ufficio apposito della Commissione Europea a decidere quali semi
e quali piante, ad approvare e disapprovare; sarà un’apposita Agenzia,
istituita ad hoc, a controllare gli agricoltori e i giardinieri (!), che pagheranno i controlli di tasca loro.” (5)
Non solo si possono brevettare gli OGM, ma anche le piante tradizionali.
Persino chi pianta ortaggi sul suo terrazzo dovrà pagare i “diritti” a
qualche multinazionale.
Ci faranno pagare i “diritti d’autore” e renderanno illegali le piante
prodotte direttamente dai contadini, e ciò farà crescere i prezzi al
consumo. Di fatto, si tratta di una tassa non dello stato, ma di un
privato, qualcosa che ricorda, in peggio, il feudalesimo.

Non è escluso che questo infame baraccone UE crolli per il crescente
contrasto d’interessi tra gli USA e la più forte economia europea,
quella tedesca, ma non dobbiamo attenderci la liberazione da contrasti
interborghesi. La borghesia, in particolare quella decrepita d’Europa,
non ha più niente di positivo da offrire, ma solo nuove catene, contro
cui non resta che la ribellione. Ma non sulla base di un nazionalismo
retrogrado e impotente. Per opporsi efficacemente alle multinazionali e
alle banche e ai governi che le rappresentano ci vuole la lotta
congiunta dei lavoratori e delle masse sfruttate di tutti i paesi, un
rinnovato internazionalismo.

Michele Basso 1/4/2014

Note

1)Lavrov: "Des parties étrangères tentent de semer le chaos en
Algérie"A.S/version française : Rachel Hamdi ,
http://www.echoroukonline.com/ara/articles/197755.html
2)Enrico Piovesana,  “F35, ex generali dell’Aeronautica all’attacco:
“Programma da abbandonare” Il Fatto Quotidiano, 26 marzo 2014.
3) “America’s principal vassals were also significantly weaker than
America, whereas the Soviet Union could not indefinitely treat China
as a subordinate”. Zbigniew Brzezinski, “The grand Chessboard”, cap. 1,
pag 8.
4) Amadeo Bordiga, “United States of Europa”, Prometeo, n 14, 1950.
5) “L’unione europea vuole soddisfare gli appetiti delle multinazionali
con le nostre piante e i nostri semi” di  Sonia Savioli CIVG


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5 apr 2014