[Disarmo] Meno vincoli alla vendita di armi: passa mozione in consiglio regionale
- Subject: [Disarmo] Meno vincoli alla vendita di armi: passa mozione in consiglio regionale
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- Date: Tue, 7 Jan 2014 17:49:56 +0100 (CET)
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Vota a favore anche il consigliere del Pd Corrado Tomasi, bresciano. Per il centrodestra è un passo importante per salvare posti di lavoro
La mozione sulla sburocratizzazione dell'export di armi è stata approvata dal consiglio regionale. Hanno votato a favore i consiglieri di tutto il centrodestra ma anche il consigliere del Pd Corrado Tomasi, eletto in provincia di Brescia dove hanno sede molte fabbriche di armi.
http://www.milanotoday.it/cronaca/mozione-armi-lombardia.html
Legambiente_Non è nelle armi il futuro industriale della Lombardia
Non è nelle
armi il futuro industriale della Lombardia
Le lobby delle armi libere di
inquinare e di esportare
Invece di puntare alla conversione del distretto bresciano la Lombardia tenta di forzare le regole europee
“Quella
delle armi è probabilmente la lobby più potente a Palazzo Pirelli. Un settore
industriale di cui pochi lombardi vanno fieri, ma che riesce sempre a ottenere
favori e inchini da una classe politica che da tempo ha rinunciato a dotare la
Lombardia di un orizzonte di strategie industriali, mettendosi sempre
sull'attenti solo quando a bussare sono gli armieri della Valtrompia”. Così
Damiano Di Simine, presidente di Legambiente Lombardia, alla notizia del voto
favorevole alla mozione che chiede di alleggerire i controlli e i vincoli
sull'export di armi, disposti in attuazione di un regolamento europeo che impone
trasparenza e controlli al commercio di armi, in particolare verso Paesi in cui
siano in corso scontri militari o crisi umanitarie.
“Siamo
consapevoli dell'importanza di quel distretto industriale per il tessuto
economico e sociale di un'intera valle prealpina, ma sappiamo che le sue
prestazioni economiche sono anche legate alle troppe condizioni di favore che la
politica lombarda ha da sempre assicurato agli armaioli: si pensi al grave
inquinamento delle acque provenienti dai trattamenti di cromatura che fino ad
oggi hanno trovato libero recapito nel suolo e nelle acque del fiume Mella, con
conseguenze gravi per l'intera popolazione. Le capacità manifatturiere e
imprenditoriali valtrumpline devono essere messe a disposizione di un processo
di conversione e diversificazione produttiva che offra un futuro industriale al
di fuori degli scacchieri di guerra, da sempre generosamente riforniti dagli
armieri bresciani, puntando ad esempio sui settori emergenti della green
economy. Non è con dumping e strappi alle regole – conclude Di Simine - che si
mantiene in vita un settore industriale del cui primato faremmo volentieri a
meno”.
L’Ufficio stampa Legambiente Lombardia 02 87386480 – 393 9283998
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