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Re: R: ??? in altra sede
- Subject: Re: R: ??? in altra sede
- From: glry at ngi.it
- Date: Sun, 07 Jul 2013 21:09:03 +0200
- Priority: normal
La tua e-mail è piena di insulti e provocazioni (sette m-l, comunisti immaginari e lezioncine di comportamento) cui non rispondo se non nel punto più gravemente falso. Il fatto di mettere il tuo nome in soggetto è il metodo che ho scelto per far intendere immediatamente ai riceventi qual'era l'argomento del mio post. D'altra parte hai nome e cognome nell'indirizzo di posta, quindi non ho svelato nessun segreto. Nessun 'attacco indiscutibilmente personale da te iniziato' quindi, ma semplice confutazione ai tuoi argomenti. Un'ultima unica nota nel merito: se ho scritto che 'l'avidità alla base dello sfruttamento' brucio in piazza la mia copia del Capitale. Jure (la mia firma per esteso è in coda alla maggior parte dei miei messaggi, talvolta la escludo per non appesantire; ad ogni modo mi trovi a trieste in via brandesia 11 o al 3389116688, come già sanno molti degli iscritti alle liste di peacelink e di varie altre, e pure il dipartimento di stato usa). ---------- On 7 Jul 2013 at 13:46, alfonsonavarra at virgilio.it wrote: > > > l'avidità alla base dello sfruttamento? questa dal punto di vista > marxista è veramente nuova! Ovviamente se si parla di marxismo > scientifico, che si occupa delle dinamiche e dell'evoluzione delle > STRUTTURE SOCIALI, non di categorie psicologiche ed etiche! Qui > parliamo di oggettività materialistica dei rapporti sociali, dei > giochi sociali, di rapporti di produzione correlati al livello delle > forze produttive, non di espressioni soggettivistiche come la > "volontà"... Il più delle volte capita che mi confronti con > "comunisti" che non hanno nemmeno letto il Capitale, a cui forse una > ripassatina non farebbe male... Ricordi, caro Jure, l'epigrafe, ora > non ricordo a quale edizione: "ESSi lo fanno ma non lo sanno?" La > "scienza sociale alla Linneo" bisogna praticarla, non solo enunciarla! > Comunque non ritengo sia confacente a dei "pacifisti" il tono degli > attacchi personali, che tu hai indiscutibilmente iniziato. Non a caso > non ti sei limitato a ribattere ai miei argomenti - avviando una > polemica tra idee - ma hai intestato - quale onore!- i post a proprio > a mio nome: "Navarra rovescia la storia", "Navarra in altra sede..." > Questo si chiama, appunto, attacco personale. O omaggio personale, > visto che vengo da te promosso a maestro di pensiero, sia pure cattivo > maestro. Grazie. La Rete purtroppo pullula di soggetti che, come tu > scrivi, pensano solo ad esprimersi, io direi sfogarsi, senza rispetto > per il prossimo. In questa lista intervengono in pochissimi, forse > anche perché i marxisti immaginari l'hanno monopolizzata, o tentano > di farlo. Io comunque sono interessato alle idee di tutti, incluse di > quelle degli eredi di Aldo Brandilari e delle varie sette m-l. > Possibilmente in privato, ripeto, se dobbiamo discutere di > imperialismo come "fase suprema del capitalismo". Mi interessa > studiare i meccanismi mentali per i quali i tolemaici sostengono che > la Terra sta ferma. O quelli dei "marxisti" per i quali l'avidità è > alla base dello sfruttamento (e non analizzano le circostanze > dell'evoluzione sociale). Con l'apertura mentale di essere anche > pronto ad abbandonare l'approccio copernicano. Ma in sede privata, > appunto, in una lista disarmo che dovrebbe promuovere le lotte > disarmiste, non fumose polemiche ideologiche. E, per finire, anche in > privato, con chi si firma per nome e cognome... Siccome il da fare non > mi manca, ti anticipo subito che, per ragioni di tempo, non > risponderò alla tua prossima mail pubblica, se sarà delle modalità > e del tono con i quali hai scritto gli interventi precedenti. Togli il > mio nome dai titoli: da "marxista" dovresti convenire che ciò che > vuoi "approfondire" è più importante dei singoli individui con i > quali lo vuoi fare (o sei costretto a farlo)... > > > > > > > > ----Messaggio originale---- > Da: glry at ngi.it > Data: 7-lug-2013 1.52 > A: <disarmo at peacelink.it> > Ogg: Navarra in altra sede > > > Vedo di scrivere poche cose, stavolta, Alfonso. > Che approfondire il senso dell'esistenza di una lista disarmo porti > all'abbandono della stessa di alcuni meri osservatori non mi dà > problema. Grave sarebbe anzi limitare l'espressione delle proprie > idee, il mettere in campo contenuti di discussione, al fine di essere > più inclusivi. Sarebbe propaganda vuota e sciocca. Lasciamolo fare ad > altri. Se a tuo parere approfondire per conoscere e conoscersi va > tradotto in polemizzare sei libero di farlo a tua qualifica, io ho il > dovere primo, in pubblico come in privato, di dire come la penso senza > infingimenti di comodo. Altrettanto, non mi interessano dibattiti > privati su questioni che non sono svaghi hobbistici ma problemi di > interesse generale sui quali possiamo pensare di incidere solo > collettivamente e senza infingimenti e ipocrisie di comodo. > > Jure > > --------- > > On 6 Jul 2013 at 14:50, alfonsonavarra at virgilio.it wrote: > > > > > Il dibattito sull'"Impero", nei termini ideologici in cui viene > > condotto, spero che non porti parecchi a volersi cancellare dalla > > Lista Disarmo. L'origine stava in un mio post sugli F35 in cui > > riflettevo sull'anomalia italiana osservando un dato di fatto: > > manca, diversamente da altri Paesi, e Paesi della stessa UE, un > > movimento in stile Occupy di fronte alla crisi economica che è > > grave e va a peggiorare. Mi azzardavo a prevedere: presto > > assisteremo ad una rivolta di massa e dobbiamo prepararci, noi > > "alternativi", e "disarmisti", a coivolferci in essa e a orientarla, > > verso sbocchi costruttivi, altrimenti assisteremo ad un rinculo di > > destra con l'euro come bersaglio riduttivo. Subito, dimenticando il > > problema politico concreto, si è inserito chi ha cominciato e > > continuato a polemizzare sulla natura dell'imperialismo e/o > > dell'Impero oggi. Credo di aver commesso l'errore di attizzare > > questo tipo di dibattito con un intervento, buttato là, > > sull'origine storica delle guerre e del potere. Trovo, a dire il > > vero, personalmente interessanti le osservazioni di chi ribadisce o > > respinge le vecchie tesi marxiste-leniniste sull'origine del > > capitalismo e sulla nuova natura della guerra in epoca imperialista, > > ma proporrei di svilupparle - è un preciso invito che rivolgo - al > > di fuori della Lista Disarmo. Il mio interesse su questo tipo di > > discussione è infatti personale e non ritengo coincida con il tema > > politico concreto sulla quale la lista è focalizzata. Ogni > > discussione ha, come è ovvio, la sua sede appropriata... Scriverò > > a parte ed in privato per rispondere ai marxisti-leninisti che hanno > > la loro concezione della Storia... > > > > > > ----Messaggio originale---- > > Da: sebastiano.cosenza at fastwebnet.it > > Data: 6-lug-2013 11.47 > > A: <disarmo at peacelink.it> > > Ogg: R: La Storia rovesciata di Navarra > > > > Condivido l'analisi di Jure : non sempre il concetto di guerra, nel > > senso classico del termine, è la causa della schiavizzazione dei > > popoli. Oggi , in Europa anno 2013, la Grecia ha perso una guerra > > combattuta senza carri armati; l'Italietta mandolinara e pizzaiola , > > come al solito cerca di fare il salto della quaglia per evitare la > > disfatta economica e finanziaria. E' molto vivo in Germania, > > soprattutto tra la popolazione più anziana, un sentimento di > > revanscismo contro l'Italia per i tradimenti del passato. E' vista > > come la loro rivincita , senza carri armati ma con la forza della > > finanza e della moneta unica. Il concetto classico di guerra è > > superato: i paesi che hanno un debito pubblico elevato possono > > subire guerre finanziarie che producono gli stessi effetti di una > > catastrofe militare . L'esempio è il Giappone: ha un debito > > pubblico mostruoso ( oltre 200% del prodotto lordo) ma non permette > > di venderlo all'esterno. E' la sua polizza di assicurazione contro > > le aggressioni finanziarie. Non ha il problema dello spread e può > > inondare il mercato interno di liquidità in yen (moneta di cui ha > > la sovranità monetaria ) , praticando una vera politica economica > > keynesiana senza rendere conto a nessuno, a partire dai licantropi > > del FMI sebastiano > > > > -----Messaggio originale----- > > Da: disarmo-request at peacelink.it > > [mailto:disarmo-request at peacelink.it] Per conto di glry at ngi.it > > Inviato: sabato 6 luglio 2013 01:37 A: disarmo at peacelink.it Oggetto: > > La Storia rovesciata di Navarra > > > > On 5 Jul 2013 at 13:56, alfonsonavarra at virgilio.it wrote: > > > > > Vedo che si è sviluppata una disussione sulla natura e le > > > caratteristiche dell'"impero". > > > > Dai per assodato e accettato un concetto (categoria) qui non > > condivisa : qualcuno 'crede' nell'impero e a molti fa comodo che ci > > si creda, così se le cose vanno male diamo la colpa ai marziani > > invisibili. Altri valutano la situazione internazionale con metodi > > scientifici dichiarati, e la chiamano fase neo-coloniale > > imperialista. Altri ancora usano diverse categorie d'analisi. Il > > mondo è vario. > > > > > Effettivamente il potere della guerra è alla base storica anche > > > dello sfruttamento. I primi conflitti armati organizzati erano tra > > > gruppi umani: chi vinceva rendeva "schiavo" l'altro. > > > > Stai rovesciando la storia: è la volontà di schiavizzare, o > > rapinare, o conquistare che dir si voglia che porta allo strumento > > violento per inverarla, e non il contrario. Non è che vietando la > > guerra sconfiggi la volontà di sfruttamento, ma esattamente > > l'opposto. Da qui nasce il problema 'moderno' di monopolio della > > violenza, o 'dell'uso della forza', da parte di una 'autorità' che > > può essere lo stato borghese, una 'repubblica popolare', o la > > Comune di Parigi. > > > > > Abbiamo > > > esempi storici di "comunismo" degli schiavisti: il più noto di > > > tutti lo troviamo a Sparta. Quello che voglio dire è che la > > > violenza organizzata determina spesso l'economia, non sempre è > > > l'inverso. Il capitalismo "storico" non è nato dalla libera > > > concorrenza dei piccoli produttori. Le monarchie nazionali che > > > stavano creando gli Stati centralizzati si appoggiarono a grandi > > > monopoliti mercantili per combattere il potere dei baroni feudali. > > > Il capitalismo non è nato dal piccolo imprenditore che > > > risparmiava per investire ma dagli accordi con le grandi compagnie > > > che rapinavano le risorse delle colonie e dall'espropriazione > > > statale delle terre (specie le terre comuni) a favore dei grandi > > > latifondisti per creare la classe dei "proletari" (e questo ce lo > > > racconta lo stesso Marx quando nel "Capitale" affronta > > > "l'accumulazione originaria"). > > > > Non ha senso parlare di capitalismo in epoca preindustriale: il > > plusvalore praticamente non esiste coltivando patate o pagando > > decime sul grano. In quelle condizioni lo sfruttamento già è > > massimo, al limite della sopravvivenza (produzione - costo di > > riproduzione = 0 o anche meno). Nemmeno ha senzo quindi tirarlo in > > ballo in epoca coloniale preindustriale. Che le basi > > dell'indrustrializzazione successiva si fondino sulla rapina delle > > materie prime delle colonie e dalla rapina della terra abbia posto > > le precondizioni della rivoluzione industriale non v'è dubbio, ma > > il credere che il tutto sia stato fatto per 'creare il capitalismo' > > vuol dire di nuovo rovesciare la storia, scambiare causa ed effetto, > > far perdere il filo del discorso e degli eventi, e fa credere che il > > male della guerra sia una malattia da curare e non invece lo > > strumento indispensabile al capitalismo per sopravvivere a sé > > stesso fino a superare i limiti fisiologici che il nostro Pianeta > > può sopportare. Il guaio è che, con ogni evidenza sconfitto in > > partenza, persevera, e quando ciclicamente si ritrova saturo in > > qualche comparto, non ha altro metodo per autoriprodursi che farsi > > un po' di largo con qualche altra piccola o grande catastrofe > > artificiale, diretta o procurata. Per pagare il New Deal Roosvelt ha > > nascosto le carte di Pearl Harbour, qualche anno dopo qualcuno si è > > autoaffondato nel Golfo del Tonchino, più di recente sbattevano sul > > tavolo l'antrace, sulle rotte degli idrocarburi a basso prezzo e > > della competizione intercapitalista. Ma le prime rogne della > > competizione imperialista già si erano viste a inizio secolo, > > risolte sul momento con il gran largo fatto con l'Inutile strage, > > con la distruzione dgli Imperi centrali e con la comparsa del nuovo > > attore: Re Petrolio. Ha vinto chi ce l'aveva e ha perso chi no, > > tagliato fuori dalle rotte navali e terrestri per il M.O (i primi ad > > arrivare a Bassora a inizio secolo erano stati i tedeschi via > > Gelgrado-Istambul). La Germania dopo Weimar senza più pane e > > carbone per cuocerlo è ri-andata in cerca di petrolio, sceliendo da > > subito come strumento la guerra: Hitler prima si è insabbiato in > > Africa, e per andare a prenderlo in Caucaso ha sbattuto la testa a > > Stalingrado. E così via. E' la necessità di PRODURRE, creare > > RICCHEZZA, la causa delle guerre e il bisogno di catastrofi in epoca > > industriale (capitalistica) moderna. Ricordate le risate telefoniche > > mentre L'Aquila crollava? Nel loro piccolo anche gli Italiani non > > mancano di cinismo, ma non c'è paragone... Bè, tutto ciò è stato > > fatto per sostenere in vita il sistema capitalista: la guerra e la > > distruzione di risorse (non a caso oggi si parla di 'risorse umane') > > è sua funzione e variabile, non il contrario. > > > > > Vediamo di non > > > scambiare la storia reale con i modelli teorici astratti che Marx > > > mutuò per lo più da David Ricardo. Anche oggi io penso che sia > > > difficile non registrare che lo status del dollaro "moneta > > > mondiale" non sia altro che l'espressione della situazione degli > > > USA impero mondiale... e per adesso mi fermo qui... insomma > > > facciamo mente locale sulla violenza "levatrice della Storia" > > > (anche se non unico attore decisivo delle rivoluzioni, a > > > differenza di quel che credeva il barbuto di Treviri...) > > > > La differenza, il segno + o meno, lo metto su chi agisce la > > violenza, e perché lo fa o deve farlo. Tra Spartaco e Mussolini > > faccio le dovute distinzioni. > > > > Jure > > > > > > > > > > > ----Messaggio originale---- > > > Da: scienza.marcia at katamail.com > > > Data: 2-lug-2013 20.31 > > > A: <disarmo at peacelink.it> > > > Ogg: Re: Gabbie, stelle e lotta di classe > > > > > > certo e i suoi legami con la massoneria me li sono inventati io > > > sara' un caso che il marxismo finge di non vedere le logge > > > massoniche e denuncia solo le manovre del capitale? > > > > > > non per negare l'immonda costruzione capitalistica ma c'è ben > > > altro so bene pero' che di certe cose (coerentemente con la linea > > > marxista) non ti interessi > > > > > > PEr spiegarmi meglio: chi comanda il mondo e riesce a tenere > > > sottoalimentati (morti di fame in senso letterale) circa 800 > > > milioni di individui e a tenere nella povertà qualche altro > > > miliardo, deve avere qualche trucco per riuscire in questa > > > incredibile ed orribile impresa senza essere scalzato dalla rabbia > > > popolare. > > > > > > Il trucco è gestire sia il governo che l'opposizione. In Italia > > > hanno sempre gestito sia i partiti di governo che quelli di > > > opposizione, e lo stesso altrove. Lo dice tutto gongolante anche > > > Licio Gelli che il suo sogno di infiltrarsi in tutti i partiti e > > > tutte le direzioni dei media è perfettamente riuscito > > > > > > Licio Gelli, P2, massoneria ... > > > > > > > > > > On 1 Jul 2013 at 13:04, Corrado Penna wrote: > > > > > > > >> Quanto alla lotta di classe si tratta solo di un concetto per > > > >> ingabbiare le menti > > > >> > > > >> La vera lotta è tra le persone coscienti della grande > > > >> illusione e del dominio orwelliano e le persone assopite che > > > >> cercano di tenere in vita le gabbie > > > >> > > > >> La lotta di classe cosa ha portato fino ad ora? Solo dei > > > >> movimenti che ignorano scientamente le manovre delle élite > > > > Vedi caro, non è che la lotta di classe è un marchingegno > > > > complicato inventato per proprio sfizio da un barbuto col > > > > grembiulino per poi venderlo a scemi poveri o scemi ricchi, come > > > > una lavatrice o un F-35, ma è molto più semplicemente la > > > > conseguenza ovvia e ineluttabile che si crea dallo sfruttamento > > > > dell'uomo sull'uomo (quando lo sfruttato si organizza e si > > > > appropria del cannone che protegge lo sfruttatore per qualcuno > > > > sono guai: è questo il campo dei 'rapporti di forza' ed è qui > > > > che nasce e giace ciò che si definisce 'reazione') . Marx non > > > > ha inventato proprio nulla nè ha mai preteso di averlo fatto: > > > > ha solo descritto l'esistente e il prevedibile dei rapporti > > > > sociali in un sistema di economia capitalistica dentro la > > > > rvoluzione industriale, come un Linneo ha descritto e > > > > classificato la natura e Struve o Brahe le stelle. Insomma è > > > > materia di studio, non di dottrina o dogma o fede. Ma è > > > > difficile spiegartelo e difficile da capire, se non hai capito > > > > già. Per quanto riguarda il pacifismo, ne discende che la > > > > soluzione sta nel togliere dal campo il motivo del contendere, > > > > che non è il cannone suddetto ma lo scopo della sua esistenza: > > > > la difesa dello sfruttatore dalle rivendicazioni dello > > > > sfruttato. Pacifismo quindi è, a mio parere, non l'eliminazione > > > > delle armi o degli eserciti, ma la ragione stessa della loro > > > > necessità. Già c'era un barbuto che parlava di struttura e > > > > sovrastruttura, mi pare... > > > > > > > > Jure > > > > > > > > > > > > > > > > -- > > > > Mailing list Disarmo dell'associazione PeaceLink. > > > > Per ISCRIZIONI/CANCELLAZIONI: > > > > http://web.peacelink.it/mailing_admin.html Archivio messaggi: > > > > http://lists.peacelink.it/disarmo Area tematica collegata: > > > > http://www.peacelink.it/disarmo Si sottintende l'accettazione > > > > della Policy Generale: http://web.peacelink.it/policy.html > > > > > > > > > > > > > > > > > > -- > > > Mailing list Disarmo dell'associazione PeaceLink. > > > Per ISCRIZIONI/CANCELLAZIONI: > > > http://web.peacelink.it/mailing_admin.html Archivio messaggi: > > > http://lists.peacelink.it/disarmo Area tematica collegata: > > > http://www.peacelink.it/disarmo Si sottintende l'accettazione > > > della Policy Generale: http://web.peacelink.it/policy.html > > > > > > > > > > > > > > > > > -- > > Mailing list Disarmo dell'associazione PeaceLink. > > Per ISCRIZIONI/CANCELLAZIONI: > > http://web.peacelink.it/mailing_admin.html Archivio messaggi: > > http://lists.peacelink.it/disarmo Area tematica collegata: > > http://www.peacelink.it/disarmo Si sottintende l'accettazione della > > Policy Generale: http://web.peacelink.it/policy.html > > > > > > > > ----- > > Nessun virus nel messaggio. > > Controllato da AVG - www.avg.com > > Versione: 2013.0.3345 / Database dei virus: 3204/6468 - Data di > > rilascio: 05/07/2013 > > > > > > -- > > Mailing list Disarmo dell'associazione PeaceLink. > > Per ISCRIZIONI/CANCELLAZIONI: > > http://web.peacelink.it/mailing_admin.html Archivio messaggi: > > http://lists.peacelink.it/disarmo Area tematica collegata: > > http://www.peacelink.it/disarmo Si sottintende l'accettazione della > > Policy Generale: http://web.peacelink.it/policy.html > > > > > > > > > > -- > Mailing list Disarmo dell'associazione PeaceLink. > Per ISCRIZIONI/CANCELLAZIONI: > http://web.peacelink.it/mailing_admin.html Archivio messaggi: > http://lists.peacelink.it/disarmo Area tematica collegata: > http://www.peacelink.it/disarmo Si sottintende l'accettazione della > Policy Generale: http://web.peacelink.it/policy.html > > > . --- from : jure ellero <glry at ngi.it> ---------------------------------------------- NOTIZIE SIRIA-LIBIA: http://www.sibialiria.org RESISTENZA PARTIGIANA - portale: http://www.diecifebbraio.info Comunisti Uniti Friuli-V.G.: <comunistiunitifvg at yahoo.it> Sito nazionale Comunisti Uniti: http://www.comunistiuniti.it ----------------------------------------------
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