[Disarmo] I: Selex ES: 2 contratti per programma 'Soldato Futuro' Esercito italiano




E meno male che nel documento del PD si è scritto che questa era una spesa inutile:


(ASCA) - Roma, 25 mar 2014 - Selex ES ha firmato oggi due contratti, per un valore di 60 milioni di euro, nell'ambito del programma 'Soldato Futuro' dell'Esercito italiano. Le commesse riguardano terminali portatili Software Defined Radio (SDR) SWave e visori notturni TM-NVG (Tactical Mobility Night Vision Goggle). Il programma Soldato Futuro, segnala l'azienda del gruppo Finmeccanica, ''in corso di sviluppo con l'Esercito Italiano, portera' al completo ammodernamento dei sistemi e delle dotazioni del soldato, allineandone le capacita' operative alle esigenze degli scenari attuali e futuri''. La prima fornitura consiste in 2726 radio SDR Hand-Held per comunicazioni a banda larga destinati ai soldati della fanteria leggera. Si tratta di una prima tranche, che ha gia' superato la validazione operativa dello Stato Maggiore della Difesa e che fa parte del lotto previsto per i prossimi 5-6 anni. La seconda acquisizione riguarda 2726 visori notturni TM-NVG, un dispositivo binoculare di terza generazione sviluppato per fornire un equipaggiamento ''allo stato dell'arte'' per il sistema di mobilita' notturna del Soldato Futuro. Questo apparato e' predisposto per visualizzare sull'oculare le informazioni e la cartografia provenienti dal sistema di Comando e Controllo. Il visore e' inoltre dotato di una telecamera integrata in grado di restituire a sua volta la scena osservata al sistema di Comando e Controllo. IL TM-NVG e' poi integrato nel sistema di mobilita' notturna NIMOS, attualmente in corso di fornitura da parte di Selex ES all'Esercito Italiano nell'ambito del programma Forza NEC, per 558 unita'. Ne sono previste altre 1537 per il successivo lotto contrattuale.


------- articolo da chi è a favore a qualsiasi spesa militare

Giovanni Caprara


Nel programma del governo Renzi, oltre alla diminuzione dell’acquisizione degli F-35, i tagli alla Difesa coinvolgeranno un altro progetto, dove la tecnologia italiana costituiva il valore aggiunto. Nel quadro degli sviluppi in ambito NATO, è da tempo attivo il programma “Soldato futuro”, la cui mission è conferire ad ogni singolo militare una assoluta interoperabilità, sia in ambito interforze che nelle missioni multinazionali. Il progetto prevede equipaggiamenti fra loro integrati che si basano sulla sinergia fra il soldato e la sua dotazione, in modo da renderlo abile ed in linea ai nuovi scenari internazionali.
Ogni singolo militare è integrato nel sistema automatizzato di Comando e Controllo ed è inserito nel processo di digitalizzazione degli attuali e futuri contesti operativi. Il progetto entra nel concetto di guerra networkcentrica, ossia la trasposizione del teatro bellico in un contesto informatico con particolare attenzione alle comunicazioni, pertanto un sistema in grado di ricevere e trasmettere informazioni tali da agevolare una corretta percezione del campo di battaglia e dello sviluppo, in tempo reale, dei combattimenti.
La finalità del Network Enabled Capability (Nec) è quella di collegare ad un’unica rete elementi tra loro diversi per ottenerne l’integrazione e la necessaria interazione.
Una significativa implementazione del concetto geostrategico per la ridefinizione delle forze terrestri nell’ambito delle operazioni congiunte in conflitti non nucleari e di peacekeeping.
Il progetto “Soldato futuro”, dal costo stimato di circa 18 milioni di euro, avviato nel 2002 con l’obiettivo di incrementare le capacità letali e di sopravvivenza della fanteria, è inserito di fatto nella Forza Nec. Principalmente, la dotazione è composta da 558 lotti che comprendono vestiario, equipaggiamento di protezione, nuovi sistemi d’arma come il fucile ARX-160, un fucile d’assalto dal calibro 5,56 x 45 mm, con una cadenza di colpi pari a circa 700 al minuto, sensori e apparati di telecomunicazioni. Il soldato è collegato per via telematica al comando, con palmari, visori notturni e microtelecamere, abilitate all’invio di video che riproducono la zona operazioni. Parte di questi investimenti saranno recuperati dalla vendita del progetto alla Russia, la quale, ha deciso di acquistare la tecnologia italiana sviluppata nell’ambito del programma.
Altre aree di sviluppo economico per le Aziende italiane coinvolte, sono in Turchia, Emirati Arabi Uniti e Giordania.
Il “Soldato futuro” impiega materiali hi-tech anche negli equipaggiamenti, i quali sono protettivi dal fuoco nemico e dalle condizioni climatiche avverse. E’ strato realizzato in tre diverse configurazioni: “comandante”, “fuciliere” e “fuciliere granatiere”. Lo sviluppo tecnologico coinvolge diverse società incluse Beretta, Selex Galileo, Selex Communications ed il Consorzio Iveco/Oto Melara che ha sviluppato il veicolo da combattimento “digitalizzato” Freccia.
Resta pertanto da valutare l’impatto che produrrà questa decisione sul comparto dell’industria della Difesa nazionale e sulla capacità dell’Esercito italiano di rimanere in linea con le forze multinazionali nelle missioni presenti e future. Ancora una volta, la disposizione del governo, potrebbe coinvolgere la credibilità delle nostre Forze Armate e dell’intero sistema Italia.

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