[Disarmo] [SPF:fail] 4 novembre
- Subject: [Disarmo] [SPF:fail] 4 novembre
- From: caomar <caomar at tiscali.it>
- Date: Thu, 31 Oct 2013 18:48:01 +0100
Accogliamo l’appello di Pax Christi e
invitiamo ad essere presenti alla commemorazione ufficiale il
4 novembre,
giornata del lutto e della memoria dei “morti scomodi” che vertici militari, ministri della Difesa e Governi vogliono non vedere, gli uccisi dai veleni e dalle polveri di guerra, torio, uranio, nano particelle, radiazioni ionizzanti, elettromagnetiche delle popolazioni inermi sacrificate. Ricordiamo
l'orrore delle guerre con le parole di Mario Brasu, poeta
pastore A SA MEMORIA DE TOTUS SOS MORTOS IN GHERRA Mamma ostra cun boghe amorosa in su brassollu sa dulze ninnia a’ cantau pregande fizos e isposa pro crescher sabia e forte sa zenia, ma sa gherra istocada dolorosa mortu a’ cussa bella poesia. Non fu’ de tantas mammas su disizu mortu ne mortore a tenner fizu Mai a su passau terra susu su pesu ‘e sa cussentzia est tropu grae, cun fiacas e medaglias sant’illusu chi su sambene si podet samunare, solu aboghinende “MAI PRUSU” sos mortos si nde pòdene pesare cun dignitade aintro ‘e s’istoria sena arruer in trampas de vana gloria Vostra madre con voce amorosa/ nella culla la dolce ninna nanna/ ha cantato augurando figli e sposa/ per far crescere saggia e forte la famiglia/ ma la guerra, stoccata dolorosa,/ha ucciso quella bella poesia./ Non fu di tante mamme il desiderio/di avere un figlio assassinato né assassino./ Mai seppellire il passato/ Il peso della coscienza è troppo grave/Con false lusinghe e medaglie ci hanno illuso/che il sangue si può lavare,/ solo gridando “MAI PIU’”/ i morti possono ergersi/ con dignità dentro la Storia/ senza cadere in trappole di vana gloria. 5 febbraio 2011 De su muribundu in s’agonia sa oghe no es de su rusignolu chi subra su ratu solu solu ricamat suave poesia. Su muribundu in tantu dolu iskramat mamma, mamma mia Pro sos chi addurant in oriolu s’urtima lagrima fuzzit de sa pupìa Assustrau su rusignolu s’ispantada a Quirra e Teulada pius no cantada in cussos ratos sena fiore tropu mannu est su dolore Del moribondo nell’agonia/ la voce non è dell’usignolo/ che sul ramo solo soletto/ricama soave poesia./Il moribondo in tanto dolore invoca mamma, mamma mia./ A quelli che rimangono in affanno/ l’ultima lacrima fugge dalla pupilla. / Spaventato l’usignolo ha paura/ a Quirra e Teulada più non canta / tra quei rami senza fiore/ troppo grande è il dolore
3 marzo 2011 La forza internazionale sotto comando Nato ha ucciso nove bambini nella provincia di Kundar. Erano intenti a raccogliere legna quando sono stati colpiti. TOTTUS A SA MUDA!! BRIGUNZA!! (Tutti zitti!Vergogna!) Funt collinde linna sos piseddos pro amasedare su famene a pata fogu e los ant fattos a cantos miskineddos. Sos chi impittant sa gherra pro giogu sena coro e baddinosos in cherveddos semenant morte in donzi logu. Cainu, cantas trogonadas de sambene in debbadas! Stanno raccogliendo legna i ragazzini/per calmare la fame davanti al fuoco/e li hanno fatti a pezzi, poverini./Quelli che usano la guerra come un gioco/ senza cuore e nauseanti di cervello/ seminano morte in ogni dove./ Caino, quanto sangue bevuto inutilmente! ****APPELLO
di PAX CHRISTI Sardegna (cagliari at lillinet.org
/ 329 3489379****
Il 4 novembre si ricorda la “vittoria” della prima guerra mondiale ((“Un'inutile strage”, disse un Papa, 700 mila morti e un milione di mutilati e feriti, solo tra i soldati italiani) con la solita retorica dei generali (però in guerra ci muore la povera gente, e non i generali). A un secolo di distanza, quasi nulla è cambiato. Il complesso militare-industriale, gli interessi “strategici” dell'Occidente, esigono sempre nuove guerre (“per portar pace”, dicono). Solo le “vittime civili” sono drammaticamente aumentate visto che la guerra moderna è ben più e ben peggio del semplice scontrarsi sul campo di due eserciti in una radura (ma chi muore, anche stavolta, è sempre la povera gente). Pur nello scenario attuale di grave crisi economica, con perdita del lavoro, impoverimento di uno strato sempre più largo di popolazione, governi di ogni colore continuano a spendere enormi risorse (tolte alla sanità, alle pensioni, alla scuola) in armi sempre più “intelligenti” e in guerre sempre più stupide. La pace che abbiamo portato in Afghanistan, Iraq o Libia, l’abbiamo davanti agli occhi. Eppure perseveriamo. Eppure ci vogliamo imbarcare nell'impresa folle (spesa folle) di acquistare centinaia di aerei da guerra, gli F-35, che, come se non bastasse, si sono pure rivelati difettosi. Eppure, ed è un problema di noi sardi, si vogliono ampliare, e non chiudere, le basi militari (i due terzi di quelle italiane stanno in Sardegna) che portano devastazione e morte nella nostra isola, tra soldati e civili. Eppure si continuano, nei nostri cieli, nei nostri mari, nella nostra terra, imponenti esercitazioni e giochi di guerra costosissimi – quanto costa far volare centinaia di aerei, muovere centinaia di mezzi marini e terrestri, esplodere migliaia di ordigni, ogni giorno? - e inquinantissimi – quanti dei nostri tumori vengono da lì? IL 4 NOVEMBRE A CAGLIARI (VIA SONNINO/ PIAZZA GRAMSCI, ORE 9,00) CI SARANNO LE COMMEMORAZIONI UFFICIALI DEI MORTI DELLA PRIMA GUERRA MONDIALE. NOI SAREMO LI' IN PIAZZA GRAMSCI A RICORDARE I MORTI, I MORTI INNOCENTI DI TUTTE LE GUERRE, E PER DIRE BASTA CON LE SPESE MILITARI INSENSATE CHE PORTANO MORTE E TOLGONO RISORSE AD UN PAESE GIA' ESAUSTO. NO GUERRE! NO F-35! NO BASI MILITARI (QUIRRA, TEULADA, CAPOFRASCA) NO ESERCITAZIONI, COSTOSE, DANNOSE, INUTILI PIU'
OSPEDALI, SCUOLE, LAVORO, RICERCA, SOLIDARIETA'! INFO: cagliari at lillinet.org / 329 3489379 |
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